Afleveringen
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Nel post-periodo natalizio avevamo un unico obiettivo: chiudere in bellezza il 2024 e aprire altrettanto in bellezza il 2025. E anche riposarci un po’, che non guasta mai. E visto che quest’estate vi abbiamo deliziato con i migliori miti della nostra vita, citando Renato Zero, in questi giorni di festa ripeschiamo i migliori “Quella Volta” dell’anno, ovverosia gli aneddoti veri più assurdi in assoluto. Per ora, perché ne arriveranno molti altri.
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Nel post-periodo natalizio avevamo un unico obiettivo: chiudere in bellezza il 2024 e aprire altrettanto in bellezza il 2025. E anche riposarci un po’, che non guasta mai. E visto che quest’estate vi abbiamo deliziato con i migliori miti della nostra vita, citando Renato Zero, in questi giorni di festa ripeschiamo i migliori “Quella Volta” dell’anno, ovverosia gli aneddoti veri più assurdi in assoluto. Per ora, perché ne arriveranno molti altri.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Nel post-periodo natalizio avevamo un unico obiettivo: chiudere in bellezza il 2024 e aprire altrettanto in bellezza il 2025. E anche riposarci un po’, che non guasta mai. E visto che quest’estate vi abbiamo deliziato con i migliori miti della nostra vita, citando Renato Zero, in questi giorni di festa ripeschiamo i migliori “Quella Volta” dell’anno, ovverosia gli aneddoti veri più assurdi in assoluto. Per ora, perché ne arriveranno molti altri.
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Nel post-periodo natalizio avevamo un unico obiettivo: chiudere in bellezza il 2024 e aprire altrettanto in bellezza il 2025. E anche riposarci un po’, che non guasta mai. E visto che quest’estate vi abbiamo deliziato con i migliori miti della nostra vita, citando Renato Zero, in questi giorni di festa ripeschiamo i migliori “Quella Volta” dell’anno, ovverosia gli aneddoti veri più assurdi in assoluto. Per ora, perché ne arriveranno molti altri.
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Nel post-periodo natalizio avevamo un unico obiettivo: chiudere in bellezza il 2024 e aprire altrettanto in bellezza il 2025. E anche riposarci un po’, che non guasta mai. E visto che quest’estate vi abbiamo deliziato con i migliori miti della nostra vita, citando Renato Zero, in questi giorni di festa ripeschiamo i migliori “Quella Volta” dell’anno, ovverosia gli aneddoti veri più assurdi in assoluto. Per ora, perché ne arriveranno molti altri.
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Diciamolo chiaramente: tutto ciò che pensiamo di sapere sui Re Magi è errato. Non erano tre, non erano re, e non si sa nemmeno se fossero bianchi o neri. Il Vangelo di Matteo, che è l’unico a parlarne, non specifica nulla di tutto ciò. La famosa cometa? Una stella generica. I doni? Ecco quelli effettivamente sono corretti, ma che cacchio era la mirra? Non era meglio regalare un bel maglione?
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Il Natale è davvero il periodo più triste dell’anno? I giornali ne parlano, i film lo raccontano e Freud (stranamente) ci aveva già messo lo zampino. Ma i dati dicono altro: durante le feste il senso di connessione sociale ci protegge e il tasso di suicidi scende. Allora perché ci crediamo? Forse colpa di La Vita è Meravigliosa, delle domeniche freudiane o dei Natali d’infanzia. In ogni caso, il Natale triste è un mito da sfatare, e quindi quale occasione migliore per farlo in questo podcast?
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La Prima Guerra Mondiale: trincee, fango, bombe e partite di calcio. Alla Vigilia di Natale del 1914, in Belgio, soldati tedeschi, britannici e francesi hanno deciso che spararsi addosso era un po’ troppo mainstream e hanno preferito scambiarsi candele, tabacco e qualche passaggio filtrante nella terra di nessuno. I giornali dell’epoca hanno reagito in modo molto variegato: i britannici commossi, i tedeschi freddini e i francesi proprio neri. E noi italiani? Divisi come sempre, ma con un occhio alle partite di calcio. A distanza di un secolo, rimane una delle storie più assurde e commoventi mai accadute in guerra.
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Ammettiamo di aver ideato questa puntata solo ed esclusivamente per il LOL del gioco di parole. Tuttavia, avere ospiti Daniele Soffiati e Alberto Grandi del podcast DOI, ci aiuta tantissimo a demolire il Natale pezzo per pezzo in pieno stile miti. Quindi per noi è un’enorme sì averli con noi oggi, speriamo che anche a voi possa piacere questa puntata crossover. Ora ci serve una rima simpatica anche per la puntata di Pasqua.
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E voi direte: fare gli auguri prima porta sfortuna. Beh, solo se è davvero il tuo compleanno. Ma visto e considerato che in realtà Gesù non è nato il 25 dicembre, il problema non si pone. Vi mostreremo come le prove a sostegno del fatto che sicuramente Gesù non è nato sotto il segno del Capricorno, più probabilmente è Ariete o Toro, quindi in caso il suo quadro astrale va completamente rivisto. Anche perché non è manco nato nell’anno zero.
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Jingle Bells non è una canzone di Natale, potrà essere invernale, razzista, estremamente commerciale, ma vi assicuro che non è una pornostar. Così avrebbe commentato nonno Simpson dopo aver ascoltato questa puntata, all’interno della quale scoprirete che la storia di questa canzone è la meno romantica che potrete mai sentire. Specialmente visto che parliamo di canzoni natalizie.
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Inauguriamo la rubrica natalizia “Miti da Natale” che durerà per qualche giorno e lo facciamo con la storia che si ripresenta tutti i Natali. “Ma lo sapevi che Babbo Natale è rosso grazie alla Coca Cola?” NO. BASTA. Oggi vi sfatiamo, distruggiamo, demoliamo, abbattiamo e sterminiamo questo falso mito (si spera) per sempre.
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È vero che noi italiani siamo così scarsi nel riciclo? È vero che è inutile fare la differenziata perché tanto poi arriva il camion dei rifiuti che butta tutto insieme? Le bottiglie di plastica vanno schiacciate in orizzontale, in verticale o in diagonale? Tanti, troppi quesiti per essere risolti solo da Emilio e Francesco, che infatti oggi si avvarranno della preziosa collaborazione di Andrea Campelli e di COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica.
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Nei film americani si sente dire spesso “sincronizziamo gli orologi”, ma alcune donne sostengono di essere in grado di sincronizzare il loro ciclo mestruale con altre donne a patto che passino molto tempo insieme. In questa puntata vedremo come tutto è nato, e soprattutto la scienza alla base di questa credenza.
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POV: stai facendo la cartella per andare a scuola. Libri, quaderni, astuccio, mezzo litro di vino. “Direi che c’è tutto”. In questa puntata sentirete la folle storia della vita degli studenti dai 6 ai 18 anni nelle scuole delle zone rurali della Francia per qualcosa come oltre un secolo.
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Gol D. Roger una volta disse “Vi interessa avere il mio tesoro? Prendetelo pure se volete! Avanti cercatelo! In esso è nascosto quanto di più prezioso al mondo”. Questo diede inizio alla saga di One Piece. Ma se qualcuno parla di tesori, voi a cosa pensate? Ad un tesoro sepolto immagino. Ma storicamente quanto è accurato questo mito? Beh poco e per i motivi che onestamente tutti ci aspetteremmo.
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La frase “sarebbe in grado di farlo persino una scimmia” dopo questa puntata assumerà tutto un altro senso. Nella puntata di oggi infatti vi raccontiamo l’incredibile storia di Kanzi, la scimmia che un giorno si è svegliata e ha deciso che quello sarebbe stato il giorno in cui avrebbe dimostrato a tutti di essere la più intelligente del mondo.
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La parte tra parentesi ovviamente è stata fortemente voluta da Francesco che non ha mai nascosto di essere fan sfegatato dei Simpson. Oggi con Alessio de Santa, che torna a trovarci, scopriremo cosa c’è di vero (pochissimo) e cosa di falso (tantissimo) sui famosi messaggi subliminali a sfondo satanico o sessuale che lasciava Walt Disney nei suoi celebri cartoni animati.
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Spoiler: non è oggi. Fine. No scherzo dai, altrimenti non mi pagano e anche le sinossi come me hanno bisogno dei soldi per fare i regali di Natale che, parentesi, io personalmente apro il 25 dicembre, ma un sacco di bambini e adulti del nord Italia scartano proprio nella giornata di oggi, e ne parleremo. Prima però capiamo perché cavolo il proverbio “Santa Lucia il giorno più corto che si sia” abbia preso piede nonostante sia falsissimo.
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Un nome e un cognome: Timothy Dexter. Un uomo incredibile, con una storia altrettanto incredibile. Il significato del titolo lo scoprirete verso la fine, perché paradossalmente è la cosa meno assurda della vita di Timothy, che ne ha veramente combinate di tutti i colori, complice tanta sfacciataggine, una dose di fortuna ai limiti dello scandaloso e un’ignoranza becera. Ma ha anche dei difetti.
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