Afleveringen
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Qualche anno fa, a gennaio del 2021, finì sull’home page del sito della CNN perché offriva case in vendita a un euro per contrastare lo spopolamento. Oggi questo piccolo Comune in provincia di Foggia ai piedi della cima più alta della Puglia (un caso unico in una regione famosa per il mare), che pochi mesi dopo quell’annuncio ottenne la Bandiera Arancione, è un modello di efficienza amministrativa, grazie alla collaborazione di una Cooperativa di Comunità, e un raro esempio di accoglienza. Ha messo a disposizione di rifugiati e richiedenti asilo venti posti del SAI, il Sistema Accoglienza e Integrazione costituito dalla rete degli Enti locali e dal Ministero dell’Interno per i migranti. E soprattutto è diventato un punto di riferimento per decine di argentini di origini italiane che qui hanno trovato nuove opportunità di vita e un intero paese al loro fianco. Perché è questo che fa la differenza, a Biccari come negli altri borghi che abbiamo scoperto nel nostro viaggio: le persone. Che anche nei territori più lontani e impervi provano ogni giorno a costruire un futuro diverso.
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Non c’è un posto, in Valle Aurina, dove non si veda o non si senta lo scorrere dell’acqua. È grazie alla copiosa disponibilità delle acque di disgelo, e di varie fonti alternative, che Campo Tures, il borgo principale di questo territorio dell’Alto Adige, si è occupato con largo anticipo rispetto a chiunque altro del futuro del pianeta. Da anni produce più energia di quante ne consumi, segue il programma europeo di Comune Clima, e nel 2023 è stato il secondo in Italia a ricevere la certificazione Gold. È diventato, così, l’emblema dell’impegno per la sostenibilità ambientale, uno dei parametri per ottenere anche la Bandiera Arancione del Touring Club.
Nel frattempo è arrivata la prima certificazione internazionale anche per il turismo nel suo complesso, il settore economico più importante in quest’area alpina con 80 vette sopra i 3.000 metri: qui si viene per camminare, a piedi o con le ciaspole, e si può sciare in un comprensorio con 21 impianti di risalita e 86 chilometri di piste. Per rifocillarsi basta una fetta di graukäse, il formaggio grigio senza colesterolo che è diventato uno dei simboli di Campo Tures. -
Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Se i borghi che stiamo scoprendo in questo viaggio nell’Italia interna possono essere considerati dei laboratori di futuro, Pieve di Cento è la prova che anche gli esperimenti più difficili e dolorosi possono riuscire con successo. Gravemente ferito dal terremoto del 29 maggio 2012, questo piccolo Comune nella pianura bolognese lungo il fiume Reno, Bandiera Arancione dal 2019, oggi ha riscoperto la sua anima ed è ancora più affascinante di prima. Merito di alcune scelte radicali sulla ricostruzione e sul recupero di edifici storici colpiti dal sisma, e della decisione, condivisa da tutta la comunità, di trasformare un territorio a vocazione agricola in uno scrigno d’arte e di cultura. Da un lato, valorizzando un patrimonio straordinario di dipinti (da Guido Reni al Guercino) conservato nelle chiese, e collocando nelle vecchie scuole elementari una biblioteca e una pinacoteca di nuovissima concezione; dall’altro, costruendo nel solco dell’antica tradizione locale della liuteria una meravigliosa Casa della Musica che è un capolavoro di linee, materiali e attenzione per l’acustica.
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Lo scriveva già Guido Piovene nel suo celebre Viaggio in Italia: «Lucania o Basilicata che sia, questa regione ha un più vivo senso artistico della Calabria, che è d’umore più filosofico». L’arte è inscritta nel suo codice genetico, e a San Severino Lucano raggiunge vette altissime, nel vero senso della parola, grazie ad alcuni visionari coraggiosi e tenaci che hanno portato le avanguardie in questa terra alle porte del Parco Nazionale del Pollino.
Su un pianoro a 1.125 metri di quota, a breve distanza dal borgo che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, c’è una giostra coloratissima che gira lentamente in mezzo a un panorama mozzafiato. L’ha fatta installare Carsten Höller, un artista belga che da sempre lavora sul gioco e sul tempo. E il tempo, qui, è un elemento fondamentale: il tempo quieto dell’esistenza e quello storico dei briganti che un gruppo di giovani attori dilettanti ha messo in scena per costruire una nuova narrazione, di sé e di questi territori impervi ma assolutamente meravigliosi. -
Da alcuni anni, in questo paesino a 1.250 metri di quota ai confini alpini con la Francia, c’è un gruppetto di donne che provano a fermare l’avanzata del bosco. Sono a capo di una delle prime Associazioni fondiarie costituite in Italia per recuperare piccoli fazzoletti di terra incolti o abbandonati e restituirli all’agricoltura o al pascolo.
Qui, nei primi del ‘900, venivano a villeggiare le famiglie ricche e nobili di Torino (che dista 60 km), escursionisti e alpinisti attratti dalla fama di “Piccola Svizzera del Piemonte”, contornata da 8 vette sopra i 3.000, e artisti in cerca di scorci pittoreschi. Ma queste bellezze naturali, che continuano a essere tra i motivi principali per cui Usseglio ha ricevuto la Bandiera Arancione, sono minacciati da aceri, frassini e perfino da faggi che prendono il sopravvento ad alte quote, modificando il paesaggio.
È necessario trovare un equilibrio tra le persone e la montagna, se la si vuole abitare, perché dei borghi che stiamo scoprendo in questo viaggio, Usseglio è quello più a rischio di spopolamento. Anche se chi ha scelto di rimanere dimostra uno straordinario attaccamento alla terra, reinterpretando tradizioni e coltivazioni. -
Sotto il loggiato di piazza Garibaldi ha aperto da poco una bottega con due vetrine ad angolo e gli interni verde acqua che in breve tempo è diventata una delle mete preferite dai gourmet di mezza Italia. Si chiama “Ingrano” ed è il piccolo regno di Massimo Ingegni, un ragazzo partito cinque anni fa per imparare a fare il pane a Milano, con l’idea, comunque, di tornare nel suo paese d’origine per dargli un futuro.
A Mercatello sul Metauro, un piccolo borgo medievale nella provincia occidentale di Pesaro Urbino, del resto c’è una consuetudine antica con il buon cibo. Qui si fondono i sapori e le tradizioni di tre regioni confinanti (Marche, Umbria e Toscana), e un gruppo di amici gaudenti, con indosso la parannanza arancione in omaggio alla Bandiera assegnata dal Touring Club Italiano, ha fondato un’Accademia del gusto. Che ha riscoperto una vecchia ricetta e organizza gustosi aperitivi improvvisati al tramonto... -
A poche decine di metri in linea d’aria dal rosone nel centro di Moncalvo c’è un posto magico. Si chiama Orsolina 28: tredici ettari di sale prove, orti, palestre e palcoscenici high tech immersi nelle colline del Basso Monferrato, dichiarate patrimonio universale dell’Unesco. È sorto attorno a un casale del ‘700, sulla spinta di un importante festival di danza che si svolgeva in piazza dal 2007, e ha trasformato questo paese di 2.800 abitanti nell’Astigiano, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, in una capitale delle arti performative. Un altro primato per questa che storicamente è la più piccola città d’Italia, è da sempre la patria del vino e del tartufo, e ha scoperto da poco una vocazione che può cambiare il suo futuro.
Danzeremo con i coreografi più famosi, passeggeremo lungo La Fracia (la via tardo romana dov’erano una volta le botteghe dei commercianti), ci inoltreremo tra i reperti storici di una drogheria centenaria, conosceremo uno dei candidati a diventare Sua Maestà il Bue Grasso, e scopriremo la religiosa perfezione dei dipinti di una delle rare pittrici italiane del ‘600 le cui opere sono esposte al Museo Comunale di Moncalvo e al Metropolitan di New York. -
Il nostro viaggio nell'Italia interna attraverso le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano inizia con un concerto di campane in una grande officina alle porte della città. La Fonderia Marinelli, che da millenni forgia le campane per i Papi, è il simbolo di questo antico borgo molisano a 840 metri di quota dove la laboriosità degli artigiani – ramai, orafi e calderai che storicamente animavano il quartiere veneziano della Ripa, ma anche produttori di grandi formaggi, eredi dei pastori della Transumanza – è diventata virtù artistica. E dove oggi molti giovani cercano di rielaborare queste tradizioni per trasformarle in opportunità di futuro e restituire attenzione a un territorio interno, bellissimo e a tratti sorprendente, ma che resta fuori dai radar del racconto quotidiano.
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Otto tappe, otto storie da raccontare in presa diretta. Dal 15 novembre, ogni venerdì, viaggeremo in un'Italia interna, parallela e bellissima, dal Nord di Campo Tures al Sud di San Severino Lucano. Ci muoveremo tra paesi piccoli e piccolissimi, spesso costretti ai margini del racconto quotidiano, ma che su questa complessità cercano di costruire nuove opportunità di futuro. A darci le coordinate saranno le Bandiere Arancioni che spuntano sui cartelli stradali e dai balconi dei palazzi comunali nei borghi a cui il Touring Club Italiano riconosce, insieme al valore del patrimonio artistico, storico e ambientale, la capacità di offrire ai turisti un’accoglienza di qualità.