Afleveringen
-
La letteratura è uno dei modi migliori che abbiamo per conoscere un mondo senza viaggiare: per la Turchia riusciamo a farlo soprattutto grazie a due dei più attivi traduttori dal turco in Italia: Giulia Ansaldo e Nicola Verderame.
In questa seconda chiacchierata di Cose Turche Talk che li vede protagonisti, abbiamo ripercorso la loro formazione e il loro primo incontro con la Turchia e con la lingua turca, dall'apprendimento al farne un lavoro. Abbiamo parlato del loro rapporto con le case editrici turche e italiane, della loro sfida nel far conoscere le penne più apprezzate e quelle più promettenti, concludendo con 6 preziosi consigli di lettura per l'estate e non solo.
Se questo format ti piace, scrivilo nei commenti qui sotto o vota il podcast lasciando una recensione. Se non lo fai già, segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per entrare a far parte della community di ascoltator* e non perdere aggiornamenti e contenuti extra. -
Puntata speciale con Lorenzo Masi (Riserva di Lusso) e Marco Pedone (East Journal) registrata il 4 luglio 2024 in attesa dei quarti di finale del Campionato Europeo di calcio 2024 e, in particolare, della partita tra Olanda e Turchia.
Un risultato che è già di per sé una vittoria per la nazionale turca che non si posizionava così bene dal 2008. Ma in Turchia, si sa, nulla è fine a se stesso, anche e soprattutto il calcio che tanto ci spiega del tessuto sociale dentro e fuori dal Paese, in particolare in Germania e Austria. Uno sport impregnato di politica, come dimostrato dal discusso gesto del giocatore turco Merih Demiral.
Dalla formazione allenata da Vincenzo Montella, all'esperienza vissuta di un derby tra le squadre di Istanbul, passando alla carriera di Erdogan calciatore, alla condizione degli stadi turchi, con una deviazione sui campionati femminili, questa prima (?) chiacchierata di CoseTurche in versione talk dura poco più di un primo tempo.
Se il format ti piace, scrivilo nei commenti qui sotto e segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per non perderti contenuti extra e aggiornamenti. -
Zijn er afleveringen die ontbreken?
-
Dove eravamo rimasti? Per la prima volta su un palco al Podfest di Parma, Cose Turche diventa un talk, live! Riprendiamo il filo rosso dell'ultima puntata, seguendo il tema di questa edizione, ovvero "Visioni di cambiamento". E in Turchia, negli ultimi mesi, tanto è cambiato e tanto poteva cambiare, ma non l'ha fatto. Perché?
Con l'aiuto di Riccardo Gasco, ricercatore in Scienze Politiche e Sociali all'Università di Bologna, che vive tra l'Italia e Istanbul, ripercorriamo i giorni del terremoto e quella che è stata la campagna per le elezioni presidenziali e politiche dello scorso maggio 2023 che Riccardo ha vissuto proprio da lì. Da Istanbul che, ancora una volta, è la grande protagonista, la città che nella storia ha stregato innumerevoli viaggiatori, ma anche la metropoli che nasconde una serie di problematicità agli occhi del turista medio.
Per spiegare il progetto a un pubblico che non si nutre di Turchia ogni giorno, mi faccio aiutare anche dalle voci delle ascoltatrici di Cose Turche che con un messaggio vocale di un minuto a testa hanno risposto alla domanda iniziale: "se ti dico Turchia, a cosa pensi?" raccontando le loro impressioni e il loro legame tanto col Paese quanto con la gente che ci vive. Infatti, in questa puntata parliamo non solo dei suoi millennial, ma anche del ruolo cruciale della Generazione Z.
Questa è una puntata bonus di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi 10 anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle. Raccontami la tua storia o lasciami un commento scrivendo a [email protected]. Inizia o continua a seguire il profilo Instagram @coseturchepodcast per non perderti contenuti extra, aggiornamenti e future novità. -
6 Febbraio 2023: un terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter colpisce l'Anatolia centrale e tutto il sud est della Turchia, la parte a confine con la Siria, anch'essa fortemente colpita nel suo lato settentrionale.
La fine immaginata per questo podcast non può che modificarsi almeno in parte: più che chiudere un cerchio, sleghiamo un filo rosso. Cosa faccio una volta lasciato il Paese nel 2016? Perché mi trasferisco proprio a Bologna?
Per studiare con chi queste dinamiche le conosce bene, il professor Massimiliano Trentin, docente di Storia e Istituzioni dell'Asia Occidentale al dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna. Per fare qualcosa di concreto con Hayat Onlus, associazione fondata a Bologna, ma che opera sul confine turco-siriano, a Gaziantep. E quando la nostalgia si fa insopportabile e Istanbul sembra troppo lontana, c'è pur sempre Baba Turkish Restorant per un cay e una zuppa di lenticchie in compagnia del titolare, Mahmut, originario proprio delle zone distrutte da recente sisma.
Questa è l'ultima puntata della prima stagione di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi 10 anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle. La prossima "cosa turca" potrebbe essere la tua: scrivimi a [email protected]. Condividi questo viaggio con chiunque non si sia ancora messo all'ascolto: niente è potente come il passaparola! Continua a seguire il profilo Instagram @coseturchepodcast: se qualcosa di nuovo avverrà, quello sarà il primo posto dove scoprirlo. -
Perché tanti italiani si trasferiscono in Turchia? Perché scegliere questo Paese e, in particolare, perché scegliere una città come Istanbul? Ma soprattutto: si tratta di una scelta o di qualcosa che "capita"?
Claudio Chinali, executive chef di Eataly Istanbul, è arrivato in Turchia pensando di fare una breve esperienza e ci è rimasto portandosi dietro la futura moglie e mettendo al mondo due figli. Lo stesso dicasi per Elvira Di Cara Erturk, che a Istanbul ci è arrivata da studentessa Erasmus nel 2011 e non l'ha mai più lasciata. Qui ha lavorato prima come au pair, poi nel turismo, poi come insegnante. Si è sposata con un turco, ha avuto un bimbo e ne aspetta un altro.
Le loro storie sono importanti perché potrebbero rappresentare quelle di qualunque expat italiano in qualunque parte del mondo e, contemporaneamente, perché tanto raccontano degli usi, dei costumi, della cultura e della cucina turca. Il lato umano che, senza ombra di dubbio, ha spinto me in primis a sentire che in Turchia avevo trovato una nuova casa.
Questo è il sesto e penultimo episodio della prima stagione di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle. Segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per dare un volto alle voci che ascolti. Se vuoi, puoi anche scrivermi a [email protected].
(Inserti audio registrati in loco) -
"Vivere, unico e libero come un albero, ma in fratellanza come una foresta" recita una poesia del celeberrimo poeta turco Nazim Hikmet. Libertà, specie di stampa e di espressione: due diritti fondamentali che in Turchia sono stati messi più che mai a repentaglio nell'ultimo decennio.
Dal movimento di #OccupyGezi alla #BoğaziçiResistance, parlo con Gürkan Özturan, ex studente dell'Università del Bosforo, coordinatore del Media Freedom Rapid Response presso il Centro Europeo per la libertà di stampa, a Lipsia. Poi incontro Monica Callegher e Federico Donelli, due italiani che si sono conosciuti e innamorati di e grazie a Istanbul, e lì hanno vissuto per lungo tempo per poi tornare in Italia. Sono rispettivamente un'insegnante e attivista per i diritti delle donne e della comunità LGBTQI+, e un professore universitario che ha assistito, seppur in maniera indiretta, alla repressione di cui anche l'accademia turca è stata vittima.
Questo è il quinto episodio di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle. Segui la pagina Instagram @coseturchepodcast per non perdere i contenuti extra di ogni puntata. Se vuoi dirmi la tua, scrivi a [email protected].
(Inserti audio royalty free - Pixabay) -
Sembrava solo un parco, e forse all’inizio lo era.
Ma la protezione di un minuscolo spazio verde alle spalle di piazza Taksim di cui si paventava lo smantellamento per lasciar spazio a un centro commerciale è poi diventata molto di più.
Un’intera popolazione mette da parte le differenze per unirsi attorno a una causa comune, quella che all’inizio è legata alla preservazione dell’ambiente e va contro la cementificazione e la speculazione edilizia imperante, ma poi si trasforma in lotta all’ordine costituito e vera e propria guerriglia urbana.
A dieci anni dai due mesi che potevano rivoluzionare la storia politica contemporanea della Turchia, ripercorro la tarda primavera del 2013 con due persone che hanno partecipato al movimento di Gezi: uno, italiano trapiantato in Turchia, Fabio, l’altro, turco trapiantato in Italia, Murat. Ci sarà anche la voce di chi ne ha scritto in un romanzo, “Gli ospiti”, di Marco Magini, pubblicato da Solferino nel 2022.
Questo è il quarto episodio di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li vivono o li hanno vissuti sulla loro pelle. Sulla pagina Instagram @coseturchepodcast potrai trovare foto, curiosità e informazioni aggiuntive legate agli episodi del podcast. Se anche tu eri a Istanbul durante le proteste di Gezi park e vuoi raccontarmi la tua esperienza puoi scrivere a: [email protected]
Gli inserti audio di questa puntata sono tratti dal docufilm “Çapulcu” su concessione degli autori Carlo Prevosti, Duccio Servi, Claudio Casazza, Stefano Zoja e Benedetta Argentieri. -
Sulla scia delle primavere arabe, tra il 2011 e il 2012 in Siria inizia un conflitto civile che ben presto si trasformerà in una guerra globale. Milioni di siriani lasceranno il Paese per rifugiarsi altrove: la maggior parte di questi si stabilisce nella vicina Turchia, in particolare tra Gaziantep (città di confine nel sud-est del Paese) e Istanbul.
Dal 2015 lì opera lo Yusra Community Center con attività a supporto dell’educazione infantile e ora anche dell’empowerment femminile. La storia della sua fondazione, raccontata da Shahla Raza, si incrocerà col viaggio di Rana, siriana di Aleppo che ora vive nella metropoli turca combattendo quotidianamente con la discriminazione.
Questo è il terzo episodio di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li vivono o li hanno vissuti sulla loro pelle. Sulla pagina Instagram @coseturchepodcast potrai trovare foto, curiosità e informazioni aggiuntive legate agli episodi del podcast. Se vuoi commentare la puntata, puoi anche scrivere a: [email protected]
Gli inserti audio di questa puntata sono stati registrati in loco. -
Piazza Taksim, Istiklal caddesi e il suo tram nostalgico, Tünel: luoghi simbolo che qualsiasi turista non può evitare di attraversare se si trova a Istanbul. Siamo nel distretto di Beyoğlu, una delle zone più calde della città, perché è tra queste strade che sfilano i cortei di protesta durante le manifestazioni, e spesso il loro accesso è limitato proprio per evitarle.
Eppure questa è anche l’area prediletta dagli expat che in grande maggioranza abitano nel quartiere di Cihangir. In Mis sokak (sokak in turco significa ‘via’, come caddesi significa ‘viale’) c’è un locale, l'Arsen Lupen, che ogni due martedì ospita un evento open mic a cui specie la comunità degli stranieri a Istanbul è particolarmente legata: Spoken Word Istanbul. Ve lo racconto attraverso la voce e la storia della sua fondatrice, Merve Pehlivan.
Questo è il secondo episodio di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle.
Sulla pagina Instagram @coseturchepodcast potrai trovare foto, curiosità e informazioni aggiuntive legate agli episodi del podcast. Se vuoi commentare la puntata, puoi anche scrivere a: [email protected].
Gli inserti audio di questa puntata sono stati registrati in loco. -
È il 15 luglio 2016 quando quella che sembra una serata estiva come un’altra, si trasforma in un incubo.
A Istanbul, il ponte che collega il lato europeo al lato asiatico viene occupato dall’esercito tentando un colpo di stato che fallirà alle prime luci dell’alba. Io vivo lì da quasi due anni e negli ultimi tempi ho messo molto in discussione la mia permanenza. Come me anche Veronica, di origini argentine. Quella notte cambierà per sempre il corso delle nostre vite e quello di molti turchi, se non dell’intero Paese.
Questo è il primo episodio di Cose Turche, il podcast che racconta gli ultimi dieci anni della Turchia dal punto di vista dei millennial che li hanno vissuti sulla loro pelle. Sulla pagina Instagram @coseturchepodcast potrai trovare foto, curiosità e informazioni aggiuntive legate a
questo episodio. Se anche tu hai vissuto quella notte e vuoi raccontarmi la tua esperienza puoi scrivere a [email protected].
Gli inserti audio di questa puntata sono tratti dal video YouTube “Turchia, tentato golpe in corso” di Euronews del 16 luglio 2016 e dagli audio registrati in loco nel memoriale-museo del 15 luglio, a Istanbul. -
Se ti dico Turchia, a cosa pensi?
Forse, pensi a una repubblica ufficialmente democratica, ma ufficiosamente guidata da un governo
autocratico. A un Paese in piena crisi economica e monetaria. A una popolazione ferita da terremoti, incarcerazioni e limitazioni dei diritti fondamentali. Ma anche al set meraviglioso della serie tv che ti capita di guardare.
Eppure, c’è molto di più.
Tantissimi stranieri scelgono la Turchia non solo come meta di viaggio, ma come luogo in cui trasferirsi, studiare, lavorare, innamorarsi, vivere. Nonostante le difficoltà, alcuni restano per sempre, altri vanno via dopo un po’: tra questi ci sono anch’io.
Cose Turche è il podcast che ti racconterà la mia e la loro storia, per ripercorrere gli ultimi 10 anni della Turchia stessa dal punto di vista di chi li ha vissuti sulla propria pelle.