Afleveringen
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Ci sono scherzi che durano molto più del momento per il quale sono architettati: rimangono per anni nella memoria collettiva e diventano parte della cultura popolare. In questo episodio raccontiamo di due scherzi, due pesci d'aprile che hanno cambiato, in grande e in piccolo, il modo di scherzare. Il primo è quello capitato in sorte a un bidello abruzzese e ruota tutto intorno all'acquisto e allla restituzione di una lavatrice: ai più dovrebbe suonare familiare. Il secondo riguarda il presunto ultimo album di Lucio Battisti - mai esistito, naturalmente - e la nascita del giornalismo digitale.
Contributor di questo episodio:
- Giada Arena
- Daniele VaschiSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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La tossicodipendenza è ancora spesso percepita come una fragilità, se non addirittura un "vizio". Eppure, storie come quella di Giovanni – che raccontiamo oggi a In Real Life – ci spingono a guardare oltre i pregiudizi, offrendoci uno sguardo più lucido e profondo sulle dipendenze. Cosa significa convivere con un corpo e una mente che sfuggono al controllo? Quanto è sottile il confine tra volontà e bisogno? E soprattutto, come si rimettono insieme i pezzi?
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Quando in un paesino del nord Italia cominciano a girare voci sui presunti ninja che occuperebbero una fabbrica di esplosivi abbandonata, la fantasia pubblica si scatena. In questa puntata raccontiamo una leggenda urbana che piano piano diventa realtà, e andiamo alla ricerca di Dj Elektro, pioniere del rap e possibile maestro di un clan di guerrieri d’onore che hanno operato sul lago Maggiore. Un’ordinaria storia di formazione, di fantasmi e di avanzatissime tecniche di mimetismo.
Contributor di questo episodio:
–Gabriele FavretSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Crescere in una famiglia disfunzionale significa imparare presto a sopravvivere. Significa dover decifrare emozioni taciute, muoversi tra conflitti irrisolti e cercare amore dove spesso c'è solo assenza. In questa prima puntata video di In Real Life, raccontiamo la storia di Deborah e di come sia riuscita a riprendersi in mano la vita, dopo anni di sofferenza e una perdita che l'ha segnata per sempre.
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A volte partire non è una scelta, ma una necessità. E a volte, la decisione di lasciare tutto viene presa da altri per noi. In questa puntata raccontiamo due storie di bambini che sono stati mandati via, non contro la propria volontà, ma per estrema necessità. A prendere la dura decisione di allontanarli sono state le famiglie, che per loro hanno visto lontano da casa un futuro migliore: senza miseria, senza fame, con meno difficoltà. Quei bambini, poi, non sono più tornati. Sono le vicende di Americo, che ha incontrato la sua fortuna ad Ancona, ed Emilio, che da Cuba si è costruito una vita negli Stati Uniti.
Contributor di questa puntata:
–Yuri RosatiSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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La puntata di oggi dà voce alle storie di vita di due persone che non hanno una casa: hanno trovato un luogo che le ospita, una comunità che si prende cura di loro, un quartiere da abitare. Ma una casa, nel senso comune del termine, no: sono – o sono state – senzatetto, ma nelle loro vicende non c’è molto di ciò che ci aspettiamo da un clochard. Luca, dopo una vita nella ristorazione e nella preparazione dei cocktail, ha bussato alle porte dell’Albergo Popolare che fa il contrario di ciò che fanno gli hotel di Firenze; Marco, invece, dallo sgombero di una cantina ha scoperto il suo amore per la parola scritta. E oggi è un libraio, per quanto atipico.
Contributor di questa puntata:
– Anita Fallani
– Edoardo OrlandiSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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In generale, non pensiamo mai troppo a chi dovrà ripristinare la pulizia dei luoghi che frequentiamo, siano essi scenari pubblici o locali privati. Eppure, dietro ogni momento della nostra vita quotidiana ci sono persone che, per mestiere o per complicate (e non di rado sfortunate) coincidenze, si trovano nella posizione ingrata di chi è tenuto a raccogliere i cocci, anche se magari non ha rotto nulla: addetti alle pulizie, operatori di igiene, o persone comuni che devono fare i conti col degrado e i rifiuti altrui. Oggi In Real Life racconta la storia di Anton, che al suo ritorno da un viaggio si è ritrovato una casa che non era più la sua, e Giuseppe, che per mestiere ha scelto di occuparsi di scene del crimine con solventi e attrezzature di pulizia.
Contributor di questo episodio:
-Guia CortassaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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A volte ci si accorge che le conseguenze peggiori di un gesto violento non so quelle immediate: le ferite, lo shock, la perdita di un arto, le operazioni chirurgiche; ma vengono a galla col tempo, con la frustrazione, con il rendersi conto di essere costretti a dover passare il resto della propria vita spalla a spalla con il ricordo di com’era prima. Intrappolati nel destino delle vittime. Condannati a essere la memoria vivente di un fantasma, qualcuno senza nome e senza identità, al quale è impossibile addossare la colpa. Qualcuno che, per la legge, ancora non esiste. Francesca è stata vittima di un dinamitardo senza nome, conosciuto dalla cronaca come Unabomber, e ancora oggi cerca la verità. In questo episodio raccontiamo la sua storia.
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Diamo per scontato che la comunicazione verbale sia l’unico modo di rapportarsi con l’esterno. Diamo per scontata la voce, la musica, il suono del mondo. Per molti, questa percezione passa da altri canali. In questo episodio raccontiamo la storia di Marco, cresciuto con genitori non udenti, che ha dovuto imparare a comunicare in maniera per lui non istintiva, di Claudia, che ha imparato la musica da sua madre che non la poteva sentire e di Peter, un musicista che d’improvviso ha perso l’udito e si è trovato a dover reimparare completamente il suo mestiere.
Contributor di questo episodio:
–Claudia Durastanti
–Guia CortassaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Nei cinque giorni in cui tiene incollati allo schermo milioni di italiani ogni anno, il Festival di Sanremo diventa materia di dibattito nazionale: i vincitori, gli outsider, i tormentoni, le passerelle dei vip. Ma spesso da questa cronaca pop vengono escluse le vicende degli altri, degli spiriti liberi che si trovano, per caso o per determinazione, a lambire il suo palco senza salirci sopra. Oggi In Real Life ve ne racconta due: la prima, quella di Marina ‘Liz’ Castelnuovo, è la storia di una donna senza età che gestisce un bed&breakfast e che ha frequentato star di Hollywood e presidenti per il suo ruolo di “sosia ufficiale“ di Liz Taylor; la seconda, quella di Mario Appignani, per tutti “Cavallo pazzo“, ci ricorda che quella del “disturbatore” in almeno qualche caso è un’etichetta ingiusta, che limita percorsi di vita unici e affascinanti.
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Ci sono posti al mondo nei quali la libertà non è un concetto scontato. L’Iran è uno di questi. Sotto il regime rivoluzionario, si può finire imprigionati, perseguitati, frustati e uccisi per qualsiasi cosa: per aver portato il velo in maniera “indecente”, per essersi rifiutati di salutare un uomo, per aver provato a dire la propria, e persino per provare a esprimersi attraverso l’arte, il cinema, la letteratura, la musica. In questa puntata raccontiamo le storia di Aptim, un produttore cinematografico arrestato e ridotto al fallimento per aver perseguito il suo sogno, e Parsia, che a soli cinque anni si è visto strappare il sogno di diventare un musicista nel suo paese perché il suo tamburo poteva indurre altri bambini a voler imparare a suonare.
Contributor di questo episodio:
–Pegah Moshir PourSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Cosa succede quando il lavoro, la professione, la vocazione a cui abbiamo dedicato la nostra vita diventa un masso troppo pesante da trasportare? Succede ciò che, con un anglismo, da qualche tempo chiamiamo “sindrome da burnout”, quella commistione di stress, esaurimento e prosciugamento emotivo che impedisce di fare ciò che abbiamo fatto ogni giorno per mesi o anni: vestirci e andare al lavoro. Chiara ha scoperto nel peggiore dei modi che la sua passione, l’essere medico di pronto soccorso, era in realtà una forma di dipendenza; Edoardo, a un certo punto, ha deciso di mollare la strada che credeva di aver tracciato davanti a sé per reinventarsi eremita: oggi vi facciamo ascoltare le loro storie.
Contributor di questo episodio:
-Guia Cortassa
-Samuele Maccolini - VD NewsSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Nel Paese che ha appena accolto Donald Trump come nuovo presidente divampano incendi e intere comunità si trovano all’improvviso sradicate e senza casa. Oggi raccontiamo storie da un’America stretta fra due fuochi: quello metaforico di una nuova Casa Bianca controversa e minacciosa, e quello letterale, che ha bruciato ettari su ettari in California. Un tranquillo martedì di gennaio a Los Angeles ha realizzato il primo terrore costitutivo della città, quello della catastrofe: come ci ha insegnato uno dei suoi cantori più celebrati, il regista David Lynch, dietro ogni sogno americano si cela l’ombra di un grande incubo.
Contributor di questo episodio:
-Federico Bernocchi
-Guia CortassaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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A volte, finire nelle mani della legge non ha nulla a che vedere con la protezione o con la giustizia. In questo episodio raccontiamo le storia di Matteo, che, da innocente, ha conosciuto da vicino la crudeltà della polizia americana, quella che ha ucciso George Floyd e tanti altri, e la storia di Rudra, che è rimasto solo a combattere per dare giustizia a suo padre Aldo, entrato in carcere per non uscirne più.
Contributor di questo episodio:
-Simone Di Gregorio
-Giada ArenaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Il periodo delle feste segna quasi sempre un momento di cambiamento. Porta il vento dell’anno che sta per cominciare e, che se ne senta lo spirito o meno, che si celebri o meno, infonde una sensazione di imminente novità. Per Davide e Susy, il Natale del 2020 è stato decisivo, risolutivo e rivoluzionario. Mentre la pandemia di Covid costringeva a misure drastiche e allontanava le famiglie nel momento in cui più di ogni altro ambivano a riunirsi, loro volavano in Ucraina per passare le prime feste in compagnia del loro figlio. Un figlio che avevano conosciuto da poco, in un paese in cui il Natale cade a gennaio.
Contributor di questo episodio:
- Anita FallaniSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Una comunità può essere di intenti, di parlanti, di persone che condividono un passatempo o una visione del mondo. Ma in circostanze più rare, il termine indica in senso più stretto gruppi che costruiscono il loro mondo-separato-dal-mondo: in questa puntata parliamo di una fondazione, l’Opera Bonomo, che ha saputo prendersi cura con amore di chi non aveva niente e nessuno, creando un piccolo sistema di welfare solidale nell’Italia del Sud del secondo dopoguerra e cambiando le vite di centinaia di ex bambini (oggi pensionati nostalgici e ancora riconoscenti). Quindi ci spostiamo più a nord, vicino a Grosseto, dove un’altra comunità solidale basata «sul sentirsi figli dello stesso Padre», Nomadelfia, ci restituisce una rappresentazione letterale del significato del proverbio inglese it takes a village to raise a child, ovvero «per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio».
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«Anche per chi ha passato tutta la vita in mare c'è un'età in cui si sbarca», scriveva Italo Calvino nel suo Barone rampante, ma la massima vale anche in controluce: anche per chi non è mai salpato, presto o tardi arriva un momento in cui prendere la via del mare. E non esiste marinaio, navigatore esperto o semplice amatore delle vele che non provi un brivido di fronte al trovarsi alla mercé di una distesa d'acqua che sembra non avere fine, fatta di onde, spume, galleggiamenti e una precarietà che può sempre tramutarsi in stupore o terrore. Fabio, un milanese con gli occhi cerulei, per mare ha vissuto la più grande avventura – e, insieme, la più grande disavventura – della sua vita: negli anni Ottanta si è trovato a dover sopravvivere su una zattera al largo delle coste francesi, e a dover fare delle parole «è finita» un pensiero fisso. Ma in questa puntata parleremo anche del più straordinario dei vari marittimi, quello di un’imbarcazione californiana al centro di una storia che ha tutti i crismi di una fiaba contemporanea.
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Si dice che la famiglia non ce la scegliamo, che è quella che ci capita: cosa che può essere vera per tanti, ma che di certo non lo è per tutti. Così, ad esempio, non è stato per Arianna ed Elena, due donne che hanno scelto di creare la loro, di famiglia; di avere i figli che prima non erano mai riuscite ad avere, grazie alla loro tenacia, al loro coraggio, al loro saper far fronte a situazioni difficili e ad ostacoli apparentemente insormontabili. Queste sono le loro storie, fatte di attese, speranze estive, viaggi intercontinentali e la grande consapevolezza di essere «madri vere».
Contributor di questo episodio: - Marta Colombo
- Assia Neumann DayanSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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Nei circa mille ospedali italiani, ogni giorno, 131mila medici hanno a che fare con una varietà infinita di problemi, da quelli che si risolvono in regime di day hospital a quelli che, tragicamente, costano la vita di un loro paziente. La cronaca della malasanità li vuole soltanto eroi o antieroi, santi o dannati: ma accanto alle storie di negligenza più orribili – come quella di Caterina, che per colpa di un errore evitabile anni fa ha perso un pezzo di cuore – ce ne sono tante altre di un eroismo minore, quotidiano, che passano sotto silenzio.
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Un ragazzo incontra una ragazza, ma al di fuori dei tormentoni musicali questa non è sempre una storia a lieto fine. Soprattutto se l'incontro avviene online, o tramite una piattaforma di messaggistica. Quel ragazzo o quella ragazza potrebbe avere intenzioni malevole e, dopo uno scambio di materiale intimo non anonimizzato, voler ricattare il partner di quel momento o di anni interi, minacciandolo di pubblicarlo online, per farlo/a sentire colpevole e in procinto di vedere esposte le sue inclinazioni sessuali. Chi non si è mai trovato a dover fare i conti con la vergogna, la frustrazione, il senso di impotenza e di sottomissione di trattare con un ricattatore sessuale ha la fortuna di non conoscere questo speciale tipo di panico: tutti gli altri troveranno parti delle loro storie in quelle di Massimiliano, un ragazzo tra le decine di migliaia di persone che ne cadono vittima, e di Edel ,che invece per mestiere, ogni giorno, aiuta queste vittime a divincolarsi dalle sabbie mobili in cui sono finite per colpa di una foto o una videochiamata.
Contributor di questo episodio:
- Simone Di GregorioSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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