Afleveringen
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In questa puntata del podcast, in corrispondenza con l'uscita del nuovo album dei Gorillaz, Nicola ci accompagna nella complicata ed assurda storia della band animata più famosa di sempre.
I membri dei Gorillaz non sono solo dei personaggi immaginari pensati per fare dei video musicali in stile cartoon, c'è una storia dietro ognuno di loro! Partiamo dall'inizio, come è nata la band!
Questo audio è estratto dalla diretta Twitch che facciamo ogni settimana. Per altri contenuti simili visita il nostro canale YouTube 'inSoffitta'.
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Claudia Culpo e Dani Magliano Carbonell sono venuti al podcast di #inSoffitta a parlarci di flamenco!
Claudia è italiana, da sempre appassionatissima di danza. Durante l'ultimo anno di università a Roma frequenta dei corsi di Flamenco: questa danza la colpisce a tal punto che, a studi conclusi, decide di trasferirsi a Siviglia per dedicarvisi anima e corpo! Dani invece è di Córdoba, cresciuto nel cuore dell'Argentina, nella sua famiglia sono tutti molto coinvolti nel mondo della musica e della danza: sin da piccolo accompagna i balli della sorella imparando a suonare diversi strumenti. Da adulto capisce che la sua vera vocazione è la musica e decide di spostarsi a sua volta a Siviglia, patria del flamenco. Il duo che scopriamo ai microfoni del podcast di #inSoffitta si forma in Spagna ed è composto dal cantaor (colui che canta las letras, in questo caso Dani) e la bailaora (Cluadia). I nostri ospiti ci raccontano le origini di questo ballo e anche tutti i vari aspetti che riguardano la loro vita lavorativa ed artistica nella città del flamenco!
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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I DASIA (Elettra Pizzale - basso e voce, Luca Stocco - batteria e samples, Edgardo Mauroner - chitarra e synth) sono il terzo gruppo che viene a parlare con noi di musica ai microfoni del podcast di inSoffitta!
I DASIA sono gruppo friulano della zona di Monfalcone, suonano da parecchi anni ormai, il loro primo lavoro risale al 2016 ed è un EP dal titolo omonimo. Sin dall’inizio hanno preferito comporre brani strumentali, nell’ultimo disco “Del Regime Invisibile” tuttavia sperimentano anche l’utilizzo della voce per recitare dei testi sopra le loro canzoni. Il filo conduttore tra i due album è sicuramente quello di voler creare un'atmosfera onirica per l’ascoltatore che gli permetta di viaggiare nella propria mente e di esplorare gli sconosciuti lati di sé. Nell’ultimo album, grazie anche alle parole di Elettra, l’ascoltatore viene guidato in un percorso che inizia bruscamente, i messaggi che vogliono tramettere sono di critica verso la società che viviamo, sotto il bene e la tranquillità si celano inquietudine e paura. Il viaggio che ci fanno compiere i DASIA non è facile ma ci spinge a mettere in discussione l’ipocrisia, obbligandoci ad andare a fondo. Se volessimo inquadrare il loro sound potremmo definirlo sperimentale, con richiami all’alt-rock, post-rock e progressive. Ma senza dare troppe etichette, possiamo dire che sono sicuramente originali. A noi ha fatto molto piacere intervistarli, sono uno di quei gruppi che vede nella musica non solo un modo per svagarsi ma anche un mezzo per conoscersi ed esplorare il proprio essere connettendosi con il pubblico.
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Per parlare della scena TRAP italiana abbiamo chiamato Paolo d'Andrea.
Non è un percorso facile da definire quello del contesto italiano: la musica è un continuo divenire, ci sono artisti rap/hip-hop come Gué Pequeno che hanno cambiato pelle anticipando il trend d'oltreoceano che avrebbe invaso l'europa (ma non solo) e altri più giovani come Sfera Ebbasta o la DPG che sono nati con quel sound ma sempre conservando una impronta italiana. Oggi l'onda non si è ancora infranta e altri giovani artisti stanno dando nuovo slancio e forma al genere (Fiama Gang per fare un esempio). Ci piace prendere le cose seriamente e grazie al nostro amico Paolo riusciamo a vedere in modo più profondo alcuni dei luoghi comuni sulla TRAP italiana.
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Il proggetto #inSoffitta si è sempre concentrato sul promuovere le band emergenti, prima con i video 360° e adesso anche con il podcast! Ma perché per noi è così importante parlare di musica e musicisti? Non è solo una questione personale, vissuta sulla nostra pelle, è voler dare voce a nuove idee, a nuovi modi di vivere il mondo e di comunicare.
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I Tiger Flambé (Carlo Zulianello - batteria e Flavio Bevacqua - ampli e pedaliera) sono il secondo gruppo che viene a parlare con noi di musica ai microfoni del podcast di inSoffitta!
I Tiger Flambé sono un duo chitarra-batteria, di recente hanno fatto uscire un EP omonimo con 4 tracce tutte strumentali. Questi ragazzi di San Donà di Piave non passano inosservati se si intrufolano nelle vostre playlist: Flavio usa una loop station per trasformare i suoni distorti e processati dai suoi pedali in melodie, in sequenze che si ripetono, trasformando rumori in discorsi musicali. Carlo invece riesce a fondere la solidità e la ritmica del Rock con dei groove Disco/Dance per dare un forte sostegno ai pezzi e tenendo l'ascoltatore sempre in tensione, pronto a cogliere gli stop and go.
Il loro sound e l'approccio che usano per la stesura dei brani sono influenzati dalla strumentazione che usano? Forse è così in parte, per loro però rappresenta anche una opportunità di esplorare cose nuove e superare preconcetti personali sul cosa sia arte e cosa non lo sia.
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SQUE (nome d'arte di Luca Squeglia) è il primo artista che viene a parlare con noi di musica ai microfoni del podcast di inSoffitta! SQUE suona e registra nella zona di Treviso, inizia il suo percorso artistico con una band reggae dub, i Groov A Nation. Negli ultimi anni Luca riesce a portare avanti queste vibrazioni solari e positive con il progetto solista "SQUE", dando al tutto una forma più pop/indie ma prendendo anche dal mondo hip hop: uno dei suoi artisti preferiti, tra i tanti, è Ghemon, personalià di spicco per quella che è la scena rap e cantautorale italiana. Insieme a SQUE ci addentriamo nel cuore della sua produzione: ci guardiamo assieme i suoi video e ci leggiamo qualche testo per capire a fondo quell'immaginario di spensieratezza che Luca vuole creare con le sue canzoni. La ricerca della felicità per SQUE è una cosa tutt'altro che banale: lui ci suggerisce di farlo partendo dal nostro quotidiano, da quelle piccole cose che ci lasciano un sorriso come una birretta assieme agli amici in riva al fiume o una giornata di sole che arriva rischiarando tutto dopo un acquazzone.
In questo episodio del podcast di inSoffitta SQUE ci presenta un inedito intitolato "Maldive".
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Andiamo a curiosare insieme le ultime novità dagli artisti che sono stati ospiti di #inSoffitta! Tra pezzi nuovi e riarrangiamenti di canzoni vecchie abbiamo trovato idee fresche ed interessanti... Se volete riguardarvi Sque, Damien McFly, Sonograms, Queen of Saba, Riccardo Gileno, Eradius e tanti altri a 360° li trovate sul canale YouTube di inSoffitta!
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Sicuramente i nostri gusti musicali sono stati influenzati dalla musica che seguivano i nostri genitori, portandoci sugli stessi ascolti o spingendoci invece all'opposto dando adito al nostro spirito di ribellione giovanile. La musica è un'esperienza di scoperta e capire da dove veniamo può aiutarci a capire dove stiamo andando. Non è facile trovare il bandolo della matassa, noi ci proviamo partendo dall'inizio rispolverando gli artisti che piacevano ai nostri genitori. Forse siamo già noi dei matusa?
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"È un segreto di famiglia", usereste mai questa espressione per descrivere il sound di una band? Rimarrete sorpresi nello scoprire insieme a noi quante band sono composte da fratelli. Questo legame favorisce l'alchimia tra i membri del gruppo o ci sono anche dei lati negativi? Voi ci avete mai fatto caso? Quanto conta per voi la storia personale di un artista e fino a che punto vi può condizionare nel supportarlo e intepretare la sua musica?
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La musica che abbiamo ascoltato da giovani ha contribuito alla formazione del nostro stile e gusto musicale. Ci sono gruppi che ascoltati oggi ci farebbero ridere, altri dei quali addirittura non saremmo più in grado di ascoltare una canzone dall'inizio alla fine, altri ancora che invece ci hanno aperto un mondo e con il ricordo ci rievocano grandi emozioni. A voi che band vengono in mente?
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La ritmica è l'ossatura di un arrangiamento: canto e respiro, note e pause, tutto si muove seguendo la pulsazione del brano. La batteria è forse il primo strumento a cui si pensa quando si parla di questo argomento. Marco, che è un batterista, ci racconta come lui ascolta la musica e l'approccio che ha quando arrangia un pezzo. Si parte come sempre dall'ascolto, noi prendiamo spunto da un pezzo dei Queen of Saba, "Spremiagrumi", e assieme scopriamo quante idee e dettagli ci sono nel modo di suonare e scegliere i suoni.
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Nei supermercati, per radio, sulle piattaforme di streaming musicale veniamo travolti dalla musica di tendenza. Ma chi la fa questa tendenza? Sono gli ascoltatori che spingono i pezzi e li portano alla ribalta oppure ci sono altre dinamiche che guidano la scena musicale? Un gruppo deve saper cavalcare l'onda del momento per arrivare al pubblico, il rischio però è di perdere qualcosa. Molte band di oggi ricalcano alla perfezione l'impronta stilistica di grandi nomi del passato, ma questo non li porta forse ad essere una seplice copia? Bisogna avere il coraggio di andare contro corrente!
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Di artisti emergenti ospiti a inSoffitta ne abbiamo avuti di tutti i tipi, ognuno unico e originale a modo suo. Nelle varie session abbiamo notato anche dei comportamenti poco professionali da parte delle band, questo va a minare la serietà con cui viene percepita l'intera categoria dei musicisti e le persone che lavorano nel settore della musica. Se vogliamo essere presi sul serio, comportiamoci come dei professionisti!
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Parlando di musica è difficile non toccare l'argomento degli stupefacenti: molti degli artisti più iconici hanno una storia travagliata legata all'uso di certe sostanze. Ma c'è un altro lato della medaglia: l'alterazione della percezione ha influenzato il processo creativo e espressivo di molti artisti del passato, dando vita a rivoluzioni culturali travolgenti.
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Bastano le prime note di una sigla o dei titoli di testa di un film per scollegarci dal quotidiano e proiettarci nell'avventura. La musica di apertura ci fa subito immergere nell'atmosfera della serie TV o della pellicola. Certo, le opening - così come i titoli di coda - sono anche un prestigioso riconoscimento verso chi ci ha lavorato... ma se questo riconoscimento diventa l'unica ricompensa? È sempre più diffuso nel settore musicale e nei lavori creativi il così detto "pagamento in visibilità"... è sempre sbagliato?
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Demetrio Stratos sosteneva "la voce come strumento" lasciando intendere che l'espressione artistica avveniva anche attraverso la semplice emissione di un suono. Voi fate caso al testo delle canzoni? Quanto è importante per voi? In questo episodio ci confrontiamo sulla direzione della nostra attenzione uditiva: chi si concentra molto sulle parole e chi invece si focalizza sui suoni e i rumori come nel caso limite dell'ASMR.
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La musica ci aiuta ed entrare in mondi nuovi, lo ha capito bene chi si occupa di cinema e videogames! In questo episodio parliamo di come la musica 8 bit ha segnato l'epoca dei primi videogiochi gettando le basi di un'evoluzione che arriva fino alle iconiche colonne sonore dei giochi moderni. Qual è la melodia che vi torna alla mente quando pensate alle vecchie console?
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Il nostro rapporto con la musica passa anche dalla radio e le varie piattaforme che usiamo per ascoltarla. Come si sono evoluti i mezzi di trasmissione nel tempo? Ci confrontiamo sulle nostre esperienze e come hanno cambiato il nostro modo di ascoltare e scoprire nuovi artisti!
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Riusciamo a scoprire chi siamo anche dalla musica che ascoltiamo. Fino a che punto questo ci condiziona nelle relazioni con gli altri? È il desiderio di sentirci parte di un gruppo a guidare i nostri gusti o siamo disposti a seguire la nostra curiosità, anche a costo di essere incompresi? La musica ci aiuta ad ampliare gli orizzonti, non a fossilizzarci in stereotipi.
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Alcuni gruppi hanno fatto dell'uso di testi comici il loro tratto distintivo. L'identità stilistica di una band passa anche dalle parole usate per comunicare, oltre che dalle note, ma questa come evolve nel corso della loro carriera? Ci sono gruppi che riescono a reinventarsi e altri che si riciclano, chi vi viene in mente se pensate a queste due categorie?
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