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  • Parliamo oggi della febbre

    La regolazione della temperatura corporea è un processo fisiologico complesso, controllato dal centro termoregolatore (una sorta di “termostato”) situato nell'ipotalamo. L’ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale situata internamente ai due emisferi cerebrali. Svolge diverse funzioni quali termoregolazione, controllo del ritmo sonno – veglia, controllo dell’equilibrio salino, secrezione di ormoni che vanno ad influenzare diversi organi e tanto altro. Alcuni esempi di come questo organo permette l’innalzamento della temperatura corporea sono i seguenti:
    Aumento della produzione di calore:Brividi: contrazioni muscolari involontarie che generano calore.Aumento del metabolismo basale.Riduzione della dispersione di calore:Vasocostrizione periferica: i vasi sanguigni si restringono per ridurre la perdita di calore attraverso la pelle.Piloerezione: i peli si rizzano per creare uno strato isolante.Nei periodi invernali è possibile contrarre l’influenza stagionale ed una delle prime avvisaglie è rappresentata sicuramente dall’aumento della temperatura corporea. Normalmente la temperatura fisiologica oscilla tra i 36 ed i 37°C. Oltre tale valore parleremo di febbre Oggi vi porto due classificazioni della febbre La prima è una classificazione legata alla temperatura del nostro organismo
    Febbricola: tra i 37.5 e i 38 °CFebbre lieve: tra i 38 °C e i 38.5 °C Febbre moderata: 38°C al mattino e 39 °C la seraFebbre alta: tra i 39 e i 39.5 °C al mattino e 40-40.5 in serata Febbre altissima o iperpiressia: quando è superiore ai 40.5 °C. La seconda classificazione riguarda l’andamento temporale
    Continua: quando si presentano variazioni termiche nell’arco della giornata inferiori ad 1 °CRemittente: quando le oscillazioni termiche nell’arco della giornata sono superiori ad 1 °CIntermittente: in cui sono presenti momenti di temperatura fisiologica seguiti da accessi febbrili elevati. È possibile, talvolta, rinvenire una certa periodicità e parleremo a questo punto di febbre quotidiana, a giorni alterni o un episodio febbrile separato da due giorni di temperatura fisiologicaRicorrente: in cui si assiste a periodi con febbre alta di qualche giorno seguita da da brusche cadute di temperatura e giorni di apiressia Spesso la febbre si può accompagnare ad altri sintomi che possono aiutare il medico a comprenderne la causa. Tornando all’esempio dell’influenza possiamo avere: spossatezza, dolori muscolo scheletrici diffusi, mal di testa, disturbi gastrointestinali e così via. È bene ricordare che non tutti questi “fastidi” compaiono in contemporanea e che ci può essere una prevalenza di alcuni su altri. Ma perché ci viene la febbre? La febbre non è altro che una risposta dell'organismo a una varietà di stimoli, principalmente di natura infettiva e rappresenta un meccanismo di difesa complesso e multifattoriale. Ma come si arriva ad avere la febbre? Quando si verifica un'infezione o un'infiammazione, vengono rilasciate delle sostanze chiamate pirogeni che possono essere sia esogeni che endogeni. Esempi possono essere: microbi (quindi febbre di natura infettiva), neoplasie, sostanze chimiche (in particolare alcune le droghe quali la cocaina e l’amfetamina) farmaci e così via. Questi pirogeni agiscono sul centro termoregolatore, innalzando il "set point" della temperatura corporea. Questo significa che l'organismo "ritiene" di avere una temperatura più bassa di quella reale e mette in atto una serie di meccanismi per aumentare la produzione di calore e ridurne la dispersione. Benefici della febbre La febbre, sebbene possa causare un forte disagio, svolge un ruolo importante nella risposta immunitaria:
    Inibisce la crescita di alcuni microrganismi in quanto molti patogeni non sopravvivono a temperature elevate. Per portare un esempio di vita quotidiana: vivreste e lavorereste meglio con una temperatura piacevole o con una incredibilmente più alta?Aumenta l'attività del sistema immunitario: stimola la produzione di cellule e sostanze coinvolte nella difesa immunitaria.La febbre può esser chiamata anche “piressia” ed infatti i farmaci per diminuirla si chiamano, appunto, antipiretici. I più utilizzati sono: il paracetamolo ed i FANS Per concludere questa puntata abbiamo visto come la febbre non sia una cosa a noi nemica ma un processo fisiopatologico necessario per la nostra sopravvivenza.

    Bibliografia
    Tamburino, Castellino, Di Maria, Di Raimondo, Ettorre, Fiore, Purrello, Signorelli, Tamburino, & Zappia. (2011). Il RASARIO: Semeiotica medica. Idelson Gnocchi.

  • Come è strutturata una visita medica?

    Nonostante i sanitari abbiamo proprie modalità di lavorare in base al proprio carattere, alla propria esperienza ed alla propria specializzazione la visita medica prevede delle tappe sequenziali che portano il medico a formulare la diagnosi. Pertanto, all’atto di una visita potrebbe esser data più o meno enfasi ad alcune parti di questo processo.

    La prime due parti sono l’anamnesi e l’esame obiettivo.

    La parola anamnesi deriva dal greco “ἀνά-μνησις” e significa ricordare.

    Rappresenta la storia della famiglia (e qui parleremo di “Anamnesi familiare”) e del paziente (parte che chiameremo “Anamnesi personale”, a sua volta suddivisa in anamnesi personale fisiologica e patologica) Si inizia con l’anamnesi familiare. Si chiederà al paziente informazioni sui componenti, sul loro stato di salute fisica e psichica e si andrà ad investigare sulla presenza di patologie che possono presentare della familiarità. Utile anche sapere, il motivo del decesso dei parenti più stretti. Si passa all’anamnesi personale. Come sopra indicato la prima parte riguarda la nascita, lo sviluppo, le abitudini, la professione, l’ambiente di vita e così via

    È il momento dell’anamnesi patologica. Anche qui c’è una suddivisione: anamnesi patologica remota e prossima. A livello dell’anamnesi patologica remota si andranno a valutare eventuali patologie o disturbi insorti a partire dalla nascita. Terminata quest’ultima si passa all’anamnesi patologica prossima che potremmo sintetizzare con la frase “perché lei è qui?”

    E quindi si andrà ad analizzare il problema per cui la persona è qui presente. Il paziente potrebbe presentare sia una patologia da poco insorta che un’evoluzione di uno stato di salute. L’anamnesi è così conclusa, pertanto è il momento di passare all’esame obiettivo

    L’esame obbiettivo è la parte in cui il sanitario visita il paziente.

    È suddivisa in 4 fasi:
    ispezione;percussione;palpazione;auscultazioneIspezione: rappresenta tutto ciò che si “vede” del paziente: colore della cute e delle mucose, andatura, mobilità, atteggiamenti, colore delle sclera (parte bianca dell’occhio che può cambiare il suo colore in alcune patologie)

    Percussione: in questa verranno utilizzate delle dita (quelle di una mano appoggiata al corpo e l’altra che batte sopra di esse), in specifiche aree anatomiche e questo serve a valutare il rumore prodotto da questa battitura. Sia fisiologicamente che patologicamente si avranno dei rumori peculiari.

    Palpazione: qui si analizzano alcune parti del corpo per cercare delle anomalie anatomiche (come, ad esempio, la presenza di un nodulo mammario) o dei riflessi da parte del paziente (nei casi di appendicite o colica renale giusto per citarne alcuni)

    Auscultazione: viene fatta con il fonendoscopio. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto il medico o l’infermiere auscultare il torace, ma questo non è l’unico.

    Qui termina l’esame obiettivo.

    Dopo questa fase avrà luogo la richiesta, se necessario, di ulteriori approfondimenti. Possono essere previsti i cosiddetti esami diagnostici di natura laboratoristica o strumentale.

    Gli esami laboratoristici sono, ad esempio, quelli delle analisi del sangue, delle urine, delle feci, del liquor.

    Quelli, invece, strumentali sono gli esami di natura radiologica (semplici radiografie, TC, PET, RMN, ecografie) oppure elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, studio dei potenziali evocati, gastroscopia (o meglio esofagogastroduodenoscopia), colonscopia e così via

    In conclusione, è possibile comprendere quanto possa essere complessa una visita medica. In base alla specialità di riferimento queste fasi avranno più o meno importanza (per esempio è piuttosto improbabile che ci sia una palpazione addominale durante una visita psichiatrica o la ricerca dei noduli mammari durante una visita gastroenterologica) Alla prossima!

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  • Testo del podcast


    Salve a tutti e a tutte, sono Matteo Spedicato, uno studente laureando in Medicina presso l’Università degli Studi dell’Aquila. All’interno dello stesso Ateneo ricopro il ruolo di rappresentante degli studenti all’interno della commissione disabilità e DSA.

    Ho scelto di realizzare questo podcast in quanto rappresenta l’unione delle mie passioni: l’universo della medicina e la mia passione per l’informatica e la divulgazione.

    La spremuta ha come scopo la diffusione di contenuti di ambito sanitario in un arco di tempo molto ridotto.

    Non è affatto facile creare contenuti che possano essere compresi da tutti, ma farò in modo (entro le mie possibilità) di assolvere questo compito o meglio… questa sfida.

    Ricordate che i miei interventi non sono e non saranno mai sostituti del medico o dei medici che vi tengono in cura. Se volete sapere qualcos’altro di me potete visitare il mio sito www.matteospedicato.it.

    Per oggi ho concluso, nel frattempo seguitemi e da marzo potrete ascoltare le mie puntate!
    Ciao!