Afleveringen
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Un racconto fresco che cerca una chiave di lettura contemporanea per presentare sotto una luce diversa la figura di Munch, tra gli artisti più sfortunati della storia. Non sarà una puntata triste e cupa perché il grande maestro norvegese è riuscito a trovare lentamente la forza di reagire e la passione per l’arte si è dimostrata salvifica. La pittura gli ha dato la possibilità di esprimersi, di sfogarsi, di costruire un piccolo cosmo in cui rifugiarsi, in poche parole gli ha permesso di sopravvivere e di combattere i suoi demoni interiori mettendoli tutti in fila sulle tele, e lasciando così al mondo un’eredità potente. Ampio spazio sarà dedicato al suo dipinto più famoso L’Urlo, creato dopo un’esperienza vissuta, e si capirà che il personaggio urlante è proprio lui. Gli ospiti sono lo storico e critico dell’arte COSTANTINO D’ORAZIO, il coreografo premiato con l’ultimo Danza&Danza Award ADRIANO BOLOGNINO, mentre a prestargli la voce è FABIO VOLO.
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Prima di lui arrivavano i suoi baffi a identificarlo e a dare l’immediata misura della sua straordinaria personalità. Salvador Dalì, il genio surrealista, non passava mai inosservato e c’è chi sostiene che se il mondo è un grande palcoscenico, allora uno dei più grandi attori ad aver calcato le scene è stato decisamente il più famoso artista surrealista. Ma chi si celava dietro quella maschera? Quando lasciava il passo prima all’uomo che all’artista? La puntata cercherà di rispondere, parlando della sua poetica artistica, dello straordinario rapporto con la moglie Gala, che fu la sua prima sostenitrice e la sua agente per tutta la vita, analizzando alcuni capolavori, tra simboli e citazioni, e cercando di rivivere anche l’atmosfera di alcune performance al limite dell’assurdo. Gli ospiti che arricchiscono il percorso sono: lo Storico dell’Arte Alessandro Nigro, lo chef stellato Enrico Crippa e Saturnino, che gli ha prestato la voce.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Torna STORIE DELL’ARTE con nuove puntate dedicate alle vite dei massimi artisti. Valentina Tosoni, giornalista, esperta d’arte, ha letto diari, lettere, interviste, ha scovato segreti e con l’aiuto di chi ne sa più di lei, ha percorso vie insolite per costruire ritratti dei maggiori maestri del Novecento. Così racconta di Dalì, che amava due cose su tutte: l’oro e sua moglie Gala, fu lei la prima a credere in lui e lui ne rimase dipendente a vita. Oppure di Munch che quell’urlo lo sentì veramente: fu così potente che squarciò il cielo, fece vibrare la terra e decise di fissarlo sulla tela proprio come lo aveva vissuto. In questa seconda stagione c’è poi un’importante novità: ogni ultimo sabato del mese vi consiglierà quali MOSTRE andare a vedere, gli eventi artistici e le fiere da non perdere. Ne parlerà direttamente con gli organizzatori, gli studiosi e con gli artisti protagonisti.
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Tamara de Lempicka ha realizzato il suo autoritratto “Tamara in a Green Bugatti“ nel 1929 ed è diventato un’immagine iconica degli anni Venti del Novecento. Esprime l’emancipazione e il successo anche economico della più grande artista dell’art Decò. In realtà il volto non è rassomigliante e la Bugatti è dipinta con il volante dalla parte sbagliata. Tenete presenti questi dettagli, perché anche mentire è un’arte che Tamara ha praticato e con grande dimestichezza. Parte da qui la puntata dedicata all’artista di origine polacca che con le sue possenti tele e i suoi cocktail esclusivi ha saputo conquistare Parigi. Amata da Andy Warhol è ora collezionata, tra gli altri, da Jack Nicholson e Madonna. Ospiti della puntata: Marisa Passera che le presta la voce, la storica dell’arte Gioia Gori e l’autrice di graphic novel Vanna Vinci.
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Andy Warhol puntava a diventare famoso e ad esserlo per tutto il XX secolo, possibilmente anche oltre e c’è riuscito. Figlio di immigrati slovacchi, dopo essersi laureato in Fine art a Pittsburgh, parte per New York nella speranza di ritagliarsi un suo spazio nel mondo della pubblicità e dell’arte. La Grande Mela lo accoglie e lui, nel giro di poco, la conquista: diventa l’artista Pop per eccellenza e crea la più strampalata bottega d’arte contemporanea: la Factory. Si riteneva un autentico prodotto americano, ma a differenza di altre star non aveva molti collaboratori personali: “Io ho soltanto un parrucchiere personale - ha detto - penso che quando uno ha un parrucchiere personale ha tutto quello che può desiderare“. Parte da qui la puntata che cerca di incollare insieme frammenti di vita e arte di Andy Warhol. Ospiti Albertino, lo scrittore Marco Belpoliti, l’artista Francesco Vezzoli e lo storico dell’arte Gianni Mercurio.
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Un motivo di grande litigio tra Edward Hopper e sua moglie Jo era l’automobile. Il grande pittore impediva molto spesso alla sua consorte Josephine Nivison di mettersi al volante, non si fidava, preferiva starci lui. Il loro è stato un lungo viaggio insieme, durato tutta la vita. Un sodalizio determinante per la carriera del più grande artista americano del Novecento. Parte da qui la puntata che racconta l’unicità della poetica di Hopper, autore dell’enigmatico dipinto “Nighthawks”, la famosa tavola calda notturna sospesa in una bolla di silenzio, emblema dell’America degli anni Trenta. Tra gli ospiti Linus, che più volte ha dichiarato la sua passione per questo maestro; lo scrittore e critico cinematografico Antonio Monda e la storica dell’arte Elena Pontiggia, trai massimi esperti in Italia del più importante esponente del realismo a stelle e strisce.
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La grande artista messicana Frida Kahlo faceva di tutto per farsi notare: indossava sgargianti abiti tradizionali messicani, lunghe gonne, fiori tra i capelli e grandi gioielli. L’immagine subito riconoscibile era in realtà studiata per sostenere delle cause ben precise. Anche la sua vita, tormentata e avventurosa, ricca di passione e dolore, ha contribuito a crearne il mito. In che modo matura il suo atteggiamento sempre controcorrente, capace di rappresentare il mondo del Ventesimo secolo stando dalla parte della modernità, ma anche delle radici e della tradizione? Questa puntata, con i contributi di Daria Bignardi, Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di DIOR, la storica dell’arte Francesca Alfano Miglietti e di Brunori Sas, prova a far luce su come Frida è stata in grado d’influenzare non solo il corso dell’arte, ma anche quello del costume e della moda.
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Chi è stato il maggior pittore del Novecento? Quello che è diventato, l’arti-star per antonomasia? Il nome che raccoglie più consensi è sicuramente Picasso. E questa risposta a lui sarebbe piaciuta, perché aveva un ego smisurato. Come era bulimico nel creare, lo era anche nell’affrontare l’esistenza. Ciò a cui non rinunciava mai era concedersi un buon pasto, all’inizio della sua carriera spesso il cibo scarseggiava, ma anche da artista affermato fu un’abitudine che non perse. Parte dal cibo l’esplorazione trasversale del genio spagnolo proposta in questa puntata, con il sostegno di Nicola Savino e i contributi dello storico dell’arte Ludovico Pratesi, di Concita De Gregorio e del grande maestro Arnaldo Pomodoro.
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Ci sono milioni di STORIE poco conosciute, nascoste nelle pieghe della grande STORIA DELL’ARTE, nelle vite dei massimi artisti e fra i segni e i colori delle loro opere. Valentina Tosoni, giornalista esperta d’arte, è andata a cercarle, ha letto diari, lettere, interviste e, con l’aiuto di chi ne sa più di lei, ha percorso vie insolite per costruire nuovi ritratti dei maggiori maestri del Novecento. Così ha scoperto che il piatto preferito di Picasso rimarrà per sempre la “Butifarra con fagioli“, mangiandolo gli sembrava di affondare i denti nella realtà. Frida Kahlo invece, in alcuni periodi della sua vita, ha deciso di alternare agli abiti tradizionali messicani, abiti maschili, anticipando Armani e intuendo di poterli usare non solo come arma di seduzione. Mentre Andy Warhol, dagli anni 60, inizia a indossare sempre la parrucca, ne cambia molte, ma tutte erano fatte a mano con capelli umani importati dall’Italia e divennero parte inscindibile della sua personalità. In ogni puntata, con l’aiuto di ospiti, vi parlerà della grandezza artistica di alcuni autori geniali, del linguaggio che scelsero per esprimerla e dei segreti delle loro vite: perché sono i dettagli a fare la differenza e dietro a quello più misterioso si nasconde l’originalità.
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