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Cecilia Sala è una giornalista professionista, era in Iran con un regolare visto giornalistico: aveva concordato una serie di incontri e interviste e la sua trasferta era stata pianificata e studiata nei dettagli. Non è stata sprovveduta e non ha sottovalutato i rischi tanto che oggi è nel carcere di Evin a Teheran senza un'accusa formale. Anzi il suo arresto potrebbe essere collegato a un altro arresto, di un ingegnere iraniano, avvenuto in Italia il 16 dicembre. Stories - Aspettando Cecilia - da domani racconterà storie di donne che combattono per la libertà e per i diritti, per tenere viva, sperando di riaverla presto con noi, la testimonianza di Cecilia e del podcast Stories.
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È difficile raccogliere le testimonianze delle vittime di stupro. È più difficile nel contesto sociale del Sudan. È più difficile se le vittime sono traumatizzate anche da una guerra ancora in corso. Ora alcune ragazze hanno deciso di parlare. Il mondo, per il momento, non sembra avere il tempo di starle a sentire. Le testimonianze sono quelle di donne etnicamente africane in un Paese a maggioranza araba, una ragazza ha raccontato che i suoi stupratori gridavano: “Vi costringeremo a partorire bambini arabi”. Le sopravvissute di cui conosciamo le storie hanno tra gli 8 e i 75 anni.
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Fonti: gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Sudan: rare glimpse inside war-ravaged El Geneina" pubblicato sul canale Youtube Channel 4 News il 31 maggio 2024; video “Russia vetoes UN action on Sudan war: "One country is the enemy of peace" pubblicato sul canale Youtube Global News il 18 novembre 2024; video “Sudan's RSF Commander Hamdan Dagalo apologises #trtafrika #sudan" pubblicato sul canale Youtube TRT Afrika il 3 gennaio 2024; video “Russia’s Wagner Group influencing Sudan conflict" pubblicato sul canale Youtube CNN il 21 aprile 2023.
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La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. I paesi che riconoscono la Corte – compresi tutti i paesi dell’Unione europea – se Netanyahu atterra a Roma, a Parigi, a Berlino o a Madrid, sono legalmente obbligati ad arrestarlo e consegnarlo.
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Fonti: gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “International Criminal Court issues arrest warrant for Israeli Prime Minister" pubblicato sul canale Youtube CNN il 21 novembre 2024; account X Paris Marx, 21 novembre 2024; account X Martin Konečný, 21 novembre 2024; video “ICC Prosecutor Khan on application for arrest warrants in the situation in the State of Palestine" pubblicato sul canale Youtube IntlCriminalCourt il 20 maggio 2024; video “Statement by ICC Prosecutor Karim A.A. Khan KC on two arrest warrants in the situation in Ukraine" pubblicato sul canale Youtube IntlCriminalCourt il 6 marzo 2024.
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Donald Trump ha detto di sapere come mettere fine alla guerra in Ucraina, ma che per ora non può svelare le sue prossime mosse. Vladimir Putin si sta preparando a questo scenario, accelerando: ha schierato i soldati nordcoreani per riprendersi Kursk, ha approvato la riforma della dottrina nucleare russa, il suo esercito sta spingendo più di prima in Donbas e le forze aeree hanno testato un nuovo missile, che si chiama “nocciolo”, usandolo contro una città ucraina.
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Fonti: gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Vladimir Putin LIVE | President Putin Holds Press Conference In Astana | Putin News | Russia News" pubblicato sul canale Youtube MIRROR NOW il 28 novembre 2024; video “Putin Brought Dog to Meeting With Merkel" pubblicato sul canale Youtube FM Images Albania il 15 novembre 2021; video “Trump supporters erupt in celebration as Fox News calls the 2024 race" pubblicato sul canale Youtube Guardian News il 6 novembre 2024; video “Joe Asks Trump About Ending Military Conflicts and Avoiding WW3" pubblicato sul canale Youtube JRE Clips il 26 ottobre 2024; video “Dramatic video shows Israel strikes hitting outskirts of Beirut, Lebanon" pubblicato sul canale Youtube Associated Press il 28 settembre 2024; video “North Korean troops in Russia to fight in Ukraine war, new footage shows | BBC News" pubblicato sul canale Youtube BBC News il 23 ottobre 2024; video “Biden authorizes Ukraine to use long-range US weapons in Russia" pubblicato sul canale Youtube CNN il 17 novembre 2024; video “Putin says Russia tested a new intermediate range missile in strike on Ukraine" pubblicato sul canale Youtube Associated Press il 21 novembre 2024.
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In questa puntata vi parlo di Chiara Alessandri, la "mamma tutta casa e chiesa" (cit.) che, incapace di accettare la fine della sua relazione, ha deciso di eliminare la donna che percepiva come sua "rivale".
Una donna dall'apparenza innocua che ha orchestrato un omicidio orribile, dimostrando che, ancora una volta, la realtà può essere più inquietante della finzione.
Un foulard sugli occhi, una rosa in mano, e la promessa di una "sorpresa" che si è trasformata in un appuntamento con la morte.
Un crimine spietato, pianificato con una freddezza e una lucidità che lasciano senza parole.
Ma chi è il Caso Umano di oggi?
Scopriamolo insieme.
(Su Instagram le foto dei protagonisti!)
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L'acqua sta salendo e quello che solo pochi secondi fa era il muro, ora è un pavimento sommerso dall’oceano ghiacciato. Ae-Jin sa che deve raggiungere la porta sul soffitto: non c'è altro modo per uscirne vivi.
Enti benefici che si occupano di questi temi:
-Assonautica
https://www.assonautica.it/
-Sewol Ferry 416 Foundation
https://416foundation.org/en/?ckattempt=2
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Rieccomi!
In questa puntata di Casi Umani per il sociale vi racconto la storia di Valentino Talluto e del primo processo per epidemia dolosa in Italia.
Per 9 anni, secondo l’accusa, ha messo la sua libido e il suo narcisismo davanti alla salute altrui, diffondendo consapevolmente il virus dell’HIV.
Un ragazzo che potremmo quasi definire il malessere originario.
Ma chi è il Caso Umano di oggi?
Scopriamolo insieme.
(Su Instagram le foto dei protagonisti!)
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Quando Lauren, studentessa neolaureata della Mercer University School of Law, in Georgia, scompare nel nulla nel giugno 2011 durante una sessione di studio nessuno immagina che Stephen, il suo timido e strambo vicino di dormitorio possa essere minimamente coinvolto nell'accaduto...
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Dove prima c’era via Porro oggi c’è un parco con 43 alberi, uno per ogni morto nel crollo del Ponte. L’hanno chiamata la radura della pace. Mentre la giustizia fa lentamente il suo corso, la politica e gli affari si sono riorganizzati lasciandosi Genova alle spalle. E dando vita a una serie dolorosa di paradossi.
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Atlantia “è un merdaio”. Dice proprio così Alessandro Benetton intercettato dalla Guardia di Finanza. Siamo nel gennaio del 2020. Del disastro della gestione delle autostrade si parla ormai anche ai massimi vertici, tra gli azionisti. Lo schema di holding attraverso cui i Benetton controllavano Autostrade è un sistema dove l’anima finanziaria spolpa quella industriale.
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Il crollo del Ponte Morandi è stato anticipato da un’altra strage. Il 28 luglio del 2013, ad Avellino, un pullman vola giù dal viadotto Acqualonga. A bordo ci sono 47 persone a bordo più l’autista. Moriranno in 40. Siamo a cinque anni dalla tragedia di Genova. Alla guida di Autostrade per l'Italia è sempre Giovanni Castellucci, mentre a eseguire i controlli per la manutenzione la società Spea controllata dal gruppo Autostrade, quella che Gianni Mion, intercettato dalla GF, definirà "una banda de lazzaroni".
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Attraverso le intercettazioni messe agli atti del processo sul crollo del ponte, e alle registrazioni delle telefonate tra i dirigenti delle varie aziende coinvolte nei controlli, si racconta come la caduta del gigante malato sia il risultato di una maledetta guerra di tutti contro tutti.
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Al momento del crollo sul viadotto Polcevera ci sono turisti, lavoratori, semplici passanti. I loro destini si intrecciano in quel preciso istante. Raccogliamo le loro storie e la voce di chi ha lavorato per anni sotto il viadotto e ha visto con i propri occhi che qualcosa, da tempo, non andava.
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Un po' di storia. Inaugurato nel 1967, il Ponte Morandi era un tempo motivo di orgoglio per la gente che viveva nei quartieri di Sampierdarena e Certosa. Qui lo chiamavano "il ponte di Brooklyn", un simbolo di speranza, una porta che collegava al resto del mondo una brutta periferia italiana. Oggi quello che rimane è una distesa di fabbriche abbandonate, una ferita aperta nel cuore degli sfollati.
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Mentre la pioggia continua a cadere, 3 enormi dinosauri fatti di metallo, pistoni e cingoli si muovono nel buio della notte. Ai loro comandi stanno 3 uomini: i piedi sui pedali, la mano sinistra sulla cloche di braccio di scavo e ralla, quella destra per braccio di sollevamento e benna. Lavorano in silenzio, mentre i fari sulla cima di ogni escavatore squarciano il buio di una notte fatta di acqua, roccia, alberi a pezzi e tonnellate di fango.
«Siamo andati avanti tutta la notte… senza chiudere occhio, senza mangiare, senza bere… mentre fuori veniva giù il mondo… dovevamo riuscire a liberare il letto del fiume… a riportare l’acqua nel suo tracciato e salvare le case a valle…
Poi ad un certo punto ho visto mio padre lasciare i comandi e mettersi le mani davanti agli occhi e ho capito che era tutto inutile… che era finita…»
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PUNTATA SPECIALE
In questa puntata speciale, potrete ascoltare un episodio tratto dal podcast Ultimi Attimi, raccontato da Giuliomaria Garbellotto
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«Ascolti, Lucia! Adesso dobbiamo andare sotto, va bene? Dobbiamo passare sotto la porta e uscire dall’altra parte! Lei adesso prende un bel respiro, si chiude il naso, chiude gli occhi e al resto pensiamo noi… Lei prenda il respiro più grande che può!»
Lucia risponde con un cenno del capo.
I due agenti si guardano… Filippo appoggia una mano sulla testa della donna… Un lungo respiro e giù… sott’acqua tutti e tre in apnea in quel mare fatto di acqua e fango nel tentativo disperato di raggiungere l'uscita.
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Mentre fuori si è fatto buio, in casa di Giorgio l’acqua sale, raggiunge l’ultimo gradino della seconda rampa, e senza esitazioni, senza incertezze invade il pavimento del primo piano dove si trovano lui, la madre e la sorella.
«Mia madre mi chiamava dalla camera da letto e diceva: «Che succede, Giorgio?» Ed io rispondevo che andava tutto bene… Fermati, fermati! Ti prego!… Ma l’acqua non ti ascolta… l’acqua fa quello che vuole… e sapevo che ora non avevamo più nessun posto dove scappare…»
Non c’è una soffitta, non c’è un lucernario per raggiungere il tetto, non c’è neppure un balcone… Giorgio sente il panico stringere lo stomaco e capisce che lui e la sua famiglia hanno i minuti contati.
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«Ricordo i bambini: erano fermi e guardavano dritto… Avevamo il lato che saliva alla nostra destra ed il bosco che scendeva alla nostra sinistra. Pioveva ma non tirava vento, ma ecco… le cime degli alberi hanno cominciato a muoversi…
Era come se ci fosse un animale in mezzo alla foresta… e quell’animale era sempre più grande perché prima a muoversi erano un coppia di alberi, poi dieci, venti e poi all’improvviso un pezzo intero di bosco…»
Marco, Daniela ed i loro tre figli si mettono a correre, mentre una frana di oltre 400 metri di ampiezza comincia ad avanzare alle loro spalle…
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«Continuavo a dirmi: “o ce ne andiamo via tutti quanti o io resto qui con loro!” So che ti sembrerà assurdo… ma morivo io con loro piuttosto che abbandonarli!»
Le hanno chiamate “vittime silenziose” perché non potevano parlare, non potevano chiedere aiuto ed il loro effettivo numero è tuttora sconosciuto. Inizialmente si parlò di 30.000, che poi divennero 50.000 e infine superarono le 200.000. Sono gli animali: uccisi dall’acqua, dal fango, travolti dall’alluvione, dalle frane nonostante il tentativo di fare il possibile, nonostante chi era pronto a restare al loro fianco piuttosto che abbandonarli.
Luca è il padrone di 5 bellissimi Rottweiler… che da 5 sono diventati 12 da quando la grande femmina ha messo al mondo 7 bellissimi cuccioli…
Quella notte Luca dovrà decidere tra la sua vita e quella di coloro che lui da sempre chiama: "la mia famiglia".
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