Afleveringen
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Il 6 ottobre 2024 la scrittrice britannica Rachel Cusk ha ricevuto il Premio Malaparte, un riconoscimento letterario per autori internazionali che viene assegnato ogni anno sull’isola di Capri. Cusk è l’autrice della trilogia Resoconto, Transiti e Onori (Einaudi Stile Libero), apprezzata dalla critica di vari paesi per il modo in cui, in un certo senso, ha reinventato la forma del romanzo. Proprio a Capri Ludovica Lugli e Giulia Pilotti hanno potuto conversare con Cusk e chiederle, tra le altre cose, cosa c’è sul suo comodino.
Questa puntata speciale contiene l’intervista nella versione doppiata in italiano da Valentina Lovato. La puntata è disponibile anche in inglese, senza doppiaggio.
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On October 6, 2024, British writer Rachel Cusk received the Premio Malaparte, a literary award for international authors that is given annually on the island of Capri. Cusk is the author of the trilogy Outline, Transit, and Kudos, praised by critics in various countries for how it has reinvented the novel form. In Capri Ludovica Lugli and Giulia Pilotti had the opportunity to talk with Cusk and ask her, among other things, what’s on her bedside table, her comodino in Italian.
This special episode of Comodino is in English, but it is also available in an Italian-dubbed version in which the words of Rachel Cusk are read by Valentina Lovato.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Tra settembre e ottobre Giulia Pilotti e Ludovica Lugli hanno letto tre romanzi che in una qualche misura parlano del rapporto dellâumanitĂ con lâambiente: Gli straordinari di Edoardo Vitale (Mondadori), Humus di Gaspard Koenig (Neri Pozza) e Cose vive di Munir Hachemi (La Nuova Frontiera). Nella conversazione sono stati menzionati anche vari altri libri, che in ordine sono: La grande cecitĂ di Amitav Ghosh (Neri Pozza); Tasmania di Paolo Giordano (Einaudi); Il lato oscuro delle storie di Jonathan Gottschall (Bollati Boringhieri), di cui si era parlato anche in unâaltra puntata del podcast; La letteratura ci salverĂ dallâestinzione di Carla Benedetti (Einaudi); i romanzi di Vincenzo Latronico Le perfezioni, La mentalitĂ dellâalveare e La cospirazione delle colombe, tutti pubblicati da Bompiani; La valle oscura di Anna Wiener (Adelphi) e Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo) di Matteo De Giuli di Nicolò Porcelluzzi (Nero).I film citati invece sono The Day After Tomorrow e Donât Look Up. Questo è il link per iscriversi alla newsletter Medusa. La scrittrice menzionata da Matteo De Giuli è Mariana EnrĂquez, i cui libri sono pubblicati da Marsilio in Italia.Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post.https://abbonati.ilpost.it/?utm_source=megaphone&utm_medium=podcastASCOLTA O LEGGI ANCHE:â La puntata di Globo in cui Ferdinando Cotugno spiega come funzionano le conferenze sul clima delle Nazioni Uniteâ Câè poco cambiamento climatico nelle sceneggiature, un articolo del Postâ Il sistema dei crediti di carbonio è da rifare, un altro articolo del Post, a proposito di aziende e greenwashingâ Lâintervista di Altreconomia in cui Munir Hachemi parla di Cose vive menzionata da Ludovica Lugliâ Non è lâepoca giusta per lâAntropocene, un articolo del Post che spiega perchĂŠ lâUnione internazionale di scienze geologiche ha scelto di non adottare la parola âAntropoceneââ Sonar, il podcast di Nicolò Porcelluzzi prodotto dal PostLearn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Quest’estate ci sono state due notizie riguardo alla proprietà di Adelphi, storica casa editrice il cui marchio è uno dei più riconoscibili dell’editoria italiana: prima Feltrinelli ha comprato il 10 per cento delle azioni da alcuni soci, poi Mondadori si è accordata con un’altra socia per eventualmente acquisire una quota analoga dal 2027. C’è insomma molto interesse per il catalogo e la reputazione di questa casa editrice. Per via del suo ruolo nella cultura italiana è interessante stare a vedere cosa succederà, e vedere se nei prossimi anni cambierà la linea editoriale adelphiana, che per 50 anni è stata dettata da una sola persona: l’editore Roberto Calasso, morto nel 2021. Ludovica Lugli e Giulia Pilotti ne hanno parlato chiacchierando anche di tre libri pubblicati da Adelphi: due quando c’era ancora Calasso, cioè I beati anni del castigo e Sono il fratello di XX di Fleur Jaeggy, e un terzo uscito da poco, T di Chetna Maroo.
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LEGGI SUL POST:
– I dieci libri più venduti da Adelphi dal 1962 al 2019
– Chi gestisce i diritti dei libri di Philip Roth
– Cosa vuol dire “demure”, cosa vuol dire “brat” e cos’è Succession
– La storia dell’improbabile successo di La versione di Barney
LEGGI ALTROVE:
– Luciano Foà e la nascita dell’Adelphi di Marco Belpoliti, su Doppiozero
– Un esempio di intervista a Fleur Jaeggy, sul Foglio
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Tra luglio e agosto sui comodini di Giulia Pilotti e Ludovica Lugli sono passati due romanzi brevi, La mia Ingeborg del norvegese Tore Renberg (Fazi) e L’anello rubato della svedese Selma Lagerlöf (Iperborea). In questa puntata in aggiunta si parla parecchio della discussa lista dei 100 libri «migliori» pubblicati negli Stati Uniti dal 2000 a oggi messa insieme dal New York Times, con L’amica geniale di Elena Ferrante al primo posto. La musica che si sente brevemente a metà della puntata è suonata dai Lemen, la band di Karl Ove Knausgård e Tore Renberg: viene da questo video.
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Altri articoli, podcast e newsletter menzionati da Lugli e Pilotti:
il podcast del New York Times in cui un gruppo di giornalisti che ha lavorato alla lista ne discute
i dieci libri votati da Stephen King
i dieci libri votati da Karl Ove Knausgård
il commento di Nicola Lagioia sulle reazioni italiane alla lista del New York Times
la lista di grandi libri degli ultimi 25 anni secondo Franco Cordelli, sul Corriere della Sera
la newsletter L’altra biblioteca in cui si commenta la lista e ciò che se ne è detto
la newsletter di Jessa Crispin in cui si critica duramente la critica letteraria del New York Times
l’articolo della Süddeutsche Zeitung che contesta l’uso della parola “autofiction” in riferimento all’Amica geniale
LEGGI SUL POST:
Il nuovo giochino preferito dai calciatori (usato anche per fare la lista del New York Times, se abbiamo capito bene)
Splendori e miserie dei libri dell’estate (e di chi li legge), di Marco Rossari
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Quest’estate Comodino propone alle persone abbonate al Post di leggere insieme L’impostore di Javier Cercas (Guanda). In questa micropuntata, che contiene anche una breve intervista allo scrittore spagnolo, Ludovica Lugli e Giulia Pilotti spiegano perché hanno scelto questo “romanzo senza finzione” e spiegano come partecipare al club del libro di Comodino su Anobii. Trovate le istruzioni in forma scritta qui.
Per entrare nel gruppo di discussione su L’impostore invece il link da seguire è: anobii.com/comodino.
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Erano sei anni che i lettori della prima parte di La mia cosa preferita sono i mostri di Emil Ferris (Bao Publishing) aspettavano la seconda: è infine arrivata e Giulia Pilotti le ha lette entrambe. Gli altri libri del mese, letti da Ludovica Lugli, hanno invece a che fare con “mostri” più metaforici. In Mostri di Claire Dederer (Altrecose) si sviscerano i sentimenti che proviamo quando sappiamo che un artista di cui siamo fan ha fatto cose orribili o molto discutibili dal punto di vista etico, e nel romanzo Biografia di X di Catherine Lacey (Sur) lo stesso tema torna nel racconto della vita di un’artista che non esiste, ma ne ricorda altre.
Le istruzioni per partecipare al club del libro estivo di Comodino sono qui.
LEGGI SUL POST E ALTROVE:
La figlia di Alice Munro ha raccontato che il suo patrigno la molestò, e sua madre rimase con lui
C'è un nuovo graphic novel di cui si è parlato benissimo
La recensione di Jessa Crispin a Mostri sul Telegraph (paywall)
Un’intervista a Catherine Lacey su Vogue
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Tra maggio e giugno Giulia Pilotti ha letto Yellowface di Rebecca F. Kuang (Mondadori) e Ludovica Lugli Locus desperatus di Michele Mari (Einaudi), due romanzi parecchio diversi. Nella puntata hanno menzionato il film American Fiction di Cord Jefferson (2023), Cento poesie d’amore a Ladyhawke (Einaudi) di Michele Mari e numerosi vecchi articoli del Post, più o meno esplicitamente. Li trovate di seguito:
Chi si è comportata peggio? – l’articolo sulla vicenda della cosiddetta “Bad Art Friend”
Bisogna essere messicani per scrivere un romanzo dal punto di vista di un migrante messicano?
Chi sono i sensitivity reader, con un’intervista a Chiara Reali
Goliarda Sapienza l’abbiamo apprezzata tardi
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Zerocalcare, tra virgolette lo trovate qui (e sulle principali piattaforme per ascoltare podcast) mentre dovete cliccare su questo link per consultare il programma di Talk a Novara.
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Si può parlare di letteratura, cioè di una forma di espressione artistica, quando si parla di libri per l’infanzia e l’adolescenza? Assolutamente sì, secondo vari esperti. Uno di questi è lo scrittore statunitense Mac Barnett, autore di La porta segreta. Perché i libri per bambini sono una cosa serissima, un saggio in uscita per la casa editrice Terre di mezzo. Ed è abbastanza evidente che sia così quando si leggono albi illustrati come Nel mondo là fuori di Maurice Sendak, da poco tradotto da Adelphi.
Nella puntata di maggio però si parla anche di argomenti del tutto diversi, cioè della vita e del contesto di Annemarie Schwarzenbach, una scrittrice svizzera vissuta tra il 1908 e il 1942, che viaggiò da sola in luoghi lontanissimi, andò contro molte convenzioni sociali del suo tempo e fu amica dei figli di Thomas Mann. In particolare abbiamo conversato a proposito di Fuga verso l’alto (Il Saggiatore), un romanzo scritto durante l’avvento del nazismo e rimasto inedito fino al 1999, quando venne trovato in un archivio.
Nella puntata sono menzionati anche Di cosa parlano i libri per bambini di Giorgia Grilli (Donzelli), gli albi illustrati di Margaret Wise Brown e Lei così amata (Einaudi), la biografia romanzata di Schwarzenbach scritta da Melania Mazzucco.
Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall’idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni.
Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a [email protected]
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Il 13 aprile durante Voices, a Torino, abbiamo registrato una puntata LIVE di Comodino diversa dal solito. Insieme a Ludovica Lugli e Giulia Pilotti c’erano due ospiti: lo scrittore Dario Ferrari, autore di La ricreazione è finita (Sellerio), uno dei romanzi più apprezzati degli ultimi anni, e il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini, autore di molti saggi di grande successo e di recente del fumetto Doctor Newtron (Feltrinelli). Entrambi i Darii hanno parlato dei libri che stavano leggendo, cioè Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini (Marsilio) e Quando abbiamo smesso di capire il mondo di Benjamín Labatut (Adelphi), e poi si è parlato di verità e finzione, del “bookthreads” e del concetto di “spicy”, di quanto vendono i libri e di cosa fanno gli scrittori sui social.
LEGGI SUL POST:
– Come inizia Il fuoco che ti porti dentro
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Tra marzo e aprile per i comodini di Giulia Pilotti e Ludovica Lugli sono passati due nuovi romanzi di scrittrici italiane che hanno frequentato – con il loro ultimo libro o in precedenza – il genere dell’autofiction. Sono Storia dei miei soldi di Melissa Panarello (Bompiani), peraltro nella dozzina del Premio Strega di quest’anno, e Missitalia di Claudia Durastanti (La nave di Teseo).
Nella puntata sono state menzionate tra le altre cose l’intervista a Panarello di Giulio Silvano pubblicata da Studio e due interviste a Durastanti, quella di Vincenzo Latronico sulla Stampa e quella di Gianmarco Aimi su Rolling Stone. Altre citazioni di Durastanti provengono da questa sua recensione sulla Berlin Review.
Se volete saperne di più su come il Post si occupa di libri potete ascoltare una delle ultime puntate del podcast Per fare il Post, in cui Ludovica Lugli, intervistata da Matteo Caccia, parla di Comodino e altre cose: basta registrarsi.
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Un cannibale e una suocera palestinese
Per questa tredicesima puntata di Comodino – il podcast ha compiuto un anno! – Ludovica Lugli ha letto Woobinda, il libro che aveva fatto conoscere Aldo Nove negli anni Novanta e che da poco è stato ripubblicato dal Saggiatore, e Pulsar, che invece è il suo nuovo romanzo. Giulia Pilotti invece ha letto Sharon e mia suocera di Suad Amiry (Feltrinelli), un libro autobiografico del 2003 che racconta la seconda Intifada da Ramallah, in Cisgiordania: è uno dei libri che negli ultimi mesi le librerie hanno proposto negli scaffali tematici per aiutare i lettori a capire meglio i rapporti tra Israele e Palestina.Nella puntata sono citati anche Chiromantica medica di Alessio Mosca (Nottetempo), Un dettaglio minore di Adania Shibli (La nave di Teseo) e La ribelle di Gaza di Asmaa Alghoul e Sélim Nassib (E/O), oltre a questa intervista a Tiziano Scarpa su Lucy.
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LEGGI SUL POST:
La cronologia del conflitto israelo-palestinese
La questione del premio a una scrittrice palestinese alla Fiera del Libro di Francoforte
Dieci lezioni sui libri, con quelli che li fanno
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Tra gennaio e febbraio Giulia Pilotti ha letto Avete presente l’amore? di Dolly Alderton (Rizzoli) mentre Ludovica Lugli Sad girl. La ragazza come teoria di Sara Marzullo (66thand2nd). Il primo è un romanzo di “intrattenitura” che ha per protagonista un 35enne lasciato dalla compagna, il secondo un saggio di critica culturale. Sono libri di diverso genere, ma entrambi fanno da spunto per parlare di come vengono raccontate le giovani donne (anche quando anagraficamente non sono più “ragazze”) nella cultura contemporanea.
Tra i prodotti culturali citati nella puntata ci sono i libri di Nora Ephron Il collo mi fa impazzire e Non mi ricordo niente, le serie tv Fleabag e Girls, il memoir di Alderton Tutto quello che so sull’amore, il romanzo Il gruppo di Mary McCarthy, il saggio Elementi per una teoria della Jeune-Fille di Tiqqun.
LEGGI SUL POST
Ragazze o Donne
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Tra dicembre e gennaio Giulia Pilotti ha letto Il mondo e tutto ciò che contiene di Aleksandar Hemon (Crocetti), uscito da un paio di mesi, mentre Ludovica Lugli ha letto uno dei più grandi casi editoriali e letterari del Novecento in Italia, cioè La Storia di Elsa Morante (Einaudi). Sono due romanzi molto diversi, ma in entrambi le vicende dei personaggi sono raccontate con lo sfondo dei grandi eventi storici della prima metà del secolo scorso. L’altro libro citato è L’anno della Storia. 1974-1975 di Angela Borghesi (Quodlibet).
LEGGI SUL POST
- Perché uno scrittore usa una lingua diversa dalla sua
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Per l’ultima puntata del 2023 Ludovica Lugli e Giulia Pilotti hanno letto uno dei romanzi di cui si è parlato di più negli ultimi mesi, Le schegge di Bret Easton Ellis (Einaudi), un autore considerato “di culto” e quasi formativo per molti altri scrittori della cosiddetta generazione X. E per chiudere l’anno ricordiamo i libri di cui si è parlato di più, per una ragione o per l’altra, con l'aiuto di Un anno di storie 2023, un annuario su libri ed editoria pubblicato da Treccani, e un thread dello scrittore Vincenzo Latronico.
Gli articoli citati più o meno esplicitamente nella rassegna stampa su Le schegge sono:
- Il vero romanzo di Bret Easton Ellis di Cristiano de Majo, Rivista Studio
-La cultura millennial in una stanza, buttando la chiave, intervista di Giulio Silvano, Review
-Chi sono il più bello e la più bella? di Ivan Carozzi, Limina
-Bret Easton Ellis, intorno a lui l’angosciosa festa del nulla di Tommaso Pincio, il manifesto
-Giurare che una storia è vera è solo un altro modo di mentire di Enrico Monacelli, Il Tascabile
-Bret Easton Ellis Is Back to His Regularly Scheduled Programming di Melissa Broder, New York Times
-Can Bret Easton Ellis bring back the (fictional) glory days? di Charles Arrowsmith, Los Angeles Times
-A triumphant return to form di Sam Byers, Guardian
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A novembre sui comodini di Ludovica Lugli e Giulia Pilotti sono passati un libro che racconta le infanzie di undici scrittori e scrittrici del Novecento e un bestseller del 1964 che è ancora una lettura fenomenale, sebbene un po’ dimenticato: sono Ritratto dell’Artista da piccolo di Marta Barone (Utet) e Il male oscuro di Giuseppe Berto (Neri Pozza). Nella puntata si parla anche di Mary Poppins, libri “da bagno”, ristampe e un nuovo imprint.
LEGGI SUL POST:
- La fiera di libri per ragazzi a cui non sono ammessi i ragazzi
- Qualcosa è cambiato per gli editori grazie ai pre-order
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Ci sono vari romanzi in circolazione che si intitolano L’impostore: quello uscito più di recente è appena passato dal comodino di Giulia Pilotti, lo ha scritto Zadie Smith e in Italia lo ha pubblicato Mondadori. E ci sono vari libri – saggi, inchieste giornalistiche e romanzi – che parlano delle persone migranti e delle loro storie di viaggio, spesso drammatiche: Ludovica Lugli ha letto Chi è nudo non teme l'acqua di Matthieu Aikins, pubblicato da Iperborea nella sua nuova collana di saggistica narrativa.
Nella puntata sono stati citati, tra gli altri:
E la quarta volta siamo annegati di Sally Hayden (Bollati Boringhieri)
Bilal di Fabrizio Gatti (La nave di Teseo)
Nessun amico se non le montagne di Behrouz Boochani (Add)
Exit west di Mohsin Hamid (Einaudi)
Leggi sul Post:
Chi sono i sensitivity reader (con un aneddoto su Charles Dickens)
Ascolta anche:
10 risposte sui migranti, un podcast di Luca Misculin
Alessandro Leogrande e Lampedusa, 3 ottobre 2013 - una puntata di Timbuctu
Un mondo dietro le migrazioni - un’altra puntata di Timbuctu, su I soli delle indipendenze di Ahmadou Kourouma
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Settembre non è solo il mese in cui inizia la scuola ma anche uno di quelli in cui escono alcuni dei libri più interessanti dell’anno. In Francia la chiamano rentrée littéraire, “rientro letterario”. Sui comodini di Giulia Pilotti e Ludovica Lugli sono passati due libri che fanno parte di questo momento del calendario editoriale e che sono accomunati dalla stazza: Doppio. Il mio viaggio nel mondo specchio di Naomi Klein (La Nave di Teseo), che è un saggio autobiografico, e I libri di Jakub di Olga Tokarczuk (Bompiani), che invece è un romanzo ambientato nel Settecento che racconta una storia vera poco conosciuta. E in vista dell’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura, che avverrà il 5 ottobre, ricordiamo in che modo si decide chi lo vince.LEGGI SUL POST:– L’audio della famigerata intervista di Naomi Wolf con Matthew Sweet– Perché bisogna aspettare mesi (se non anni) prima di leggere certi libri stranieriComodino è un podcast del Post condotto da Ludovica Lugli e Giulia Pilotti, ed esce il 15 di ogni mese.
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Il trailer della puntata speciale di Comodino con gli interventi di abbonate e abbonati al Post che hanno letto Follia di Patrick McGrath (Adelphi), un romanzo avvincente che continua a vendere tanto a quasi trent’anni dall’uscita – oltre che bestseller si può definire longseller – e che di recente è stato molto citato anche su TikTok.Ludovica Lugli e Giulia Pilotti hanno ascoltato più di cento messaggio vocali inviati da chi ha partecipato a questa specie di gruppo di lettura a distanza e “in differita”: nella puntata ne sono raccolti più di venti particolarmente rappresentativi.Le persone abbonate possono ascoltare la puntata intera sulla app del Post. Se vuoi ascoltare la puntata speciale nella sua interezza puoi abbonarti al Post, per un mese o per un anno, andando su abbonati.ilpost.it.Se sceglierai di farlo ci aiuterai a fare un giornale sempre migliore. Grazie.
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La maggior parte dei libri stranieri che compaiono nelle classifiche dei più venduti è scritta in inglese. Altri in francese e spagnolo. Dopo queste lingue, e in certi periodi anche prima, arriva il giapponese: negli ultimi anni in Italia come in altri paesi c’è stato un grande successo dei manga, i fumetti giapponesi, che è stato seguito da quello di una serie di romanzi su una caffetteria di Tokyo e da altri libri affini. In questa puntata di Comodino Giulia Pilotti e Ludovica Lugli parlano di cosa ci piace delle storie che arrivano dal Giappone e in particolare di La ragazza del convenience store e I terrestri di Sayaka Murata (E/O), I gatti di Shinjuku di Durian Sukegawa (Einaudi) e Non è un lavoro per ragazze di Kazuki Sakuraba (E/O).
LEGGI SUL POST:
– Da dove arriva il recente successo dei manga
– Prima il cognome e poi il nome, chiede il Giappone
– I libri tradotti dall’inglese, anche quando non sono stati scritti in inglese
Comodino è un podcast del Post condotto da Ludovica Lugli e Giulia Pilotti, ed esce il 15 di ogni mese.
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