Afleveringen
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5 settembre 1996. Pochi minuti dopo mezzanotte. Un paio di jeans indossati al volo, una camicia spiegazzata, occhi assonnati e capelli spettinati. Una valigia in mano, e una cesta di vimini nell'altra. Le acque si sono rotte, si corre verso l'ospedale. Sto per chiudere la porta dietro di me, e per un attimo butto l'occhio verso quel bilocale - colorato, incasinato e pieno di vita - e come un lampo mi appare concreta e palese una consapevolezza: al ritorno nulla sarà come prima.
Credit: Federico Taddia, papà di due figli di 19 e 25 anni
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Fino a sette anni e mezzo fa, se mi avessero chiesto qual è stato il momento cruciale della mia vita, avrei con tutta probabilità indicato l'apertura del mio ristorante. Insomma, come capita a molti avevo in testa solo il lavoro, o quasi. Poi è arrivato l'evento che ha cambiato tutto: è nata Camilla Maria, e sono diventato padre.
Credit: Davide Oldani, papà di una figlia di 7 anni
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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"Io da piccolo facevo viaggi immaginari giocando con l'orario ferroviario!". Questo veniva spacciato come esempio di infantile creatività a dei nipotini baby boomer, per bocca di un nonno che si vantava di aver fatto tre guerre. Mio nonno faceva le veci di mio padre e tentava di mangiarsi me e mio fratello, cui aveva già masticato il legittimo genitore, sin dai tempi in cui noi ancora non soggiornavamo nei suoi testicoli. Questo è, non posso farci nulla.
Credit: Gianluca Nicoletti, papà di due figli di 24 e 27 anni
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Come diavolo sono finito qui? Come diavolo è stato possibile? Era così bello il Katanga. Si stava così bene a Lubumbashi, una città vera, una metropoli! Con un aeroporto come si deve, e strade come si devono! Mica come quelle di Goma. E poi lì stavo con tutta la mia famiglia: mia mamma, mia zia, i miei tre figli…
Credit: Giampaolo Musumeci, papà di un figlio di 9 anni
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Incapacità, inadeguatezza, fatica. Se penso al mio essere padre, queste sono le prime parole che mi vengono in mente. Spesso, quando mi guardo allo specchio o mentre mi giro e rigiro nel letto in cerca di un sonno che non arriva, sussurro quattro parole: "Non ce la faccio".
Credit: Alessandro Milan, papà di una figlia di 15 anni e di un figlio di 13 anni
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Quando ci andavo io, a Porta Genova, erano le due o le tre del mattino, e i lampioni, le insegne accese, i fari delle auto, il pavé si mescolavano tutti in quel color giallo pallido che fa molto Milano notturna. E quelli come me, sulle auto con i fari accesi in giallo pallido, con le facce ugualmente pallide di sonno negato, quelli erano i padri.
Credit: Mauro Meazza, papà di una figlia di 24 anni
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"Quindi parlerai di noi, vero?". Appena ho detto alle mie figlie che avrei dovuto parlare di paternità, l'eccitazione è andata alle stelle. Viola a Olga sono due bambine adorabili e interessanti ed effettivamente, sì, parlerò di loro.
Credit: Alessio Maurizi, papà di due figlie di 6 e 10 anni
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Avere figli è una questione complicata, inutile negarlo. Secondo alcuni, è una punizione di Dio per aver avuto, nove mesi prima, qualche minuto di piacere. In quel momento - nove mesi prima, dico - non ci pensi, preso come sei dalla foga e dall'eccitazione, oppure accarezzi l'idea di costruire una famiglia e poi stare tutti insieme coccolosamente sul divano, ma poi la natura, di regola, ti presenta il conto.
Credit: Leonardo Manera, papà di un figlio di 12 anni
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Stadio Olimpico di Atene. Sera del 23 agosto 2004. Verso le nove, ma vado a memoria quindi potrei sbagliare l'orario. Si stanno preparando per la finale dei 400, una delle più attese e iconiche dei Giochi.
Suona il telefono. +390382… Casa, a Pavia.
Che cazzo vogliono proprio adesso?
"Carlo, ho i dolori. Andiamo all'ospedale"
Credit: Carlo Genta, papà di una figlia di 23 anni e due figli di 20 e di 17 anni
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C'è chi dice che solo una giornalista può sposare un giornalista. Solo chi conosce questo lavoro può accettare gli orari, le trasferte, i ritardi, le assenze da casa. Se poi hai lavorato per un quotidiano e ti sei occupato di cronaca, allora a tutto questo bisogna aggiungere anche l'imprevisto. Cene saltate, serate al cinema o al teatro rinviate. E rapporti con il partner non sempre idilliaci. Anche per i figli è così.
Credit: Massimo De Donato, papà di un figlio di 15 anni e di una figlia di 20 anni
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Mi destreggiavo, in un'orgia di rosa e fucsia, dal pannolino all'assorbente, costruendo giorno per giorno una strategia (mai veramente trovata), per sopravvivere nella casa della Grande Sorella: moglie, tre figlie femmine e femmina pure la gatta.
Credit: Franco Dassisti, papà di tre figlie di 11, 21 e 25 anni
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La prima volta che sono diventato padre non avevo capito proprio nulla di quello che mi attendeva. Che è pure normale, viste le circostanze. Anche se me ne sono accorto in fretta. Praticamente subito.
Credit: Giovanni Capuano, papà di una figlia di 17 anni e di un figlio di 12 anni
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Non siamo più adatti ad avere figli. È un "noi" largo e sfuocato, che comprende tutte le persone che vivono lontano dalle proprie famiglie, che hanno lavori precari, che non possono contare sull'aiuto dei nonni perché lontani, o perché anziani, che non possono contare su un welfare statale né aziendale.
Credit: Matteo Caccia, papà di un figlio di 1 anno
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La storia della mia paternità è riassumibile in due righe. Un uomo che non voleva avere figli si è messo con una donna che non poteva averne. Insieme, hanno fatto tre bambine.
Credit: Matteo Bussola, papà di tre figlie di 8, 11 e 15 anni
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Non ho mai amato la festa del papà, non perché abbia qualcosa di particolare contro la ricorrenza, ci mancherebbe. Né ho qualcosa contro i papà, sarei quantomeno autolesionistico. No, non l'ho mai amata perché la ritengo riduttiva rispetto al valore stesso della paternità (vale ovviamente anche per la maternità) e pur capendone il simbolismo e la necessità che si concretizzi in una data, ritengo impossibile sintetizzare in una giornata l'esperienza di una vita, perché piaccia o non piaccia padri si resta per sempre. Fino alla fine.
Credit: Sebastiano Barisoni, papà di un figlio di 16 anni