Afleveringen
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Don Massimo Mapelli è il responsabile Caritas alla periferia sud ovest milanese, dove ogni mille abitanti c’è un bene confiscato alla ndrangheta. Dagli empori solidali per famiglie impoverite alle lotte con parrocchie società civile per trasformare una masseria tolta ai mafiosi alle porte della metropoli e la vita ogni giorno in un centro culturale alla comunità per minori stranieri non accompagnati dove 38 ragazzi sbarcati in Italia soli ritrovano la speranza. (di Paolo Lambruschi e Davide Parozzi)
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Un’utopia diventata realtà. Viene spesso definito così il villaggio israeliano di Neve Shalom – Wahat al–Salam dove decine di bambini arabi ed ebrei vivono insieme, studiano e giocano fianco a fianco. Un’utopia ancora più necessaria oggi, a otto mesi dall’attacco di Hamas e dalle operazioni militari di Israele a Gaza. «È tutto molto difficile ma continuiamo a pensare che educare alla pace sia l’unica via possibile» dicono ai nostri microfoni Samah Salaime e Nir Sharon, i co-direttori della scuola del villaggio. Durante la loro visita in redazione, Salaime e Sharon hanno ricevuto il contributo economico raccolto dai lettori e dalle lettrici di Avvenire tramite il progetto #donneperlapace.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Don Virginio Colmegna, una vita accanto al Vangelo e agli ultimi, racconta cosa sta accadendo nel mondo ai margini della metropoli. La risposta della politica e della società non può solo essere repressiva, occorre ridare respiro alle periferie come chiedeva il Cardinale Martini. Due ore di adorazione della croce quotidiana e la vita in una comunità per famiglie con disabili per convivere con il Parkinson
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Una vita come cappellano del carcere minorile milanese “Beccaria” e nelle periferie più dure della metropoli, don Rigoldi racconta qui le sue proposte di lavoro e aggregazione per i ragazzi lasciati ai margini, spesso minori stranieri abbandonati a se stessi e analfabeti. Che hanno bisogno di comunità cristiane accoglienti, di luoghi di incontro e di adulti che vogliano “sporcarsi” le mani.
Questa puntata è la prima della serie Storie di confine, esperienze di persone che vivono sulle frontiere sociali e umane della nostra società, con chi è messo ai margini.
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“Tutto, dentro e fuori di noi, invoca speranza” dice Papa Francesco nell'annunciare il Giubileo 2025. Speranza al centro dell’Anno Santo, speranza in un mondo ferito e piagato. La Porta Santa si aprirà il 24 dicembre 2024 e in un anno sarà attraversata da decine di milioni di persone. Che cosa dice, questo Giubileo, al nostro tempo? Con Francesco Ognibene e Chiara Vitali
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La scelta del Mart guidato da Vittorio Sgarbi di organizzare una (nuova) mostra dedicata all’arte del Ventennio ha fatto molto discutere, così come l’aver individuato il “Dux” di Adolfo Wildt per la campagna di comunicazione. Dibattito o propaganda? Ne parliamo con Andrea Lavazza e Alessandro Beltrami. Intanto, al Mart di Rovereto la mostra Arte e Fascismo, curata da Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, resterà aperta al pubblico fino al 1° settembre.
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La recente inchiesta sui maltrattamenti subiti da alcuni ragazzi detenuti al Beccaria di Milano ha riacceso un faro sulla situazione di degrado e di violenza sistematica in cui si vive nelle carceri italiane, anche quelle per minori. Il rischio? Rassegnarsi a vivere dentro questa dimensione, dentro e fuori. A Dentro l'Avvenire ne parliamo con don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria
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Classi separate per gli studenti disabili? La provocazione del generale Vannacci tocca un punto nodale: segregazione e sviluppo non possono andare d’accordo, la ricchezza si ottiene moltiplicando le differenze, non sottraendole. Ne parliamo con Andrea Bonsignori, direttore delle scuole del Cottolengo e presidente di BreakCotto
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La nuova ricerca su giovani e fede realizzata dall’Istituto Toniolo evidenzia come i ragazzi e le ragazze di oggi non trovino più risposte alla loro domanda di spiritualità nella Chiesa-istituzione. La loro è una fede individuale molto interiore che più che certezze e “frasi fatte” ha bisogno di accompagnamento e di un ascolto maturo. Ne parliamo con Paola Bignardi curatrices della ricerca del Toniolo.
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Nel 2013 i giovani che si definivano cattolici erano il 56%, nel 2023 sono scesi al 32,7%, con il netto calo della presenza femminile passata dal 61% al 33%. I dati emergono dalla ricerca su Giovani e fede realizzata dall’Istituto Toniolo che evidenzia anche, però, come non venga meno la sete di spiritualità di ragazze e ragazzi. L’indagine viene spiegata dalla curatrice Paola Bignardi.
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Fa caldo, molto caldo. Per gli esperti, troppo: i modelli statistici non reggono, siamo entrati in una “terra ignota”. Che potrebbe finire presto, magari con una primavera piovosa o un’estate fresca, ma che – dice un recente studio pubblicato su “Nature” – rischia di mettere in discussione decenni di ricerche. Massimo Calvi spiega perché.
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Lo spot di Amica Chips con le patatine al posto delle ostie forse voleva solo far parlare di sé e vendere qualche pacchetto in più: ha finito per accendere un dibattito pacato e intelligente sul rispetto delle persone e di quello in cui credono. Nessuna volontà di "offendere le convinzioni morali, civili e religiose" degli spettatori, reagisce intanto Amica Chips. Con Francesco Riccardi
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"Con i miei occhi”, il titolo del padiglione della Santa Sede alla Biennale che si apre il 20 aprile, si pone come un unicum nella storia della rassegna veneziana. E' un caso eccezionale nel panorama delle arti contemporanee, una delle esperienze più radicali nella riflessione sul rapporto tra arte e sacro. Allestito nel carcere della Giudecca, Alessandro Beltrami ci spiega perché, da solo, vale una visita alla Biennale.
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L’opprimente cronaca degli ultimi giorni, dal Medio Oriente alla Russia, ci riporta al buio del Venerdì Santo. Come ritrovare il coraggio della speranza, proiettati sulla Pasqua ormai alle porte? Francesco Ognibene si incammina sui due piani: la realtà e la speranza, le immagini della guerra e il sogno mai utopistico della pace. Per provare a vivere anche questi giorni bui alla luce del Risorto.
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Interessi economici per oltre 200 miliardi l'anno, 27 milioni di vittime in tutto il mondo: è cresciuta di oltre il 20% in dieci anni la piaga dello sfruttamento lavorativo. Prostituzione, laboratori clandestini, caporalato: è qui che troviamo le schiave e e gli schiavi del 2024. Di solito ci fermiamo alla punta dell'iceberg, Paolo Alfieri ci racconta quelli che ci sta sotto.
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