Afleveringen
-
Per le strade del centro di Zagabria, la capitale della Croazia, si possono ancora vedere monumenti e edifici che raccontano un passato non troppo lontano del continente europeo. Quando la democrazia era ancora una cosa per pochi e re, imperatori e condottieri ordinavano la costruzione di palazzi imponenti e lussuosi, per lasciare il proprio segno sulle terre che avevano conquistato e nelle vite dei sudditi che governavano. Oggi di imperi in Europa non ce ne sono più, ma alcuni luoghi iconici di quel tempo sono ancora in piedi. Tra questi c'è il Teatro Nazionale di Zagabria, che in qualche modo è la seconda casa di Mattia. Professione: ballerino di danza classica.
-
La storia di Yasmina è legata a doppio filo con l'entrata in Europa dei Paesi balcanici. Nata in Croazia da madre croata e padre bosniaco, Yasmina con la famiglia negli anni Novanta scappa dai balcani martoriati dalla guerra, l'onda lunga del crollo dell'Unione Sovietica. Scappa e arriva in Italia, dove crescerà provando sulla sua pelle cosa vuol dire vivere in Europa senza essere europei. E come l'ingresso della Croazia nell'Unione abbia cambiato migliaia e migliaia di vite, compresa la sua.
-
Zijn er afleveringen die ontbreken?
-
Dicono che la Slovenia sia terra di draghi. O almeno, in passato leggenda vuole i boschi e le caverne dell’alto Adriatico pullulassero di draghi, compreso uno enorme sconfitto a mani nude da Giasone, l’eroe della mitologia greca. Oggi ce ne sono ancora, soprattutto a Lubiana, la capitale della Slovenia, dove il drago è la mascotte cittadina e dove Giuseppe, da cinque anni, vive assieme alla sua compagna di origini slovene.
-
Molto prima di chiamarsi Parigi, il territorio dove oggi si estende la capitale francese era una landa desolata con in mezzo un’isola di fango, circondata dalla Senna. Poi da lì sono passati regni, imperi e rivoluzioni, e Parigi è rimasta sempre lì, al centro dell’Europa che man mano le cresceva intorno. Oggi, nel palazzo dove si decide in che direzione deve andare la capitale della Francia, ci lavora Fabiola, nata a vicino a Milano, "figlia di Maastricht” e ormai parigina d’adozione.
-
Alla fine dell’ottocento, nel sud della Francia, gli italiani che lavoravano nelle saline venivano attaccati e uccisi perché erano ritenuti immigrati che rubavano il lavoro ai francesi. Dopo più di un secolo, in Francia, migliaia di italiane e italiani hanno cambiato Paese senza dover passare una frontiera, senza cambiare valuta, senza chiedere un visto: sono europee ed europei e tra loro c’è Maria Chiara, arrivata a Parigi vent’anni fa col progetto Erasmus. Oggi dirige la Maison d’Italie all’interno della Cité Universitaire.
-
Sei capitali europee, sei incontri pubblici con alcuni tra i milioni di italiane e italiani che vivono, studiano, lavorano in Europa e che ormai sono diventati una cosa diversa da quella che erano quando hanno lasciato l’Italia. Sono europee e europei e Carlo Notarpietro, assieme a loro, racconterà le loro storie.