Afleveringen
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Un piacevole cammino nelle campagne della Ciociaria, per gli appassionati di bike e non solo, alla scoperta dell'antica linea ferroviaria. Una tratta poco conosciuta che riserverà tante sorprese. Tra i muretti a secco patrimonio Unesco, tra la Valle Latina e il Monte Cacume, attraversando vecchi borghi circondati da ulivi e i vigneti, che compare anche nella Divina Commedia.
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La street art ha ridisegnato il borgo di Fiuggi e altri luoghi della cittadina termale. I murales ne valorizzano la storia e le storie del passato. Dagli Ernici guerrieri allo schiaffo di Anagni con papa Bonifacio VIII realizzato da Maupal, passando per Marcantonio Colonna in piazza Castello, e ancora la sarta e il forno, le opere di Luis Gomez De Teran e il “Michelangelo e il mal di pietra” di BeetRoot e tanti altri ancora: un percorso a tappe tutto da conoscere.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Fiuggi e l'architettura del '900. A partire dall’intervento dell’architetto Luigi Moretti sulla fonte Bonifacio VIII negli anni’ 50, ovvero una mirabile opera di architettura moderna. Tornando alle prime decadi del secolo scorso con i tanti personaggi dello spettacolo e dalla cultura che popolavano il Grand Hotel oggi Teatro comunale, passeggiando tra Villa Igea e i villini.
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Dai suggestivi castagneti di Fiuggi verso il lago di Canterno, alla scoperta del paesaggio e dei “misteri” della zona, con una tappa al Santuario Madonna della Stella, verso la fonte Anticolana e il campo da golf inaugurato nel 1928. Un itinerario capace di restituire il fascino e la storia dei dintorni di Fiuggi.
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La villa comunale, all’angolo fra via Diaz e Via Casavetere, è un giardino verde decorato con aiuole fiorite ed alberi, un luogo tranquillo dove riposarsi e godersi un libro nel pieno centro cittadino di Fiuggi città. Al suo interno l’opera rievocativa e celebrativa di Duilio Cambellotti, un monumento ai caduti realizzato nel 1926 dall’artista romano che in questa opera, dopo averne realizzate altre simili sin dal 1919, racchiude una narrazione più simbolica rappresentata dalle teste di guerriero latino che sorreggono scudi circondanti la colonna centrale del monumento stesso. Un’opera carica della simbologia del primo dopoguerra.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Antonello Bianchi
Foto di Danilo Pastorelli -
Statue Lignee realizzate da scultori professionisti abbelliscono la città in vari punti, uno scoiattolo realizzato da Andrea Gandini scultore romano si trova presso il parco Helmstedt; il Postino e lo scolaretto realizzati da Fabrizio Perinelli, scultore Acutino, si trovano presso l’ufficio postale dove un tempo c’era la scuola elementare di Fiuggi Fonte; poi su in piazza Trento e Trieste 3 statue realizzate da Filip Piccolruaz esponente di spicco della scuola di scultura della Val Gardena, che in momenti diversi ha realizzato prima, nel 2019, i personaggi che hanno contribuito al cambiamento del nome della città da Anticoli a Fiuggi: Giovanfrancesco Verghetti, sindaco della cittadina e il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti; e proprio ad ottobre 2021 ha scolpito Willy Monteiro Duarte giovanissima vittima di bullismo, che era stato studente presso l’adiacente istituto alberghiero.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Ludovica Pofi
Foto di Isabella Fiorini -
Che qui nel nostro territorio ci fosse un insediamento in epoca romana si sapeva da sempre, cosa fosse in realtà ancora non lo sappiamo con certezza, ma nel 2010 in località San Lorenzo sono stati effettuati scavi archeologici e sono venute alla luce delle terme, circondate da quattro edifici, grandi cisterne, che da sempre visibili oggi sono i locali di un noto agriturismo (se chiedete saranno felici di farveli visitare). Indagando ed osservando si è giunti alla conclusione che se si potesse effettuare una campagna di scavo. Si potrebbe trovare “un tesoro archeologico” importante che porterebbe a cambiare la prospettiva alla nostra vallata. Un filone di studio e di scavi tutti da scoprire.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Beatrice Terrinoni
Foto di Benedetta Koch -
Costruito dai Monaci Benedettini dell’Abbazia di santa Scolastica di Subiaco il nucleo più antico del convento risale alla fine del 1100, successivamente i frati Minori Conventuali, sostituiscono i benedettini ed incominciano ad ampliarne la struttura. Il convento è stato ripetutamente casa di noviziato ed ha ospitato tra gli altri il venerabile Francesco Titelmans da Hasselt, Vicario Provinciale dei cappuccini romani, che vi morì il 12 settembre 1537, Francesco da Bergamo, che vi è stato Guardiano nel 1572, Mariano da Torino, che vi fu novizio nel 1941. Nel gennaio-febbraio 1544 vi arrivò, per trascorrervi l’anno di noviziato, Felice Porri da Cantalice, il primo dei santi cappuccini.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Manuela De Vecchis
Foto di Felice D’Amico -
Un punto panoramico stupendo Capo le Ripe, oggi colle Michelangelo che più alto del resto della città permette una visuale a 360 sulla vallata anticolana. Su di esso insiste una cappellina con una stele su cui è posizionata una statua rappresentante la vergine immacolata realizzata dallo scultore Iorio Vivarelli nel 1959.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Letizia Polimeni
Foto di A.Bianchi -
Non c’è regione italiana in cui non si mangi bene, e il nostro territorio non fa certo eccezione.
Qui da noi è possibile trovare ancora la tradizione verace delle paste fatte a mano, delle zuppe ricche. Dei secondi grassi ed opulenti, ma è possibile trovare anche una quantità e varietà di verdure saporite e gustose. I biscotti secchi poi, dalle ciambelline al vino agli amaretti, aggiungono quel tocco di dolcezza che ci vuole. Siamo circondati dal territorio della DOCG del Vino Cesanese, e cosa vogliamo allora di più? Lo Street-Food, forse fra i più antichi, pensate che i nostri antenati ci pagavano le tasse alla Cattedrale di Anagni e alla Corte Pontificia: Pizza e Prosciutto, un connubio unico ed irripetibile, se ci aggiungiamo anche un fico quando è tempo.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Fabiola Moscetta
Foto di “Trattoria Da Gino” -
Nel 1928 alcuni amanti di questo splendido gioco all’aria aperta decisero di creare in una zona poco distante dalle Terme, verso il Lago di Canterno, un campo dalle caratteristiche uniche per natura del suolo, difficoltà di gioco e panorami. Nacque come 9 buche e fu successivamente ampliato a 18, arricchito da laghetti artificiali che rendono ancora di più insidioso il gioco. La sua particolarità maggiore, oltre al terreno di gioco, un naturale intreccio di dossi e piccole pianure, è il manto erboso assolutamente naturale, in quanto essendo il campo in zona mineraria protetta non può assolutamente essere trattato.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Lorenzo Calvani
Foto di A.Bianchi -
A pochi km da Fiuggi, nei territori comunali di Trivigliano, Ferentino e Fumone, il Lago di Canterno si trova in una piana a ridosso dei monti Ernici, che in esso si specchiano. Misura circa 1,7 chilometri di lunghezza e 700 metri di larghezza, con una profondità che non supera i 25 metri. Ha fama di essere un lago fantasma, poiché la sua particolare natura carsica con un inghiottitoio detto Pertuso, nel passato faceva ciclicamente sparire le sue acque. Oggi è una riserva naturale ed è possibile vedere aironi, rallidi e limicoli che frequentano le sue sponde. Al largo si possono osservare anatre e svassi. Sul lago si affaccia il piccolo santuario della Madonna della Stella, mèta di pellegrinaggio a settembre della popolazione locale, che a piedi dal borgo vi si reca per chiedere grazia.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Elisa Finocchio
Foto di A.Bianchi -
Una delle feste più sentite dalla cittadinanza fiuggina è la festa delle Stuzze. Legata a doppio filo con i festeggiamenti del santo patrono, San Biagio, in realtà affonda le sue radici nella festa della luce, la candelora che trae la sua tradizione nel paganesimo. Le contrade della città preparano i Capannoi, costruzioni di varie forme, ma soprattutto piramidali che ricordano le antiche capanne di ricovero dei pastori in transumanza, realizzati con gli stessi materiali, legno e rami di ginestra, ai quali sulla piazza principale del borgo viene dato fuoco inneggiando al Santo. Una festa dal sapore arcaico.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Fabio Femia
Foto di Max Intrisano -
L’uso dell’acqua di Fiuggi a fini curativi è antichissimo. Gli studi scientifici sulle famose acque usate anche da Bonifacio VIII, iniziano nella prima metà del XIX secolo e continuano ancora oggi. L’Acqua di Fiuggi è un’acqua oligominerale con una bassissima concentrazione di sali minerali. La sua particolare composizione è data dalla natura del sottosuolo della conca di anticolana, una formazione geologica formata da strati permeabili e semipermeabili attraverso i quali l’acqua viene filtrata riducendo la mineralizzazione ed acquisendo le note proprietà terapeutiche. Durante questo percorso, data la ricchezza arborea del soprasuolo l’acqua si arricchisce attraverso reazioni chimiche di sostanze umiche e fulviche che, secondo gli studi più recenti, ne determinano la vera natura curativa. È quindi ormai dimostrato scientificamente che l’efficacia dell’Acqua di Fiuggi nella calcolosi renale non è dovuta esclusivamente alle sue proprietà diuretiche, bensì alla presenza di macromolecole in grado di aggredire il reticolo cristallino che costituisce il calcolo fino a disgregarlo. Un’acqua miracolosa.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Lorenzi Roazzi -
Un aggraziato ed affascinante insieme di stili architettonici caratterizza Villa Igea, che a due passi da Piazza Spada attira immediatamente lo sguardo di chi passeggia sul corso principale della città termale. Le decorazioni che sembrano merletti, la divisione in piccoli villini caratterizzano la struttura che si vedrà teatro il 21 ottobre del 1945 di un fatto di cronaca nera che riempirà i giornali dell’epoca attirando l’attenzione dell’opinione pubblica che si appassionerà alle vicende dei protagonisti: Arnaldo Graziosi e Maria Cappa. Un giallo dalle tinte forti ancora intrigante.
Testi a cura di Lega Ernica
Voce di Rocco Roazzi
Foto di Lega Ernica -
Questa piazzetta è intitolata al giornalista Luigi Martini (1902 -1975), uno dei pionieri, in Italia, del giornalismo turistico termale. Visse prevalentemente a Roma, ma nacque e morì in questa casa dove suo padre Pietro, anche lui giornalista al quale è dedicata la targa, nel 1905 fondò il Giornale Fiuggi che fin dal primo numero uscì con la testata “Fiuggi” quando il Comune si chiamava ancora Anticoli di Campagna. Fu proprio a seguito di una mozione presentata in Consiglio Comunale nel 1910 dallo stesso Pietro Martini, in qualità di assessore, che il 9 agosto 1911 un decreto di Re Vittorio Emanuele III autorizzò il cambio della denominazione del borgo da Anticoli di Campagna in quello di Fiuggi. Il giornale Fiuggi, una delle più antiche testate italiane, a 116 anni dalla sua nascita continua ad uscire regolarmente, diretto dal nipote del fondatore, Pietro Martini jr.
Testo a cura di Pietro Martini, Foto Daniele Baldassarre, Narrato da Alessio Talone -
Affacciarsi da qui è guardare la vallata dall’alto, quasi a 360. Partendo da sinistra in alto il monumento dedicato alla Vergine, la stele della “Madonnina”; nelle Sue mani è posta la città. Poi, in lontananza, riconosciamo il traliccio che ci indica Fumone; in basso un ramo del Lago di Canterno; ai nostri piedi Fiuggi Fonte su cui spicca Palazzo Fiuggi e poi la zona residenziale dei villini e della contrada di San Rocco.
Boschi e architetture, Fiuggi fra Passato e Futuro.
Testo a cura di Lega Ernica, Foto Daniele Baldassarre, Narrato da Giorgia Terrinoni. -
Sotto questa antica torre rotonda, che è un po’ il simbolo della parte alta della cittadina idropinica c’è quella che un tempo ed anche oggi viene chiamata Portella, porta piccola: dava l’accesso al borgo dalla zona degli orti e dei ricoveri extramuros degli animali. Entrando sotto il porticato troviamo una piccola edicola dedicata alla Santissima Trinità, molto venerata nel territorio; proseguendo su via Cesare Battisti, a pochi passi, alzando gli occhi troviamo l’opera di Luis Gomes De Teran, Coexistence: splendide rose bianche che attraverso il gioco dei chiaroscuri ci fanno intuire come tutte le cose passino dal buio alla luce in un continuo divenire; altra opera dell’artista è “Occhio e Lacrima”, sul lato opposto del Borgo alla fine di via Umberto I: realistica rappresentazione di un occhio al cui interno ognuno di noi vede cose assolutamente diverse, creando così un rapporto del tutto unico e personale con l’opera realizzata da questo giovane ed introspettivo artista classe ’80, nato in Venezuela ma residente a Roma.
Testo a cura di Lega Ernica, Foto di Api, Narrato da Francesca Orsatti -
Tra i murales realizzati all’interno del centro storico di Fiuggi, nella rassegna Anticoli-Fiuggi Zer0 km, questa è la tecnica più particolare usata, un bassorilievo materico. La procedura è quella di stendere più strati di colore differente andando successivamente a grattare ciò che non serve, per portare alla luce il disegno voluto. È questo che realizza l’artista romano classe ’74 Beetroot (Riccardo Rapone), creando l’immagine della Pietà Bandini mentre Michelangelo la scolpisce. Una scultura di una scultura insomma. La scelta in particolare di tale opera di Michelangelo scaturisce dal fatto che è proprio ad essa che sta lavorando nel 1549, quando scrive una lettera al nipote in cui comunica che si sta curando il mal di pietra con le note acque di questo luogo non lontano da Anagni.
Testo a cura di Lega Ernica, Foto Daniele Baldassarre, Narrato da Luca Incocciati -
Le piazzette all’interno del borgo sono spazi in cui la vita si svolgeva creando legami, solidarietà ed amicizie che diventeranno a volte veri e propri rapporti familiari. Su questa piazzetta, un po’ simbolo di tutte le altre all’interno delle mura, si è deciso di realizzare “Radicibus” dell’artista bresciana Vera Bugatti, giovane ricercatrice di storia e iconografia: una donna che rappresenta una donna. La sensibilità dell’artista coglie il segno della durezza della vita muliebre, ma mette anche in risalto la dolcezza dello sguardo e del tocco in questa immagine femminile che è la somma di tutto un passato fatto di gioie e dolori, di fatiche e lavoro, di privazioni e piccoli doni che a volte giungono inaspettati da cose semplici, come un semplice fiore o uno splendido uccellino, che nella tradizione pittorica rappresenta la passione.
Testo a cura di Lega Ernica, Foto Daniele Baldassarre, Narrato da Vittoria Necci - Laat meer zien