Afleveringen
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Al 43° Bergamo Film Meeting, nella sezione Visti da Vicino, la regista Carmen Trocker presenta il suo documentario "Personale", un film che offre una prospettiva unica sul mondo dell’hôtellerie. Il film si concentra sul personale delle pulizie di un hotel a quattro stelle nelle Dolomiti, composto prevalentemente da lavoratori migranti.
Un lavoro ciclico e invisibile
"Vogliamo guardare dietro l’industria turistica, nei luoghi che devono restare invisibili" – racconta Carmen Trocker. In "Personale", la regista segue la routine quotidiana del team di housekeeping, evidenziando la ripetitività del loro lavoro e il loro ruolo fondamentale nel mantenere in piedi la macchina turistica.
Dare voce ai lavoratori invisibili
Cresciuta in una zona turistica, la regista ha vissuto il cambiamento dell’industria alberghiera: "Gli hotel erano aziende familiari, poi sono diventati più grandi e sono arrivati i lavoratori migranti". Il suo obiettivo è sempre stato chiaro: "Volevo fare vedere queste persone, dare loro la scena, il palco solo a loro".
Un film che decostruisce il turismo
L’assenza degli ospiti è una scelta stilistica precisa: "Abbiamo sviluppato il concetto di raccontare gli ospiti solo tramite le tracce che lasciano: piatti sporchi, tazze vuote, oggetti dimenticati". Questo contrasto tra l’immobilità degli ospiti e il movimento incessante dei lavoratori sottolinea l’aspetto alienante del loro lavoro.
Un’esperienza immersiva attraverso il suono
Uno degli aspetti più affascinanti di Personale è il modo in cui il sound design diventa un vero e proprio strumento narrativo. La regista e il suo team hanno dedicato particolare attenzione alla raccolta di suoni ambientali autentici, trasformandoli in una componente essenziale per la costruzione dell’atmosfera del film.
"Abbiamo registrato i rumori delle lavatrici in funzione, il fruscio dei tessuti mentre vengono piegati, lo stridio delle scope sul pavimento" – spiega Carmen Trocker. L'obiettivo era quello di immergere lo spettatore nel ritmo quotidiano del lavoro alberghiero, facendo percepire la fisicità e la ripetitività di queste attività. Il suono delle porte che si chiudono, il tintinnio dei bicchieri, il rumore ovattato dei passi nei corridoi diventano dettagli sonori che contribuiscono a raccontare una storia fatta di gesti automatici e di fatica silenziosa.
In assenza di una colonna sonora tradizionale, questi elementi audio creano una sorta di melodia del lavoro, rendendo il film un’esperienza sensoriale che porta lo spettatore a sentire – quasi toccare – la quotidianità del personale dell’hotel.
Un impatto sulla percezione dei lavoratori migranti
"Se permetti a qualcuno di parlare e lo ascolti, ti si avvicina" – afferma Carmen Trocker. Con "Personale", la regista spera di umanizzare chi lavora dietro le quinte del turismo e di stimolare una riflessione più profonda sul tema della migrazione.
"Personale" è un film che porta sul grande schermo chi di solito resta invisibile. Un’opera intensa, che ci invita a guardare oltre la superficie dell’ospitalità. -
Dal 5 marzo arriva su Netflix la miniserie più attesa del 2025: "Il Gattopardo".
Tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la serie in 6 episodi è diretta da Tom Shankland, Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti e scritta da Richard Warlow e Benji Walters.
Prodotto da Indiana Production e Moonage Pictures, vede Kim Rossi Stuart vestire i panni del Principe di Salina, Don Fabrizio Corbera, detto Il Gattopardo.
A comporre la sua famiglia, Benedetta Porcaroli nel ruolo di Concetta, primogenita del Principe, figlia prediletta e personaggio poco esplorato dal capolavoro di Luchino Visconti del 1963, Palma d’Oro a Cannes.
Questa rappresentazione superficiale del personaggio dentro il film ed anche nel libro (presente solo in un’appendice) ha permesso a Benedetta Porcaroli di costruire un percorso con la sua Concetta, immaginarne i desideri e i tumulti interiori.
“Mi è piaciuto immaginare che lei si porti dentro una rivoluzione” racconta l’attrice, il cui personaggio è quello sicuramente più vicino al cuore dei giovani d’oggi, alla disperata ricerca, come Concetta, del loro posto bel mondo. -
Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Pietro Anton porta a Seeyousound il suo documentario “EBM Electronic Body Movie“, che analizza il genere musicale EBM, acronimo per electronic body music, che è stato lanciato da gruppi quali i D.A.F. e i Front 242, dando vita poi a quella che è diventata la musica elettronica contemporanea. Nel film di Anton i vari protagonisti di questa scena musicale e della sua evoluzione raccontano come le ispirazioni sia punk, a livello di concetto di rivoluzione musicale, e la disco, come struttura e feel, hanno contribuito alla nascita di una musica elettronica che non è techno, e che non può essere considerata industrial ma che ha una sua personalità e influenza ben specifica.
I sintetizzatori hanno aperto una nuova era musicale
E’ pensiero comune di tutti i protagonisti di “EBM Electronic Body Movie” di Pietro Anton che l’arrivo dei sintetizzatori abbia iniziato una nuova era musicale, rivoluzionaria. La libertà creativa e le infinite possibilità di suoni e ritmica che i sintetizzatori permette vano, hanno trasformato qualsiasi mente creativa in musicista anche senza essere capace di suonare o di leggere la musica, una democratizzazione creativa che ha aiutato il boom dell’elettronica. -
"Jesus Loves the Fools", presentato a Seeyousound 2025, di Dimitri Stratikis (e anche di Filippo D'angelo e Mauro Ermanno Giovanardi), racconta la singolare nascita e vita di un gruppo musicale variegato che si chiamava carnival Of Fools, con il quale Giovanardi ha influenzato e seminato quella dagli anni 80 in poi è stata la scena rock indie italiana. In un percorso che spiega la nascita di un mito, raccontata da chi il mito lo ha creato inconsciamente, abbiamo uno spaccato del mondo musicale pre social, pre MTV, pre commercializzazione forzata.
Un film nato in modo anomalo e per necessità e passione
Dimitri Stratikis ci racconta come è nato " Jesus Loves The Fools", che non ha avuto un percorso classico per un documentario, quanto piuttosto un alternarsi di mani che lo hanno creato , smontato e rimontato, fino a quando per decisione comune di tutti gli interessati lui ha preso le redini e ha costruito il racconto dalla quantità immensa di materiale che era stato girato. un film di passione e di necessità. -
Si terrà dall’8 al 16 marzo 2025 la 43a edizione del Bergamo Film Meeting.
Sotto la direzione di Fiammetta Girola e Annamaria Materazzini e crocevia del cinema internazionale, in nove giorni proporrà un programma di 160 film tra corti e lungometraggi ed ospiti, incontri, eventi speciali, webinar, masterclass, percorsi di visione per le scuole e numerose iniziative.
Due le sezioni competitive, la Mostra Concorso dedicata ai lungometraggi di finzione e Visti da Vicino dedicata al documentario.
Prevista per l’edizione 2024 e poi rimandata, arriva finalmente la retrospettiva su Otar Iosseliani (1934 – 2023).
Torna il focus sul nuovo cinema europeo contemporaneo Europe, Now!, con le personali di due registi da scoprire e riscoprire, Alice Nellis (Repubblica Ceca) e Christian Petzold (Germania).
E poi ancora Europe, Now! Film Industry Meetings (12 - 13 marzo), le due giornate rivolte ai professionisti di settore e Cinema d’animazione: AnReal, con una selezione di film che esplorano l’evoluzione del documentario animato. -
Tiziana Rocca, Direttrice Artistica del 10° Filming Italy - Los Angeles, racconta il successo di questa edizione tenutasi dal 19 al 22 febbraio 2025 a Los Angeles.
Filming Italy - Los Angeles, oltre a promuovere l’Italia come set cinematografico si conferma punto di riferimento e ponte sicuro tra la cultura italiana e americana, sostiene la crescita culturale italiana attraverso il suo cinema, l’internazionalizzazione dei prodotti dell’audiovisivo italiani e supporta le relazioni interculturali tra i vari registi, produttori ed artisti.
Tiziana Rocca, fondatrice e direttrice artistica del Festival, ha dichiarato: “Siamo giunti al termine di questa edizione speciale del nostro festival, il Filming Italy – Los Angeles, che celebra con orgoglio il suo decimo anniversario. In questi dieci anni, abbiamo visto crescere questo festival, affrontato sfide che sembravano impossibili e festeggiato grandi successi. Ma ciò che ci ha sempre dato una spinta incredibile è la passione per il cinema, il desiderio di raccontare storie che toccano il cuore e la mente di tutti noi, e farle conoscere anche in America”.
Tra i numerosi artisti intervenuti, italiani e internazionali, Gabriele Muccino e Alec Baldwin, Zoe Saldana e Marco Perego, che hanno condotto una masterclass che ha emozionato tutte le persone presenti, Isabella Ferrari, Michele Placido, Dolph Lundgren e Diana Del Bufalo, solo per citarne alcuni.
E poi ancora Alessandro Nivola, Billy Zane, Fabrizio Bentivoglio, Claudia Pandolfi, Pietro Castellitto, Pupi Avati, Celeste Dalla Porta, Arisa.
Numerosi anche i talent coinvolti nelle masterclass, che sono stati premiati e che hanno partecipato ai panel, tra questi: Alessandro Siani, Isabella Ferrari, Romana Maggiora Vergano e Fabrizio Gifuni.
Non solo Filming Italy Los Angeles e Sardegna per Tiziana Rocca ma anche l’annuncio, risalente a pochi giorni fa, del suo ritorno alla direzione del Taormina Film Fest, le cui date sono: 10 al 14 giugno 2025. -
"Canone Effimero", documentario di Gianluca e Massimiliano De Serio è stato presentato in anteprima nella sezione Forum alla 75esima Berlinale.
In Canone Effimero, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio presentano undici usanze musicali locali, trasmesse di generazione in generazione e sopravvissute fino a oggi, che loro stessi hanno scoperto in regioni diverse come Calabria, Marche, Liguria e Sicilia.
Ciò che inizia come un’ode alla lentezza con cui viene costruita la zampogna, una forma di cornamusa calabrese, si apre in un viaggio etnologico-musicale in territori inesplorati: un’Italia fatta di innumerevoli piccole tradizioni, spesso tramandate solo oralmente.
Con calma, cura e in modo corale, "Canone Effimero", trasmette un senso di transgenerazionalità basato sulla pratica, l’ascolto, l’apprendimento e l’abilità umana dell’imitazione. Intreccia gradualmente le diverse tradizioni locali in una rete di possibili controculture. Un film che, a prima vista, sembra anacronistico, ma che si rivela radicalmente contemporaneo.
Il film, prodotto da La Sarraz Pictures, si è portato a casa una Menzione Speciale a Berlino da parte della giuria composta da Petra Costa (Brasile), Lea Glob (Danimarca) e Kazuhiro Soda (Giappone), con la seguente motivazione:
"In questo film i registi riescono a trasportarci con grande maestria in un altro tempo e spazio, un luogo di meraviglie cinematografiche dove le voci degli antenati resistono e trascendono la cecità dei nostri tempi" -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 75esima edizione del Festival di Berlino.
In compagnia di Chiara Nicoletti, Carlo Giuliano e Giulia Bianconi insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
Debutta alla regia di un lungometraggio l’attrice Alissa Jung con "Paternal Leave", alla 75esima Berlinale in Generation.
Girato tra Italia e Germania e per questo co-produzione tra i due paesi, il film vede protagonisti la giovane e grande promessa, Juli Grabenhenrich e la punta di diamante del cinema italiano, Luca Marinelli.
Nel ruolo di un padre e una figlia 17enne che si conoscono per la prima volta, i due si ritrovano nel momento in cui per entrambi c’è un percorso di definizione di se stessi da fare.
Leo (Grabenhenrich), una volta scoperto di avere un padre, per trovare quel famoso posto nel mondo, necessario per oltrepassare la linea d’ombra da infanzia a età adulta, deve capire da dove viene.
Paolo (Marinelli) sta tentando di nuovo di essere un compagno e un padre per la piccola Emilia.
Alissa Jung con "Paternal Leave", in uscita anche nelle sale italiane prossimamente con Vision, indaga sulla paternità , sulla genitorialità e si interroga sul fatto che forse non c’è un solo modo di fare le cose, non c’è una vera decisone giusta.
Nel film la comunicazione spesso avviene senza parole, per gesti, momenti di un silenzio che parla e poi ci sono gli abbracci, segno che anche i legami di sangue possono avere valenza. -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 75esima edizione del Festival di Berlino.
In compagnia di Angelo Acerbi, Chiara Nicoletti e Giulia Bianconi insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
"Il seme del fico sacro" di Mohammad Rasoulof arriva al cinema dal 20 febbraio con Lucky Red e Bim Distribuzione.
Candidato agli Oscar come Miglior Film internazionale e vincitore del Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes, il film racconta una famiglia, le sue dinamiche interne, microcosmo a rappresentare il macrocosmo dell’Iran di oggi.
Uno scontro tra generazioni, quello narrato dal regista dell’Orso d’oro a Berlino, "Il male non esiste", rappresentato da un padre sottomesso al potere della Repubblica Islamica e due figlie sempre più coinvolte, anima e corpo, nel movimento "Donne, Vita, Libertà".
In Italia per presentare il film e ormai in esilio, impossibilitato a rientrare in Iran, dopo aver presentato questo film scomodo a Cannes, Rasoulof ribadisce il suo impegno politico attraverso i suoi film.
"Il seme del fico sacro" è il simbolo della resistenza artistica e civile del popolo iraniano, una resistenza guidata innanzitutto dal coraggio delle donne e dei giovani che si battono per una rivoluzione culturale, ancora lontana. -
Da un soggetto e sceneggiatura di Roberto Proia, già autore del film campione di incassi, "Il Ragazzo dai pantaloni rosa", arriva al cinema dal 6 febbraio "Fatti Vedere" di Tiziano Russo.
Distribuito da Eagle Pictures, il film è una commedia che trova ispirazione nello stile di quelle vincenti e geniali americane degli anni ’90 ( ed anche ’80), in primis due capolavori come "Tootsie" e "Mrs Doubtfire".
"Fatti Vedere" infatti racconta di Sandra, psicologa che finisce per travestirsi da anziana psicoterapeuta per scoprire, dalle sedute d’analisi con il suo ex, perchè il ragazzo l’ha lasciata, dopo 10 anni, con un semplice bigliettino di scuse.
A interpretare Sandra, Matilde Gioli ed attorno a lei, nei panni, rispettivi, della migliore amica, dell’ex e del mago dei travestimenti che l’aiuterà nell’impresa: Asia Argento, Francesco Centorame e Pierpaolo Spollon.
Tiziano Russo, reduce dal successo di "Skam" e già all’opera seconda di finzione, precisa che "Fatti Vedere" non è una rom-com ma un film sul percorso di una donna, Sandra, alla ricerca di se stessa.
“L’obiettivo era raccontare Sandra - commenta. Il film si sarebbe potuto chiamare Fatti Vedere, Non nasconderti”. -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
The Soup of The Day
Lo Show quotidiano The Soup of The Day firmato FRED Film Radio direttamente dalla 36esima edizione del Trieste Film Festival
In compagnia di Angela Prudenzi e Federico Spoletti insieme a tanti ospiti, per parlare ogni giorno degli eventi e delle curiosità del Festival.
Da non perdere! -
È stato presentato a Trieste, il programma della 36°edizione del Trieste Film Festival diretto da Nicoletta Romeo.
Principale appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale, il festival si terrà a Trieste nelle sedi del Politeama Rossetti, del Teatro Miela e del Cinema Ambasciatori dal 16 al 24 gennaio.
Oltre 130 film, tra anteprime italiane ed eventi speciali, concorsi e sezioni tematiche. Tre le sezioni competitive con i concorsi internazionali per lungometraggi, cortometraggi e documentari.
Doppia inaugurazione per il festival: prima serata con l’ultimo film di Peter Kerekes, autore slovacco-ungherese che ha visto tutti i suoi film presentati al Trieste Film Festival, "Wishing on a star", che ha esordito alla Mostra di Venezia, distribuito ora da Lab 80, a cui seguirà l’anteprima italiana de "Lo Spartito della Vita "(Sterben) di Matthias Glasner, comedy-drama tedesca presentata alla Berlinale e presto in sala in Italia con Satine Film.
Evento di chiusura sarà la prima nazionale di "Crossing" di Levan Akin, prossimamente nei cinema italiani con Lucky Red.
Tantissimi i titoli diretti da grandi nomi del cinema europeo: "The invasion" di Sergei Loznitsa, "Under the volcano" di Damian Kocur, "My Late summer"di Danis Tanović, "The new year that never came" di Bogdan Mureşanu ed "Eight Postcards from Utopia" di Radu Jude.
Oltre alla sezione Wild Roses, dedicata quest’anno alle cineaste della Serbia contemporanea, una nuova sezione, Visioni Queer, curata da Giuseppe Gariazzo, per seguire lotte e diritti (ancora) negati alla comunità Lgbtq+ nei Paesi orientali e balcanici. - Laat meer zien