Afleveringen
-
in questo ultimo, finale, ESIZIALE episodio, in un unico take, freestyle, senza tagli né editing, violento il significato di termini come "abiezione" e l'uso di nozioni elementari come "moltiplicazione" e "media". è il mio bilancio ed è l'ultima cosa che lascio qui. è stato bello, a volte. è per quelle volte che vale la pena, mi sa. grazie <3
-
in questo ultimo episodio (nel 10, che in realtà è l'undicesimo, che registro e pubblico in settimana, farò solo un bilancino di questo progetto, così, a braccio) passo in esame gli anni (molti, oramai quasi dieci) in cui ho provato, senza molto successo, a prendermi sul serio e a scrivere qualcosa di 'grande'.
riassumendo molto, così se a qualcuno non interessa può levarsi dal cazzo subito: parlo di mio nonno, della mia ossessione per franzen e per le correzioni (e per quello che ci leggevo io dentro le correzioni e che forse non c’era dentro le correzioni). e poi parlo del dolore - un termine tragico e inutilmente retorico che mi serve sia così però qui, perché parlo di quel dolore lì, il dolore che ci si concede, di cui non si fa mai a meno di parlare con gli altri, che giustifica imprese creative altrimenti - probabilmente - superflue o addirittura del tutto inutili. il dolore che ho sempre presunto fosse il comune denominatore delle nostre vite così apparentemente diverse eppure così clamorosamente simili se guardate con il filtro della sola miseria (che è uguale per tutti, pensavo). dolore che alla fine, invece, forse è diverso anche quello.
il pezzo che leggo è una bozza su medium, ma non credo uscirà a breve.
-
Zijn er afleveringen die ontbreken?
-
questo episodio sarebbe dovuto uscire verso fine giugno. invece si è fatto agosto.
il brano che leggo parla della quarantena, ma siccome è il pezzo medium con più views mio e anche il motivo per cui ho pensato di incidere il podcast, mi dilungo su una serie di altre cose.cose che troverete nell'episodio:
una nuova inserzione (in quella prima parlavo di morricone, che nel frattempo è defunto) tommaso labranca raccontato da claudio giunta ettore casolin, aspirante lifestyle/fitness vlogger la mia solita sfiga baggio che sbaglia il rigore nel '94 e la sigla di fifa 98 -
c'è stato un periodo della mia vita in cui ho avuto l'impressione che davvero non sarei riuscito a fare niente e allora mi sono iscritto alle graduatorie di terza fascia per il personale ATA. qui racconto come ci sono arrivato. l'episodio contiene: lamentele, piagnistei, descrizioni accuratissime di immobili che probabilmente non esistono più e un sacco di robe che era meglio forse tenermi per me. che ci posso fare sono il mio argomento preferito 🥰. P.S. il brano che leggo stavolta lo trovate anche qui 👉🏻 https://bit.ly/3htjB8T (mi raccomando cliccate in quanto è un virus)
-
questo è un episodio un po' così. non l'ho montato, praticamente è un take solo tutto filato in cui racconto di come ho conosciuto giulia e leggo una cosa che le ho scritto in quel periodo, 3 anni fa. 🍤
-
ci tengo particolarmente a che nessuno si faccia l'idea che ho gusto a parlare di m*rda, pis*ia etc. e perciò questo episodio è dedicato a un pezzo molto lungo (questo episodio è lunghissimo — LUNGHISSIMO) che s'intitola sudamerica di mer*a. però prima di leggervi questa roba hard boiled con una trama un po' raffazzonata, ma forse il personaggio che mi è riuscito meglio, ho messo insieme un'altrettanto lunga introduzione che parla di malattie genetiche, senso di specialità e della mia infanzia. alla fine tutto parla sempre di noi, perché senza di noi, non c'è niente di cui parlare. vvb. ma vb soprattutto a luca ferigutti che ha montato anche questo episodio tagliando *ehm* *hhhhhff* e *uhm* per quasi 10 minuti di frattaglie stavolta 🪂
P.S. per tenere fede alla promessa fatta nell'audio, se volete leggere il racconto e siete miei amici su FB (non è difficile accetto chiunque tanto non lo uso più), lo trovate qui 👉🏻 https://bit.ly/3c0QiGJ
-
ci sono forme di affetto fraterno che sono spesso un po' morbose (asimmetriche, violente, risentite). io a riz voglio bene, ma a volte credo di avergli fatto del male. questo episodio, in cui leggo la conclusione di UNDERWEAR, ha dentro la voce di riz, che mi racconta dei suoi anni romani, gli anni in cui io, a milano, provavo — senza riuscirci — a capire che cosa stessi facendo. ah, ho anche creato la playlist dei brani che ci sono citati dentro il libro (UNDERWEAR). è questa 🎶 https://spoti.fi/3bGKfqB
-
altro giro, altra esplorazione narcisistica e gratuita della mia vita. questo capitolo è su un racconto che si intitola "il natale degli animali". racconto di me, di quando stavo poco bene, un po' di mio nonno, di mia mamma e c'è sempre dentro la merda. quella non manca mai 💩. grazie ancora a luca ferigutti che mi sistema l'audio. non ho capito perché lo fai, ma tvb.
-
nuovo episodio, nuove vette di agonia: questa volta superato il mark dei 30 minuti. però forse l'episodio migliore fino qui. vi racconto di quando riccardo era a roma e io no e volevamo fare la tele e il cinema e di questo soggetto per un film TV con dentro dei vecchi comici in ospizio. è bellissimo e fa un po' piangere. azioni dei pezzi miei: STONKS 📈 P.S. se notate che il montaggio è più frizzantino e professionale è grazie a @lucaferigutti che mi ha detto che non vuole soldi non so che fare
-
eccoci con una versione nuova, più lunga e ancora più lenta 🤵🏻. giulia, sentendola in preview, ha dichiarato "cringe, beppe, cringe male". leggo l'intro di "dimenticheremo tutto", ed. visiogeist, un romanzo che è anche una sceneggiatura, che ho scritto con riccardo e che è uscito nel 2016. a un certo punto canto anche "uomini soli" dei pooh 🌈
-
siccome sono anni che scrivo e nessuno legge quello che scrivo, mi leggo da solo le robe che ho scritto. questo è il primo episodio de "i pezzi miei". il primo pezzo è un racconto tratto da underwear, che ho scritto con riccardo c. mauri (la c. sta per c.). è una prova. vediamo come va. p.s. leonardo se non potevo usare il racconto dimmelo e ci mettiamo d'accordo 🌈