Afleveringen
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All'inizio degli anni 70, in Umbria, ad Amelia, alcuni gruppi di ragazzi di estrazione molto diversa si ritrovano sotto il denominatore comune della musica organistica e sulla spinta di un giovane e vulcanico musicista olandese danno vita a una Corale, una scuola di Musica e un Festival organistico internazionale che nell'estate del 2024 celebrano 50 anni di vita. Le voci dei protagonisti restituiscono un mondo di giovani entusiasti, aperti e pieni di talenti che a distanza di mezzo secolo fa ancora sognare.
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All'inizio degli anni 70, in Umbria, ad Amelia, alcuni gruppi di ragazzi di estrazione molto diversa si ritrovano sotto il denominatore comune della musica organistica e sulla spinta di un giovane e vulcanico musicista olandese danno vita a una Corale, una scuola di Musica e un Festival organistico internazionale che nell'estate del 2024 celebrano 50 anni di vita. Le voci dei protagonisti restituiscono un mondo di giovani entusiasti, aperti e pieni di talenti che a distanza di mezzo secolo fa ancora sognare.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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All'inizio degli anni 70, in Umbria, ad Amelia, alcuni gruppi di ragazzi di estrazione molto diversa si ritrovano sotto il denominatore comune della musica organistica e sulla spinta di un giovane e vulcanico musicista olandese danno vita a una Corale, una scuola di Musica e un Festival organistico internazionale che nell'estate del 2024 celebrano 50 anni di vita. Le voci dei protagonisti restituiscono un mondo di giovani entusiasti, aperti e pieni di talenti che a distanza di mezzo secolo fa ancora sognare.
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Alla fine degli anni 70 con la liberalizzazione dell'etere fioriscono centinaia di emittenti radio in ogni angolo del Paese. Ad Amelia, nell'Umbria meridionale, nascono radio Agorà e radio Eco, una promossa da ragazzi di sinistra, l'altra nella frazione di Fornole, ospitata nei locali del parroco. Sono anni entusiasmanti che segnano questa generazione. Ecco la loro storia, raccontata dai protagonisti.
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Alla fine degli anni 70 con la liberalizzazione dell'etere fioriscono centinaia di emittenti radio in ogni angolo del Paese. Ad Amelia, nell'Umbria meridionale, nascono radio Agorà e radio Eco, una promossa da ragazzi di sinistra, l'altra nella frazione di Fornole, ospitata nei locali del parroco. Sono anni entusiasmanti che segnano questa generazione. Ecco la loro storia, raccontata dai protagonisti.
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Alla fine degli anni 70 con la liberalizzazione dell'etere fioriscono centinaia di emittenti radio in ogni angolo del Paese. Ad Amelia, nell'Umbria meridionale, nascono radio Agorà e radio Eco, una promossa da ragazzi di sinistra, l'altra nella frazione di Fornole, ospitata nei locali del parroco. Sono anni entusiasmanti che segnano questa generazione. Ecco la loro storia, raccontata dai protagonisti.
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Il 3 agosto del 1963 ad Amelia, nell’Umbria meridionale, durante uno scavo vengono alla luce numerosi frammenti di una statua bronzea raffigurante un principe della famiglia Giulio-Claudia. E’ Druso Claudio Nerone, meglio conosciuto come Gaio Germanico Cesare, che poteva diventare il terzo imperatore di Roma ma che morì avvelenato in Siria il 19 dopo Cristo a 34 anni. Avventuroso condottiero dalla storia ancora ricca di mistero, vedrà anche la sua statua ritrovata ad Amelia attraversare anni pieni di colpi di scena, piccole e grandi battaglie, partecipati riti celebrativi fino a un epilogo felice, che lui, il quasi imperatore, non ebbe la fortuna di avere.
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Il 3 agosto del 1963 ad Amelia, nell’Umbria meridionale, durante uno scavo vengono alla luce numerosi frammenti di una statua bronzea raffigurante un principe della famiglia Giulio-Claudia. E’ Druso Claudio Nerone, meglio conosciuto come Gaio Germanico Cesare, che poteva diventare il terzo imperatore di Roma ma che morì avvelenato in Siria il 19 dopo Cristo a 34 anni. Avventuroso condottiero dalla storia ancora ricca di mistero, vedrà anche la sua statua ritrovata ad Amelia attraversare anni pieni di colpi di scena, piccole e grandi battaglie, partecipati riti celebrativi fino a un epilogo felice, che lui, il quasi imperatore, non ebbe la fortuna di avere.
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Il 3 agosto del 1963 ad Amelia, nell’Umbria meridionale, durante uno scavo vengono alla luce numerosi frammenti di una statua bronzea raffigurante un principe della famiglia Giulio-Claudia. E’ Druso Claudio Nerone, meglio conosciuto come Gaio Germanico Cesare, che poteva diventare il terzo imperatore di Roma ma che morì avvelenato in Siria il 19 dopo Cristo a 34 anni. Avventuroso condottiero dalla storia ancora ricca di mistero, vedrà anche la sua statua ritrovata ad Amelia attraversare anni pieni di colpi di scena, piccole e grandi battaglie, partecipati riti celebrativi fino a un epilogo felice, che lui, il quasi imperatore, non ebbe la fortuna di avere.
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Dopo oltre 700 anni, ad Amelia, nell'Umbria meridionale, un manifesto funebre annuncia la fine dell'Ospedale Santa Maria dei Laici. Diventerà un ospedale di comunità e per molti questo significa che non sarà più un ospedale. Ha una storia lunghissima e prestigiosa ma di declino negli ultimi 30 anni. Inizia quando Papa Bonifacio VIII indice nel febbraio del 1300 il primo giubileo cristiano della storia.
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Dopo oltre 700 anni, ad Amelia, nell'Umbria meridionale, un manifesto funebre annuncia la fine dell'Ospedale Santa Maria dei Laici. Diventerà un ospedale di comunità e per molti questo significa che non sarà più un ospedale. Ha una storia lunghissima e prestigiosa ma di declino negli ultimi 30 anni. Inizia quando Papa Bonifacio VIII indice nel febbraio del 1300 il primo giubileo cristiano della storia.
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Dopo oltre 700 anni, ad Amelia, nell'Umbria meridionale, un manifesto funebre annuncia la fine dell'Ospedale Santa Maria dei Laici. Diventerà un ospedale di comunità e per molti questo significa che non sarà più un ospedale. Ha una storia lunghissima e prestigiosa ma di declino negli ultimi 30 anni. Inizia quando Papa Bonifacio VIII indice nel febbraio del 1300 il primo giubileo cristiano della storia.
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Il Rio Grande di Amelia è un paradiso naturale che per generazioni è stato il centro più vitale per ragazzi e adulti dell'antica città umbra. Gli amerini ci pescavano, imparavano a nuotare, facevano feste e sulle sponde coltivavano orti. Fin dal medioevo il Lago formato da questo bacino funzionava grazie a un diga che veniva aperta periodicamente e che permetteva lo svuotamento dei detriti che vi si accumulavano negli anni. Poi negli anni '70 quella diga è stata bloccata e il bacino a iniziato a riempirsi di terra. Ora, in estate, è una distesa di fango secco che la natura sta ricoprendo pietosamente di verde. Eppure qualcosa si muove. Con una promessa da un milione e settecento mila euro che potrebbe ancora scrivere un lieto fine.
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Il Rio Grande di Amelia è un paradiso naturale che per generazioni è stato il centro più vitale per ragazzi e adulti dell'antica città umbra. Gli amerini ci pescavano, imparavano a nuotare, facevano feste e sulle sponde coltivavano orti. Fin dal medioevo il Lago formato da questo bacino funzionava grazie a un diga che veniva aperta periodicamente e che permetteva lo svuotamento dei detriti che vi si accumulavano negli anni. Poi negli anni '70 quella diga è stata bloccata e il bacino a iniziato a riempirsi di terra. Ora, in estate, è una distesa di fango secco che la natura sta ricoprendo pietosamente di verde. Eppure qualcosa si muove. Con una promessa da un milione e settecento mila euro che potrebbe ancora scrivere un lieto fine.
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Il Rio Grande di Amelia è un paradiso naturale che per generazioni è stato il centro più vitale per ragazzi e adulti dell'antica città umbra. Gli amerini ci pescavano, imparavano a nuotare, facevano feste e sulle sponde coltivavano orti. Fin dal medioevo il Lago formato da questo bacino funzionava grazie a un diga che veniva aperta periodicamente e che permetteva lo svuotamento dei detriti che vi si accumulavano negli anni. Poi negli anni '70 quella diga è stata bloccata e il bacino a iniziato a riempirsi di terra. Ora, in estate, è una distesa di fango secco che la natura sta ricoprendo pietosamente di verde. Eppure qualcosa si muove. Con una promessa da un milione e settecento mila euro che potrebbe ancora scrivere un lieto fine