Afleveringen
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Corsa alla presidenza dell'Emilia Romagna 2024.
In questa puntata abbiamo avuto l’occasione di dialogare con Elena Ugolini (candidata civica, sostenuta dal centrodestra) e Michele De Pascale (candidato del PD, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra).
Abbiamo cercato di raccontarvi una politica delle persone, delle idee e della volontà di mettersi al servizio. E questi due candidati, provenienti dal nord e dal sud della riviera romagnola (Harris e Trump, chi?), hanno dato prova di essere pronti per lo sprint finale.
Un piccolo podcast per i ragazzacci, una grande occasione per scoprire chi votare! -
Giovedì scorso Sinwar è stato eliminato. Chi era davvero il capo di Hamas? Come ha vissuto i suoi sessantadue anni di vita?
Israele ha diffuso un video dei suoi ultimi istanti di vita. Forse però questa mossa gli si potrebbe rivolgere contro. Ecco perché... -
Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Ho letto la lettera di testamento che Sammy Basso ha lasciato per il suo funerale. Son sincero, Sammy Basso non è stata una figura che ho avuto troppo presente durante la sua vita, avevo solo in mente la sua faccia perché vista in televisione e in alcune intervista di podcast molto famosi che riprenderò. Ma mi ha colpito questo suo testamento che a tratti vi rileggerò e che fa si che questa morte non rimanga nella solita retorica della “persona straordinaria, che muore e che ha fatto tanto nella sua vita”.
Sammy Basso, la progeria è la mia vita - One More Time:
https://www.youtube.com/watch?v=CalRRWSBOIc
Ep.123 Tra Fede e scienza con Sammy Basso - Muschio Selvaggio Podcast: https://www.youtube.com/watch?v=Kx_By5NwlRI -
La guerra in Libano continua, ad essere colpiti ora sono i caschi blu dell'ONU. Che cos'è UNIFIL? Che cos'è la Blue Line? Quanto rischiano i nostri militari in Libano? E perché Netanyahu vuole che i caschi blu si ritirino? In questa puntata proviamo a rispondere e fare un po' di chiarezza.
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Il titolo dell'episodio sembra molto simile a "Stay hungry, stay foolish", ed è in effetti ricercata la somiglianza.
Il preside del Liceo Malpighi di Bologna Marco Ferrari mi ha invitato il primo giorno di scuola ad incontrare i ragazzi, così ho deciso di farvi ascoltare l'incontro nel quale semplicemente ho raccontato cosa è stato per me il Liceo o cosa mi sarei voluto sentir dire da uno che il primo giorno di scuola viene a parlare.
Buon ascolto. -
i missili iraniani hanno colpito Israele. Era quello che Netanyahu voleva: alzare la posta in gioco, provocare una reazione di Teheran per poter ampliare il conflitto in medio oriente.
Siamo sull'orlo di una guerra regionale di proporzioni enormi che solo l'Europa (se lo volesse) potrebbe fermare -
Cercapersone che si trasformano in bombe, aziende fantasma che fanno la spola tra tre diversi paesi, agenti segreti e tanti misteri si nascondono dietro la nuova guerra distopica portata avanti da Israele contro Hezbollah in Libano.
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Un missile israeliano ha colpito Ismail Haniyeh, il n.1 di Hamas.
Haniyeh si trovava a Teheran per partecipare all'insediamento del nuovo governo iraniano. Per questo la sua uccisione ha una portata enorme che potrebbe avere ripercussioni terribili su tutta la regione . -
L'Iran ha un nuovo presidente. Il suo nome è Masoud Pezeshkian. In questa puntata cercheremo di scoprire di più su questo chirurgo di origine azera che guiderà la Persia per i prossimi anni. è un riformista, vicino ad alcune battaglie delle nuove generazioni, anche se non dobbiamo farci trarre in inganno dai titoli e dalle grandi testate...Pezeshkian, per quanto critico, è comunque un uomo di regime, un politico esperto, fedelissimo agli ideali rivoluzionari della Repubblica Islamica dell'Iran.
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Il prossimo 28 giugno si terranno le elezioni in Iran. Più di 61 milioni di persone saranno chiamati alle urne per scegliere il successore di Raisi, il presidente deceduto insieme al suo vice nell’incidente in elicottero lo scorso 19 marzo.
Si tratta di elezioni importantissime che molto diranno riguardo alla postura che assumerà Teheran nei confronti di questioni delicatissime. Dalla guerra a Gaza e in Palestina, all’agenda sul nucleare iraniano, dalle sanzioni che potrebbero allentarsi o restringersi ulteriormente.
Per aiutarci a districarci tra le tante complessità abbiamo chiesto aiuto ad una voce più che autorevole: Farian Sabahi docente universitaria e scrittrice. -
Quelli che ci attendono saranno mesi caratterizzati da importanti appuntamenti elettorali.
Non solo le elezioni europee che molto diranno sulla postura che l’UNIONE avrà nei confronti della questione ucraina e mediorientale.
A breve assisteremo alle elezioni in Iran, dopo la morte del presidente Raisi.
Anche in Israele sembra probabile che il già fragile governo Netanyahu non avrà vita lunga visti i tanti dissidi interni.
Le elezioni geopoliticamente più interessanti saranno quelle Americane. Trump sfida ancora una volta Biden e il risultato potrebbe essere meno scontato di quanto in molti sostengono.
Per approfondire il tema USA abbiamo contattato un grande esperto di Stati Uniti, il giornalista e saggista Marco Bardazzi. -
L'incidente in cui ha perso la vita il presidente iraniano ha gettato ulteriore caos in medio oriente. Azerbaigian, israeliani, gli stessi iraniani. La morte di Raisi potrebbe essere stata architettata da diversi attori ciascuno con le sue buone ragioni. Vediamo di capirci qualcosa
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L'esercito israeliano è entrato nuovamente a Gaza e si prepara a sferrare l'attacco finale su Rafah. Il mondo osserva impotente la minaccia di un'ulteriore strage di civili. Intanto l'ONU ha votato a favore dell'ingresso ufficiale della Palestina come membro a tutti gli effetti dell'assemblea. Il sogno di una Palestina libera deve obbligatoriamente passare attraverso l'aspetto formale ma il percorso è molto più difficile di quello che appare.
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Mentre per l'ennesima volta sfuma la possibilità palestinese di essere inclusa all'interno dell'ONU, gli Stati Uniti sanzionano per la prima volta un intero battaglione dell'esercito israeliano.
Il battaglione Netzah Yehuda, composto da ultra ortodossi e dai Giovani delle Colline (coloni fondamentalisti), dal 1999 al 2022 si è macchiato di crimini contro l'umanità. Le sanzioni hanno scatenato la reazione rabbiosa del governo israeliano che intanto vede riempite le proprie casse di miliardi di dollari in armamenti concessi proprio dagli stessi USA -
L'attacco iraniano contro Israele ha gettato ancora più verso il baratro la tensione in Medio Oriente che rischia così di deflagrare contemporaneamente.
Perché l'Iran ha attaccato Israele? Come reagiranno gli USA? Lo stato ebraico risponderà all'attacco immediatamente e in maniera massiccia?
In questa puntata ripercorriamo gli eventi dell'altra sera e cerchiamo di rispondere a questi quesiti -
"Sulla nave Vulcano che ha portato aiuto ad alcuni feriti di Gaza c'era anche Alberto Reggiori.
Una vita spesa nella cura dell'altro in scenari spesso molto complessi, Alberto ha deciso 'al volo' di partire per il medio oriente perché certo che "tutto chiede salvezza". -
Gli Houti, i ribelli sciiti dello Yemen hanno iniziato ad attaccare le navi che transitano dallo stretto di Bab el Mandeb. La coalizione a guida americane ha risposto bombardando le postazioni dei ribelli scrivendo un nuovo pericoloso capitolo nel conflitto regionale scoppiato dopo la reazione israeliana al 7 ottobre.
Per capirci di più abbiamo intervistato Laura Silvia Battaglia, giornalista freelance, una tra le maggiori esperte di Yemen in Italia. -
La morte di Aleksej Navalnyj ha sorpreso tutti. Il più noto avversario politico di Vladimir Putin, dopo essere stato avvelenato e incarcerato, è morto in un carcere siberiano proprio alla vigilia delle elezionibpresidenziali che si terranno a marzo. Ma chi era davvero Navalnyj? Che cosa desiderava per sé e per la Russia? Quale eredità lascia ora che non c'è più? L'abbiamo chiesto ad una delle voci più autorevoli in Italia quando si parla di Russia e dissidenza: il prof. Adriano Dell'Asta.
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Il gioco del calcio è sempre più legato alla politica. La coppa d'asia che si sta disputando in Qatar riflette le tensioni che si vivono da mesi in medio oriente.
La nazionale di calcio palestinese ha raggiunto lo storico traguardo degli ottavi di finale.
Una squadra senza patria, costretta a vagare per mesi per riuscire ad allenarsi mentre i parenti dei calciatori muoiono sotto le bombe.
Conosciamo meglio la storia dei Fedayin palestinesi, i Leoni di Cannan. -
Il confine che separa Israele dal Libano è uno dei più caldi dallo scoppio della guerra a Gaza. Ma cosa sappiamo davvero del Libano? Quanto conosciamo Hezbollah, la milizia sciita alleata dell'Iran che controlla il Sud del paese dei cedri? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Forlani, giornalista freelance che per anni ha vissuto a Beirut e che ci ha aiutato a comprendere di più il caos di questa nuova guerra in Medioriente
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