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Le "forgotten crops" sono colture alimentari che erano tradizionalmente coltivate in determinate regioni, ma che sono state dimenticate a favore di altre colture più commercialmente redditizie. Queste colture includono piante come l'amaranto, il sorgo e il castagno. In un mondo dove è interesse di tutti accorciare le filiere alimentari (per ridurre l'insicurezza alimentare e le emissioni legate ai trasporti) le "forgotten crops" sono importanti perché spesso hanno una maggiore resistenza alle malattie e resistono meglio agli stress climatici rispetto alle colture che abbiamo importanto, proprio grazie al loro adattamento in loco avvenuto nel corso di decine di migliaia di anni. Non solo: stiamo (ri)scoprendo che queste colture forniscono una fonte più diversificata e locale di cibo, ulteriore conferma che la diversità è un valore aggiunto quando si parla di cibo e agricoltura.
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Il lato oscuro dei super foods: la storia della quinoa e del trend che ha messo a repentaglio la sicurezza alimentare di alcuni Paesi del Sud America.
La quinoa é una pianta straordinaria, un cereale che gli Inca consideravano "la madre di tutti i semi", dotato di incredibili prioprietà nutritive, tanto che ha rappresentato la sicurezza alimentare di interi popoli per centinaia di anni: quelli delle Ande Peruviane e Boliviane. In questo episodio raccontiamo il lato oscuro di un ingrediente gourmet e di come il nostro smisurato interesse nelle proprietá di questo ingrediente "esotico" ha portato i suoi luoghi natali - interi paesi - all'insicurezza alimentare. -
Quando ci svegliamo la mattina magari non ci pensiamo. Ma il fatto che la caffeina ci crei dipendenza non è un effetto casuale. La pianta del caffè ha “usato” questo meccanismo per diffondersi nei secoli e diventare oggi tra i beni più commercializzati al mondo. Oggi il 90% degli adulti nel mondo consuma ogni giorno una qualche forma di caffeina, rendendola la sostanza psicoattiva più consumata al mondo. Perché si, ci dimentichiamo anche di questo, ma la caffeina è a tutti gli effetti una sostanza che altera la mente, rendendo il lavoro meno faticoso e noi molto più concentrati
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La storia dei nostri sistemi tradizionali agro-silvo-pastorali ci insegna che l'uomo non solo può riuscire a tutelare la biodiversità attraverso il suo sfruttamento sostenibile, ma può addirittura incrementarla. Spesso si parla di agroforestazione in luoghi lontani come la selva brasiliana; oggi invece presentiamo uno dei piú lampanti esempi Mediterranei: quello delle sugherete, e parliamo di come le comunità dei nostri antenati siano riusciti a trasformare la necessità di sfruttare una risorsa naturale come il sughero (Quercus Suber) nella creazione di ecosistemi mega diversi.
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La canapa (Cannabis sativa) è stata per secoli una delle coltivazioni più importanti nella nostra penisola. Veniva usata per produrre una vastissima gamma di materiali, dalla carta, ai vestiti, ai materiali da costruzione.
Dagli anni sessanta però sparisce dai nostri campi, e i motivi potrebbero essere più complessi di quello che crediamo. La canapa resta però una pianta straordinaria, che attraverso le sue qualità e la sua versatilità può aiutarci a far fronte ad alcune delle grandi sfide del nostro tempo, dal fast fashion alla carbon sequestration, se solo aprissimo la nostra mente e re-imparassimo a comprenderla.