Afleveringen
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BARDOLINO (VR) | LATINA | ROMA
Catia Simone dialoga con Francesco Moriconi
Al limitare della palude. La modernizzazione elettrofinanziaria di Gino Clerici da Pometia Italica a Littoria, Trelerighe libri, 2025
Riflettere sulla vicenda complessiva di Gino Clerici e sulle reazioni da essa generate in una parte del Governo fascista è un’operazione difficile. Lo sforzo primario è stato cercare di dare continuità e connessioni al processo storico in Agro Pontino, che, nonostante studi già consolidati sulle attività postunitarie di bonifica in Italia, mancavano di questa piccola tessera che completasse il racconto della vicenda elettrofinanziaria. La narrazione bloccata all’inchiesta Cassis - che fu invece solo una tappa – necessitava della trattazione della sua prosecuzione e, soprattutto, della sua cancellazione a colpi giudiziari nel contesto post crisi economica del ’29. Inoltre, per la specifica storia del territorio, Gino Clerici non è stato secondario e la sua totale eliminazione dalla narrazione storica, come se il suo decennio non avesse avuto influenza, è certamente operazione chirurgica di regime, su cui la storiografia locale, e non solo, si è tranquillamente adagiata. I fiumi di inchiostro già versati sulle cosiddette città di fondazione, che prendono l’abbrivio dall’analisi di Littoria, non tengono in adeguata considerazione l’iniziativa privata che portò a Mussolinia di Sardegna e non conoscono – nonostante qualche indizio fosse già a disposizione – una precedente iniziativa privata, la cui idea di città, pianificata e diffusa, aveva conformato le prospettive di trasformazione di quel Cancello di Quadrato su cui poi sorse Littoria. Pomezia o Pometia Italica, città da farsi su iniziativa della Bonifiche Pontine con i capitali del Banco di Roma, idea che ancora echeggiava fortemente nel 1928, aveva creato un immaginario preciso.
Francesco Moriconi
Roma, 1971. Archeologo specialista, topografo, storico, divulgatore, esperto di edilizia storica e di storia del paesaggio. Ha pubblicato molti articoli scientifici e monografie su edifici storici, evoluzione del territorio, scavi archeologici, bonifiche. Il tema dell'utilizzo dell'energia rinnovabile dai primi del Novecento è diventato una parte importante della sua vita. Ha collaborato con numerose istituzioni pubbliche, radio e TV. È stato consulente scientifico di Piero Angela e Paco Lanciano, divulgatore per Rai e LA7, docente universitario.
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Bardolino (VR | Milano | Roma
Catia Simone dialoga con Bruno Osimo
Aleksandr Aleksandrovič Blok, Città, testo russo a fronte, a cura e traduzione di Bruno Osimo,
La Vita Felice, 2024 San Pietroburgo, 28 novembre 1880 – Pietrogrado, 7 agosto 1921 Ciclo di poesie scritte tra il 1904 e il 1908, Città – Górod in originale – esprime appieno l’atmosfera simbolista che dominava il panorama letterario russo di quegli anni. Blok costruisce una vera e propria visione mistica della vita sui vari simboli che si susseguono in questa raccolta: la prostituta, l’uomo in camera con lei, gli abitanti della città che si risvegliano in un mattino grigio. Poi ancora le bettole di quart’ordine, le fabbriche e i loro fumi, che non sono mai tossici, ma anch’essi mistici, «funzionali a occultare e mostrare», e dai quali emergono due figure femminili: la “Donna invisibile” e la “Donna inconoscibile” (Nevidìmka e Neznakómka), la donna che non può essere vista e quella che non può essere conosciuta. Sta al poeta cogliere i segni che la città, «dotata di un suo metabolismo autonomo come essere vivente a sé stante, gli offre per accedere alla dimensione meno appariscente». E tra voile e piume di struzzo, tra atmosfere evanescenti e corpi impalpabili, non si è neanche più sicuri di ciò che è reale e ciò che è solo visione poetica.
Bruno Osimo
Laureato all’Università di Tartu con Peeter Torop, ha conseguito il dottorato all’Università degli Studi di Milano; da allora si è dedicato allo studio della traduzione a partire da una prospettiva semiotica, in particolare studiando le fasi mentali del processo traduttivo e la valutazione della qualità della traduzione. È docente di traduzione presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli”.
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Bardolino (VR) | Milano | Roma
Catia Simone dialoga con Alfredo Panetta
Canthu e contracant. Poesie in calabrese e milanese,testi di Giovanna Sommariva e Alfredo Panetta,
Due poeti, splendidamente diglossi, ossia parimenti abili a districarsi e a scrivere sia in italiano sia nella lingua madre, e due phoné, milanese per Sommariva e Calabrese della locride per Panetta, dialogano e si confrontano in Canthu e Contracant (letteralmente: Canto e Controcanto) tra loro su temi precipui, rapportandosi e rappresentando tutta l’urgenza di una campionatura di motivi e scenari contemporanei. Milano, indiscusso centro produttivo e laboratorio innovativo italiano, nei suoi aspetti più noti e glamour, è il luogo, il contesto, o il grande scenario non oleografico e non ‘da cartolina’ della rappresentazione di una amara Commedia umana che da Dante sembra riprendere e riverberare idealmente posture, destini, significati di un Inferno oggidiano: la città, emblema di una qualsiasi grande e ricca città europea e occidentale è qui avocata a una dirimente contesa; diritti e lavoro, assenza di diritti e sfruttamento degli ultimi: i migranti, gli immigrati, i marginali tra i marginali, attratti dalle luci metropolitane e dalla possibilità di vita. (Dalla Postfazione di Manuel Cohen)
Alfredo Panetta è nato nel 1962 a Locri (RC). Nel 1981 si trasferisce a Milano dove vive e lavora nel settore infissi in alluminio.
Scrive nella lingua madre, il dialetto calabrese reggino della Locride. Ha pubblicato: Petri ’i limiti (Pietre di confine, Moretti&Vitali 2005); Na folia nt’è falacchi (Un nido nel fango, Edizioni CFR 2011); Diricati chi si movinu (Radici mobili, La Vita Felice 2015); Thra sipali e sònnura (Tra nidi e sogni, puntoacapo 2018); Ponti sdarrupatu (Il crollo del ponte, Passigli 2021). Per la Casa della Poesia Al Trotter di Milano cura una rubrica dedicata alla poesia scritta nelle lingue di minoranza in Italia. Ha organizzato per quattro anni dei laboratori di scrittura poetica per bambini delle scuole primarie negli istituti di Lecco e Gallarate. Giovanna Sommariva è nata a Saronno (VA) nel 1948. Vive a Rovello Porro (CO). Scrive nel dialetto paterno: il milanese. Ha pubblicato: Cinq ghej de pù ma ross, Des ghej de pù ma ross, Ross e quatter gott de bel temp, L’aderenza del cafè, Dodes tucc mas’c (puntoacapo 2021). Ha collaborato alla traduzione in dialetto meneghino della silloge di Claudio Pagelli, Campo 87 (puntoacapo 2021).
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Nei meandri del mostro di Firenze | Catia Simone dialoga con Davide Pulici
Quando ci si addentra in un labirinto, si ha bisogno di un filo. “A meno che non ci si sia proposti di andare errando per non tornare mai alla luce”. Quello che mi pareva più semplice fare, allorché le cose negli scorsi mesi (stimoli esterni, interni, sincronicità suggestive) mi hanno spinto in maniera impellente in una determinata direzione, che era la direzione del caso criminale del Mostro di Firenze, era riprendere i capi di un discorso che avevo abbozzato diversi anni prima, in un numero di Nocturno, in cui avevo scritto qualcosa a proposito dei film e delle fiction realizzate sull’argomento. Vedevo la possibilità di seguire il fatidico filo di cui sopra, e di dipanarlo muovendo dal cinema e dalla finzione (nel senso più vasto del termine: quindi serie e speciali tv, ma anche letteratura e fumetti) per agganciare quella realtà che li aveva generati. Che era l’unica posizione da cui mi tentava muovere e che pensavo di poter governare tra i meandri di questa storia, senza sbandare e senza perdermi nel buio. (Davide Pulici)
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BARDOLINO (VR) - ROMA
Catia Simone intervista Catia Simone
Bugiardi o bugiarde si nasce o si diventa ?
MENTIROSA LIAR. Le poesie hanno i versi corti-Liar. Lies will get you nowhere
Una raccolta poetica retrospettiva dove Catia Simone propone una partita doppia tra il tempo che finora ha dedicato agli altri e il tempo che le è stato donato. Nonostante il titolo "Mentirosa" sembri suggerire che il contenuto del libro sia immaginazione o auto-fiction, poesia dopo poesia ci avviciniamo al sentire della poetessa. E' evidente che la poetica dell'autrice si stia ponendo l'obbiettivo di smascherare alcuni facili tòpoi romantici come l'amore, la maternità, la giovinezza, l'estate, e la luna. I rapporti umani proposti sono principalmente esperienze di donna, sono legami e legacci che ci arricchiscono e più spesso depauperano il tempo delle donne.
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MILANO – BARDOLINO (VR) – ROMA
Catia Simone dialoga con l’autore Ezio Gavazzeni
IL PAPA DEVE MORIRE. Il terrorismo armeno dietro l’attentato di Karol Wojtila, PaperFIRST, 2025
Oltre 400 documenti dei servizi segreti, ministeri, Digos, questure, prefetture, provenienti dall’Archivio Centrale di Stato, riscrivono la storia dell’attentato compiuto da Mehmet Ali Agca a Karol Wojtyla nel maggio del 1981. Da questa ricostruzione, emerge che l’Esercito Segreto per la Liberazione dell’Armenia (ASALA) minacciava di morte il papa polacco dal 1977 al 1983. Il motivo? L’operazione coperta chiamata “Operazione Safe Haven”, gestita da Vaticano, governo italiano e Usa (Henry Kissinger), con lo scopo di espatriare gli armeni dall’allora Urss e portarli a Roma, in 16 pensioni “convenzionate”, per poi farli arrivare negli Stati Uniti. Lo Stato italiano nel 1980 iniziò una trattativa con il terrorismo armeno, a Beirut, che si concluse nel 1983 con la firma di Oscar Luigi Scalfaro, per fermare gli attacchi sul territorio italiano in cambio dello stop al flusso di emigrazione dei profughi armeni attraverso il nostro Paese. Flusso che, a quanto risulta dagli stessi proprietari di quelle pensioni, effettivamente si interruppe. Quando nel 1983 il magistrato Ilario Martella si apprestava a concludere le indagini sull’attentato a Giovanni Paolo II, con la cosiddetta “Pista Bulgara”, i servizi segreti gli mentirono sulle precedenti minacce di morte al pontefice; il magistrato infatti, come dichiara nell’intervista presente in questo libro, non era a conoscenza del coinvolgimento del terrorismo armeno, né tantomeno di una trattativa con lo Stato italiano.
Ezio GAVAZZENI
Scrittore, editor, autore di testi teatrali, vive a Milano. Ha collaborato con Mondadori, News, Proget, Prepress, Motta edizioni e Giuffré edizioni. Ha diretto corsi di scrittura. Premio della critica al Milano International 2022.
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BARDOLINO (VR) – ROMA
Marguerite è stata qui, Neri Pozza, 2023. | Catia Simone dialoga con Eugenio Murrali
Libro presentato da Aldo Cazzullo nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.
Marguerite è stata qui è l’omaggio appassionato di un narratore esordiente a una scrittrice vertiginosa e amatissima, alla prima donna ammessa all’Académie française, che ha fatto rivivere con parole immortali l’Imperatore Adriano, l’alchimista Zenone dell’Opera al nero e Alexis, Sophie, Nathanaël. È un’immagine che affiora con la forza misteriosa di un sogno. Un’esistenza straordinaria che prende forma in questo romanzo: l’avventura della vita di Marguerite Yourcenar, raccontata dalle figure che l’hanno abitata. Tra narrazione e monodia, le tante voci prendono la parola pagina dopo pagina, ci immergono nella storia di Marguerite: a Bruxelles la nascita segnata dalla perdita della madre, l’infanzia in un castello tra gli alberi centenari della Fiandra francese nel Mont-Noir, le cure delle bambinaie Barbe e Camille, lo sguardo di Michel René, il padre innamorato che la inizierà ai segreti della conoscenza e della bellezza. È anche un viaggio dentro le geografie dei sentimenti e degli spazi: la costa olandese affacciata sul mare del Nord, la Grecia, l’Italia, l’America come nuova casa e quell’isola nel Maine dove la scrittrice troverà un luogo di possibile abbandono e concluderà la stesura delle Memorie di Adriano. Con stile limpido e vigile fantasia, Eugenio Murrali dà corpo al significativo itinerario di una donna coraggiosa e libera che ha percorso il Novecento, attraversando due conflitti mondiali, la guerra fredda e, nella vita privata, le passioni degli anni Trenta, il lungo amore condiviso con la sua compagna Grace, l’ardore doloroso degli ultimi anni con Jerry.
Eugenio Murrali è giornalista, scrittore e docente di liceo. Ha conseguito un PhD in Filologia e Storia del Mondo Antico presso la “Sapienza” di Roma e l’EHESS di Parigi. Collabora con Vatican News, il Foglio, il Corriere della Sera.
Ha scritto con Dacia Maraini Il sogno del teatro. Cronaca di una passione (Rizzoli, 2013), introdotto da Dario Fo, e la fiaba Onda Marina e il drago Spento (Perrone, 2019). Ha curato inoltre libri per diverse case editrici, tra questi: insieme a Paolo Di Paolo, il Meridiano Mondadori dedicato alle opere di Dacia Maraini. È nella giuria di rilevanti premi letterari. Nel 2023 è uscito il suo romanzoMarguerite è stata qui, Neri Pozza; ha contribuito alla stesura de I frutti della memoria di Edith Bruck (La nave di Teseo, 2024).
raccontata da Pier Paolo Giannubilo nel libro Il risolutore (Rizzoli), incluso tra i finalisti del Premio Strega 2019.
Marco Lodi
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PADOVA – BARDOLINO (VR) – ROMA Catia Simone dialoga con l’autrice Valentine Lomellini
NON SI TRATTA CON I TERRORISTI, Laterza, 2024
Caro Lettore, ti scrivo.
Se hai preso in mano questo libro e conti di trovare una risposta definitiva all’annoso quesito “è giusto negoziare con i terroristi?”, temo che resterai deluso. Mi dispiace. Forse finirai la lettura di queste pagine con più dubbi e più domande. Ma forse sarai anche un po’ più informato e consapevole – o almeno così spero. Quando scrivo queste pagine, le immagini degli attentati terroristici si susseguono sugli schermi. In particolare, i fotogrammi di uno dei più recenti – quello del 7 ottobre 2023, contro Israele. Non sappiamo con esattezza quanti sono ancora i sequestrati nelle mani di Hamas. […] (Dalla Premessa)
Valentine LOMELLINI è professoressa associata di Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e Studi internazionali dell’Università di Padova, dove insegna Terrorism and Security in International History. Tra le sue pubblicazioni scientifiche: L’appuntamento mancato. La sinistra italiana e il Dissenso nei regimi comunisti (1968-1989) (Mondadori education 2010); La “grande paura” rossa. L’Italia delle spie bolsceviche (1917-1922)(Franco Angeli 2015); The Rise of Bolshevism and its Impact on the Interwar International Order (a cura di, Palgrave Macmillan 2020). Per Laterza è autrice di Il «lodo Moro». Terrorismo e ragion di Stato 1969-1986 (2022, Premio Pozzale – Luigi Russo). È stata insignita per le sue ricerche della Medaglia del Presidente della Repubblica nell’ambito del Premio Spadolini.
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BARDOLINO (VR) – ROMA
DIALOGHI INFAMI, Medusa, 2024 | Catia Simone dialoga con Gian Ruggero Manzoni
Il cosiddetto “mestiere delle armi” come mercenari (oggi contractor) al soldo di questo o quel “signore della guerra”, re, governo di una repubblica, più o meno democratica, o uomo d’affari, è antico come il mondo. Nella sua vita, quale informatore dei Servizi Segreti Militari italiani, Gian Ruggero Manzoni ne ha incontrati molti e in questo libro ne parla. L’autore ha raccontato 32 di quegli “uomini d’arme” coi quali ha avuto modo di dialogare, entrando nel profondo delle loro menti e delle loro personalità. Parte di quei colloqui, che sono riportati in queste pagine assieme alle “vite” dei combattenti, ci aiutano a comprendere il lato psicologico che li ha spinti a intraprendere una professione pericolosa, spesso crudele, spietata e sanguinaria. Anche il profano di questo mondo potrà rendersi conto di queste esistenze parti-colari, di cui ben poco si sa; inoltre capirà cosa sta succedendo nei numerosi conflitti che ancora divampano su questo pianeta quando ci si serve delle milizie a pagamento.
GIAN RUGGERO MANZONI, poeta e artista, è nato nel 1957 in Romagna. Nel 1983 è entrato nella redazione della rivista “Cervo Volante”, diretta da Edoardo Sanguineti e Achille Bonito Oliva. Ha partecipato ai lavori della Biennale di Venezia nel 1984 e nel 1986. Ha diretto le riviste “Origini” e “ALI”. Ha pubblicato con vari editori, tra cui Feltrinelli, Il Saggiatore, Castelvecchi, Skira, MC, Scheiwiller, De Piante, Sansoni. Nel 1977, a seguito di problemi politico-giudiziari, si è arruolato nelle Forze Armate Italiane e ha operato per i Servizi d’Informazione Militari, sotto copertura, dal 1978 al 2002. La vicenda è stata raccontata da Pier Paolo Giannubilo nel libro Il risolutore (Rizzoli), incluso tra i finalisti del Premio Strega 2019. 9 788876 984822
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – ROMA
Catia Simone dialoga con Roberto Lasagna autore di:
LA PAURA MANGIA L’ANIMA, Guida al benessere psicologico, SensoInverso Edizioni, 2024
Questo libro offre suggerimenti e strade per uscire rafforzati nelle sfide psicologiche che la vita ci presenta e superare abitudini disfunzionali e schemi mentali invalidanti, nella prospettiva della crescita personale e nel rispetto del corpo. Motivazione, ansia e paure, orientamento esistenziale, disturbi dell’alimentazione, pratiche di meditazione e mindfulness, sfide emotive e relazionali, sono tra gli argomenti di un libro che si legge come un romanzo e risveglia nel lettore la necessità di prendersi cura di sé e degli altri.
Roberto Lasagna
Saggista, psicologo e critico cinematografico, Roberto Lasagna è uno scrittore italiano, autore e curatore di oltre trenta libri. Ha contribuito allo studio dell’opera di Stanley Kubrick con quattro saggi: I film di Stanley Kubrick (con Saverio Zumbo, 1997); Il mondo di Kubrick. Cinema, estetica, filosofia (2015); 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (2018); Stanley Kubrick. Visioni e ossessioni (2023). Dal 2019 al 2024 ha condiviso con Giorgio Simonelli la direzione artistica del Festival Adelio Ferrero – Cinema e Critica. È tra i principali promotori del Premio Adelio Ferrero, dedicato alla critica cinematografica, istituito nel 1978 da Lorenzo Pellizzari, in omaggio alla figura e all’opera del critico e studioso Adelio Ferrero. Dopo avere fondato nel 1996, con Davide D’Alto e Saverio Zumbo, le Edizioni Falsopiano, dal 1998 ha iniziato una lunga collaborazione con la rivista di cinema Duel, poi Duellanti, continuando a dedicarsi alla saggistica e alla divulgazione culturale. Laureato in psicologia, in filosofia e in economia, Roberto Lasagna ha scritto una storia del cinema della Disney, pubblicata in due edizioni, nel 2001 e nel 2011, e un saggio sui rapporti tra cinema e psicologia del lavoro, Da Chaplin a Loach, oltre a libri su Nanni Moretti, Robin Williams, Michael Cimino, Marco Bellocchio, Yorgos Lanthimos, Ken Loach, Peter Lorre, Pietro Germi, Martin Scorsese, Lars von Trier, Steven Spielberg, David Cronenberg, Wes Craven, Nuovo cinema horror della Corea del Sud, Wim Wenders, Vincent Price, Russ Meyer, Al Pacino, Richard Lester, Quentin Tarantino e Dario Argento.
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – ROMA (Italia)
World AIDS Day Ricerca, cure: a che punto siamo? Catia Simone dialoga con Gianfranco Pancino
Dal 1988 la Giornata Mondiale contro l’AIDS, nota anche come World AIDS Day, si celebra in tutto il mondo il 1° dicembre di ogni anno. La ricorrenza è dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS (acronimo di Acquired ImmunoDeficiency Syndrome) dovuta alla diffusione del virus HIV .
Since 1988, World AIDS Day, also known as World AIDS Day, has been celebrated worldwide on 1 December each year. The anniversary is dedicated to raising awareness of the worldwide AIDS (acronym for Acquired ImmunoDeficiency Syndrome) epidemic due to the spread of the HIV virus.
Gianfranco Pancino
Già direttore emerito Istituto Pasteur (Parigi)
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – ROMA
Per tenerne vivo il ricordo e ripercorrerne la vita professionale di Vittorio Occorsio (1929-1976)
Catia Simone dialoga con Susanna Occorsio e Ilaria Moroni
Vittorio Occorsio è stato un magistrato italiano, vittima del terrorismo di estrema destra durante gli anni di piombo. Aveva partecipato al processo per la strage di piazza Fontana e ai processi al movimento terroristico di ispirazione neofascista Ordine Nuovo.
Susanna Occorsio (Roma, 1959) è funzionaria Storico dell’arte, presso il Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione, ricerca e Istituti culturali, Servizio I, Ufficio studi, Centro per i Servizi educativi, già docente di Storia dell’arte e delle arti visive nella scuola secondaria di II grado. Responsabile di progetti e concorsi scolastici, collabora all’attività di coordinamento della Rete dei servizi educativi del Mic, alla promozione di format sperimentali e alla realizzazione di moduli formativi e di prodotti editoriali nell’ambito dell’educazione al patrimonio culturale.
Ilaria Moroni (Roma, 1976), è direttrice dell’Archivio Flamigni, promotrice e curatrice della Rete degli archivi per non dimenticare. Si occupa dal 2005 di archivi contemporanei e di declassifica della documentazione su stragi e terrorismo. È responsabile scientifica dei progetti di digitalizzazione della documentazione giudiziaria dei processi sui terrorismi e le mafie, membro del Comitato consultivo sulle attività di versamento successive alle direttive Prodi, Renzi e Draghi e referente del tavolo del Mim per la realizzazione di iniziative didattiche e formative sul tema del terrorismo e delle stragi.
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – BRESCIA – ROMA
SCACCO MATTO | Catia Simone dialoga con Vladirmo Satta e Roberto Messa
Campionato del mondo di scacchi 2024. FIDE World Chess Championship 2024
Singapore. 20 novembre – 15 dicembre 2024
Vladimiro SATTA
storico saggista Maestro Nazionale categoria agonistica.
Roberto MESSA
Imparò a giocare a scacchi nel 1972 sull’onda dello storico match fra lo statunitense Bobby Fischer e il sovietico Boris Spasskij. Divenuto maestro nel 1976, vinse il campionato italiano del 1981 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), torneo in cui precedette Stefano Tatai, secondo classificato, di due punti e mezzo. Dal 1981 al 1987 fu scacchista professionista, alternando l’agonismo alla collaborazione, fra gli altri, con Scacco!, Contromossa, il Giornale di Brescia, Domenica Quize Televideo (in occasione dei match di campionato del mondo fra Kasparov e Karpov del 1987 e 1990). [...]
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – MILANO – ROMA
IL RAGAZZO E IL FARAONE |Catia Simone dialoga con Davide F. Jabes | Ospiti Alessandro Romanello e Alberto Maria Pollastrini
Cosa succede se il tuo migliore amico diventa un faraone morto da millenni? Joseph, un ragazzo ebreo, vive questa esperienza al Cairo, nel 1939. La città in cui diverse comunità hanno sempre convissuto in relativa serenità, con poca discriminazione razziale o religiosa, sta cambiando profondamente. Joseph è stato appena iscritto a una scuola italiana dove imperversano punizioni corporali, esercitazioni paramilitari e canzonette fasciste. Dopo un mese decide che ne ha abbastanza, e pur uscendo ogni mattina con la cartella si rifugia al Museo Egizio del Cairo. Qui un giorno, nella sala all’ingresso, sente la voce di un ragazzo provenire dalle vicinanze di una statua. […]
Davide F. Jabes
Saggista e storico
Alessandro Romanello
Poeta e storico
Alberto Maria Pollastrini
Egittologo e ricercatore archeologico
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) -VERONA – ROMA
Catia SIMONE dialoga con Paola PERETTI
Paola Peretti
Sono nata il giorno di Carnevale del 1986 in provincia di Mantova, da papà valeggiano e mamma bresciana. Ho sempre amato i libri e lavorato per diventare scrittrice professionista. Diplomata al liceo classico ‘Scipione Maffei’ di Verona; laurea triennale in lettere moderne e contemporanee con una tesi sul senso della vista; laurea magistrale in editoria e giornalismo (tesi sulla discriminazione di genere nella letteratura per bambini e ragazzi).
Ho fatto tanti lavori. Barista, baby sitter, hostess di fiera, insegnante privata di latino, italiano, inglese, apprendista nei giornali locali…
Nel 2015 sono entrata nella scuola di tecniche narrative e story telling ‘Palomar’, a Rovigo. I miei libri:
La distanza tra me e il ciliegio, prima edizione (Rizzoli, Milano, 2018); storia di Mafalda, 9 anni, che sta perdendo la vista e stila elenchi per mantenere il controllo sulla propria situazione; ama Il barone rampante, il suo gatto, la bidella Estella e il ricordo della nonna. Tradotto in 29 paesi oltre l’Italia;
La brigata delle cinque sorelle (Rizzoli, 2021), romanzo famigliare ispirato alla vita di mia madre; un mistero di famiglia tra l’oggi e il 1945. Tre traduzioni;
La distanza tra me e il ciliegio, seconda edizione (Giunti, Firenze, 2023);
Io, Filippo e l’albero di ciliegie (Giunti, 2024); sequel in cui una Mafalda tredicenne e completamente cieca vive i piccoli/grandi drammi delle scuole medie. Cinque traduzioni. Candidato al premio Campiello Junior VIII edizione.
Nel 2025, la Turchia pubblicherà il terzo ed ultimo volume della saga del ciliegio;
Giunti pubblicherà un nuovo romanzo per ragazzi con protagonista… Desideria.
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – ROMA
VITE PARALLLE AMARCORD. Racconti autunnali di Catia Simone
Cronaca di un suicidio annunciato. Parte seconda
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BARDOLINO (VR) – ROMA
OSTAGGI | Da Monaco ’72 al 7 ottobre 2023. Brigate Rosse, Iraq, Hamas. Analisi di un crimine | Catia Simone dialoga con Vladimiro Satta
Vladimiro Satta (Roma, 29 agosto 1960) è uno storico italiano, specializzato nella storia della Repubblica Italiana e degli anni di piombo.
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BARDOLINO (VR) – FRANCAVILLA AL MARE (CH) - ROMA
INCHIOSTRO NOIR 4. Una città, tante sfumature di noir
Quattordici storie di sangue e mistero sullo sfondo inquietante e inedito della città scaligera e della sua provincia. Quattordici penne intinte nel noir per tracciare percorsi nel lato oscuro della quotidianità.
Anna Maria Pierdomenico
vive a Francavilla al Mare e lavora come insegnante di matematica e scienze. Nonostante la formazione scientifica ha sempre amato la letteratura, soprattutto gialla e del terrore.
Andrea La Rovere
nasce a Pescara e vive a Francavilla al Mare (CH). Scrive per numerose testate nazionali occupandosi di sport, storia, cinema e soprattutto musica.
Emanuele Delmiglio
nasce a Verona nel 1958. Il suo primo racconto compare nel 1978 sulle pagine del magazine padovano “The time machine”.
“Cresciuto a pane e Urania”, è un appassionato lettore ed estimatore della narrativa, soprattutto di genere. Nei suoi scritti riesce spesso a rovesciare i punti vista consueti per mettere a nudo, sotto il riflettore del fantastico e dell’assurdo, le ambiguità del vivere. Tra i fondatori dell’associazione culturale Fantàsia, è membro dell’associazione IlCorsaroNero.
Marco Lodi
Regia, editing, grafica, musica con licenza d’uso Epidemic Sound
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BARDOLINO (VR) – TRENTO – ROMA
LA PORPORA DELLE API poesie | Catia Simone dialoga con Anna Maria Ercilli e Massimo Parolini
Non so ritrovare la via / le parole per arrivare / non so dove lasciare / l’ultima vocale / dirti parole che scuotano / l’albero eterno posto fra aria / e terra, non so / riconoscere il significato dopo / la macchia sul foglio, / una zattera vagante nel presente / acqua e nubi, oasi e sabbia, polvere / e tempo, le voci rompono gli argini / le voci mescolano parlate.
Anna Maria Ercilli, vive a Trento con memorie liguri. Studia alcuni anni in Liguria poi rientra nella sua città. Ha lavorato nel Servizio Sanitario. Pubblica: Abbraccio, Alcione, 1983, Il dono inquieto, Rebellato, 1985, Piccole lame Ibiskos, 1990,
Massimo Parolini, nato a Castelfranco Veneto (TV) nel 1967, si è laureato in Antropologia filosofica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi su La coscienza di Zeno di Italo Svevo, ed è stato addetto stampa del Centro Universitario Teatrale (C.U.T.) di Venezia (fondato su iniziativa di Giorgio Gaber) per il quale ha scritto e rappresentato le commedie Il medico della peste e Svevo e Joyce. Presso la Casa Editrice “Editoria Universitaria” ha pubblicato un libro di poesie sulla guerra nella ex-Jugoslavia (Non più martire in assenza d’ali) che ha vinto un Premio Speciale al Premio Internazionale di Poesia “San Marco-Città di Venezia”.
Marco Lodi
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BARDOLINO (VR) – ROMA
VITE PARALLLE AMARCORD. Racconti autunnali di Catia Simone
Cronaca di un suicidio annunciato. Parte prima
Musiche con licenza d’uso Epidemic Sound
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