Afleveringen
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Dopo il crollo della tettoia della stazione di Novi Sad che ha provocato 14 morti, una serie di proteste si sono accese a Novi Sad e nel resto della Serbia. Il malcontento e la paralisi del Paese hanno indotto il primo ministro Milos Vucevic alle dimissioni. Ne parliamo con Massimo Moratti, corrispondente da Belgrado di Osservatorio Balcani e Caucaso.
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Si chiama DeepSeek, è un sistema di intelligenza artificiale con capacità di calcolo pari a quelli americani ma ha un costo di realizzazione molto più basso. La sua efficienza ieri ha fatto tremare Wall Street ma il problema è anche geopolitico: chi, tra Cina e Stati Uniti, vincerà la sfida dell'intelligenza artificiale? Ne parliamo con Alessandro Aresu, consigliere di Limes, autore di "Geopolitica dell’intelligenza artificiale" (Feltrinelli).
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Zijn er afleveringen die ontbreken?
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Dopo giorni di assedio, i guerriglieri dell’M23 sono entrati nella città di Goma, inizialmente senza trovare grossa opposizione. L’esercito regolare congolese (Fardc) ha ufficialmente motivato la reazione ritardata con la volontà di non sparare in una zona densamente popolata, per evitare il più possibile vittime civili. Ne parliamo con Patrick Syaluha, corrispondente di B-One Tv a Goma, e con Monica Corna, capo missione salesiana VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) in RDC.
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I decreti esecutivi firmati dal presidente Trump in materia di immigrazione hanno dato il via libera alla caccia all'immigrato irregolare. Nel frattempo, un giudice federale di Seattle, Jonh Coughenour, si è trovato subito al centro di polemiche e attacchi personali dopo il rigetto dell’ordine esecutivo sul diritto di cittadinanza. Ne parliamo con Francesco Semprini, collaboratore di La Stampa, ora al confine con il Messico.
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È il numero uno della polizia giudiziaria di Tripoli, ma tutti lo conoscono come torturatore di detenuti. Jeep Osama Elmasry, la sera del 22 gennaio, era stato arrestato a Torino per via di un mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale ma è stato rilasciato tre giorni dopo. Ne parliamo con Michele Caianiello, professore di Diritto processuale penale all’Università di Bologna, e con Umberto Profazio, Associate Fellow dell'International Institute for Strategic Studies e analista della Nato Defense College Foundation.
Foto Ansa
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A poco più di ventiquattr'ore dal suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump porta avanti un disegno di riforma del Paese che per alcuni aspetti punta al ritorno a "un genuino passato" e a una postura protezionista, si pensi alle affermazioni sull'esistenza di due soli generi, quello maschile e quello femminile, e a quelle sull'immigrazione. D'altra parte però la visione di Trump appare estremamente moderna, come nel caso della promozione della finanza alternativa delle criptovalute e degli investimenti in intelligenza artificiale. Ne parliamo con Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino, e con Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes e autore di "Geopolitica dell’intelligenza artificiale” (Feltrinelli).
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"L'età dell'oro comincia adesso. L'America sarà più grande e più forte. Il declino dell'America è finito", ha detto Trump alla cerimonia di insediamento. Poi, subito dopo il giuramento, ha annunciato la firma di una serie di storici decreti esecutivi: l'emergenza al confine col Messico, l'espulsione degli immigrati illegali, l'emergenza energetica nazionale, la spinta su gas e petrolio, i dazi sulle merci estere e una legge contro la censura. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia, e con Dino Amenduni, stratega politico, esperto di comunicazione.
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Sono stati rilasciati nella notte i primi 90 detenuti palestinesi che, in base all'accordo tra Israele e Hamas, sarebbero dovuti essere scarcerati in cambio delle prime tre donne ostaggio. Sempre ieri i primi camion con aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza, proprio pochi minuti dopo l'entrata in vigore della tregua. Ne parliamo con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24Ore a Tel Aviv, e con Giovanni Orsina, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche all'Università Luiss Guido Carli.
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Il 16 gennaio il premier britannico, durante la sua prima visita in Ucraina, ha firmato un accordo per approfondire i legami di sicurezza e rafforzare le relazioni con il Paese in guerra. Nella capitale ucraina anche il ministro della Difesa italiana, Guido Crosetto. Intanto, dal fronte giunge la notizia che le forze di Kyiv perdono terreno nel Kursk. Ne parliamo con Davide Maria De Luca, collabora con Il Post e Il Domani, e con Tiziana Prezzo, corrispondente di Sky Tg24 a Londra, autrice di "Il regno fragile. Le difficoltà della Corona, gli effetti della Brexit, la svolta laburista " (People).
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Dopo le parole trionfanti di Donald Trump ("Un accordo epico, realizzabile solo grazie alla mia vittoria"), il premier Netanyahu ha riferito che Hamas sta rinnegando parte dell’accordo per la tregua. Il governo israeliano ha quindi rinviato la riunione per discuterne i termini. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento, Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po, Eleonora Colpo, infermiera di Emergency a Gaza, e con Brian Katulis, Senior Fellow del Middle East Institute.
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Mentre si paventa la possibilità che Elon Musk, già proprietario di X, possa acquisire le attività americane del social cinese TikTok, Mark Zuckerberg comincia ad implementare le nuove modifiche a Facebook che avvicinerebbero il mezzo alla visione "più democratica" di Donald Trump e del suo entourage. Ne parliamo con Alessandro Aresu, autore di "Geopolitica dell’Intelligenza Artificiale" (Feltrinelli), e con Simone Pieranni, giornalista esperto di Cina, autore di "2100 - Come sarà l’Asia, come saremo noi" (Mondadori).
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Siamo davvero finalmente vicini a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas? E quali saranno i termini? Ne abbiamo parlato con Paola Caridi, giornalista, autrice di “Il Gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi” (Feltrinelli), Eleonora Colpo, infermiera di Emergency nella Striscia di Gaza, e con Kobi Michael, analista del Misgav Institute for National Security and Zionist Strategy di Gerusalemme.
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Il bilancio delle vittime degli incendi a Los Angeles sale a ventiquattro e il ritorno di venti forti fa temere l'insorgere di nuovi roghi. Ma il fuoco ha fatto innalzare anche il livello dello scontro politico, tra rimpalli di responsabilità e accuse che acuiscono l'antagonismo tra democratici e repubblicani. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24Ore a New York, e con Patrick Bamonte, professore di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano.
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Mentre l'Europa fa i primi passi dopo l'elezione di Donald Trump ribadendo il suo sostegno all'Ucraina e accogliendo, a Roma, il presidente Zelensky, Elon Musk ospita su X la candidata cancelliera e leader di AfD Alice Weidel. Come interpretare quest'ultima mossa dell'imprenditore alla luce dei rapporti tra gli Usa e l'Europa? Siamo davanti alla massima espressione della libertà di espressione o davanti all'ennesimo tentativo di interferenza nei processi che sono alla base della democrazia? Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council On Foreign Relations.
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Il giorno dopo la liberazione di Cecilia Sala: quali sono le attività diplomatiche e di intelligence che hanno condotto a risolvere il caso internazionale? E che cosa succede ai prigionieri ancora detenuti a Evin?
Intanto il Libano elegge un nuovo presidente: cosa succederà con una guerra congelata, ma formalmente ancora in corso? Ne parliamo con Riccardo Sessa, presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, già ambasciatore d’Italia a Belgrado, Teheran, Pechino e alla Nato, e con Giuseppe Dentice, analista dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Istituto di Studi politici S. Pio V.
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Durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, il presidente Donald Trump ha ribadito il suo interesse per il Canale di Panama e la Groenlandia: due territori che non fanno parte degli Stati Uniti ma molto appetibili per il presidente che ha alluso ad una visione politica minacciosa e imperialista. Ne parliamo con Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po, esperto di politica estera statunitense.
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"Di sicuro l'Italia farà parte del progetto Iris2", ha affermato oggi un portavoce della Commissione Europea dopo le indiscrezioni di Bloomberg in merito all'accordo tra l'Italia e SpaceX di Elon Musk per le telecomunicazioni e i servizi internet con banda ultralarga. Il caso italiano fa riflettere sul ruolo dei privati nella fornitura di infrastrutture strategiche agli stati. Ne parliamo con Emilio Cozzi, autore di “Geopolitica dello Spazio. Storia, economia e futuro di un nuovo continente” (Il Saggiatore).
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"Il mondo sembra essere un po' impazzito di recente". Lo ha detto il 7 dicembre Donald Trump, prima dell'incontro con Emmanuel Macron all'Eliseo. E in effetti il 2024 ha visto snodarsi una sequela di eventi "straordinari" che hanno sovvertito l'ordine internazionale. Li ripercorriamo con Paolo Negri, presidente del Comitato Scientifico dell'ISPI.
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Settantasei domande in quattro ore e mezza. Vladimir Putin anche quest'anno ha tenuto la sua conferenza stampa in diretta tv, per tutti i cittadini. Il tema centrale è stato il conflitto in Ucraina. Putin ha detto che respingerà le truppe ucraine nel Kursk pur non volendo indicare un fronte temporale in cui questo accadrà. Ha poi dichiarato di essere disposto ad aprire le negoziazioni che - si sa - implicano il compromesso. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista del Sole 24Ore esperta di Russia.
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Da Tbilisi a Strasburgo per lanciare un grido d’aiuto. È quello che ha fatto la presidente georgiana uscente Salomé Zourabichvili (nella foto), che si è appellata agli eurodeputati riuniti in sessione plenaria per perorare la causa delle opposizioni al partito di governo, Sogno georgiano, mentre nel piccolo Paese caucasico continuano le proteste di piazza e non accenna a disinnescarsi lo scontro istituzionale tra i vertici dello Stato. Ne parliamo con Luna De Bartolo, giornalista freelance che vive a Tbilisi.
I leader dell'UE e dei Balcani occidentali si riuniscono oggi a Bruxelles. Tra i temi sul tavolo, il rafforzamento del piano di crescita per la regione, la cooperazione nella gestione della migrazione, nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Facciamo il punto con Beda Romano, corrispondente de Il Sole24Ore da Bruxelles e con Giorgio Fruscione, ricercatore e analista di ISPI. Infine un focus sulla Serbia con Vuk Vuksanovic, analista, ricercatore al Belgrade Center for security policy, ha scritto “Serbia’s balancing act between Russia and the West”.
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